Hannah Rowan – Tides in The Body
Prima mostra personale di Hannah Rowan (classe 1990 Brighton, Regno Unito), artista multidisciplinare che vive e ha lo studio a Londra.
Comunicato stampa
C+N Gallery CANEPANERI è lieta di presentare Tides in the Body, la prima mostra personale di Hannah Rowan (classe 1990 Brighton, Regno Unito), artista multidisciplinare che vive e ha lo studio a Londra. Il suo lavoro esplora le complessità dell'acqua, stabilendo un legame liquido tra il corpo umano e i sistemi geologici ed ecologici. L'artista lavora con sculture, installazioni, performance, video e suoni per esplorare e interpretare la forma indefinita dei materiali. Rowan si è specializzata in Scultura al Royal College of Art di Londra e studiato Fine Art alla Central Saint Martins di Londra.
Tides in the Body è una mostra delle più recenti opere di Hannah Rowan, curata da Tatiana Martyanova. L'esposizione esplora il regno intertidale e l'incarnazione acquatica, ispirata alla recente residenza artistica in Groenlandia. Il titolo della mostra è tratto da una frase di Virginia Woolf ed è ulteriormente elaborato dalla teorica idrofemminista Astrida Neimanis: "L'acqua come corpo; l'acqua come comunicatore tra corpi; l'acqua che dà vita ai corpi. Entità, mezzo, ambientazione trasformativa e gestazionale. Tutto questo avvolge, penetra, alimenta e riempie i nostri corpi d'acqua. Ci sono maree nel corpo", scrive Virginia Woolf. (Neimanis, 2017).
Lo spazio centrale della galleria accoglie sculture in bronzo fuso, vetro soffiato a mano, ghiaccio che si scioglie e ceramica. Nella seconda sala della galleria viene proiettato il filmato di una performance che esplora il movimento delle maree oceaniche e lo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia. Il regno intertidale è ulteriormente esplorato attraverso una serie di ceramiche a parete, cianotipi e fotografie. Si tratta di uno spazio liminare sulla costa tra l'alta e la bassa marea, dove terra e mare si incontrano; la zona intertidale è sommersa durante l'alta marea ed esposta all'aria durante la bassa marea. Il lavoro di Rowan si basa sull'idea di confini porosi e labili per poi lavorare con i motivi dell'acqua salata, dei movimenti di marea, dello scioglimento dei ghiacci e degli esseri acquatici che abitano il regno intertidale come ostriche, muscoli, alghe, meduse e polpi.
Rowan è influenzata dalla teoria idrofemminista e dal nuovo materialismo femminista nella sua ricerca e nella sua scultura; è interessata a esplorare l'intimità materiale, il tatto, la memoria, il gesto e la relazione tra il corpo e il sistema vivente della terra. Le sue sculture e performance dissolvono i confini tra sé e l'altro ed esplorano la fusione tra corpi umani e non umani. Al centro del suo lavoro ci sono le idee di trasformazione, effimero e divenire; le sue sculture mettono in primo piano la vitalità materiale, l'animalità e l'interazione.
"Il lavoro di Rowan coinvolge una catena effimera di eventi che si dispiegano attraverso stati della materia: trasformazione, crescita, reazione, adattamento, evoluzione e deterioramento, e riflette su un'essenza del tempo in cui la relazione tra materiali diversi agisce o si sostiene a vicenda". Come spiega l'artista, "mi interessa lavorare con un'ampia gamma di materiali e formare intricate connessioni e assemblaggi con questi elementi attraverso un processo fluido". "Spesso l'acqua gioca un ruolo in relazione agli stati materiali di questi altri componenti", continua l'artista. Rowan trova relazioni profonde tra elementi spesso considerati inanimati, ma che in realtà operano solo su scale temporali diverse".
(dall’intervista a Vanessa Murrel @ DATEAGEL ART)