Se negli anni l’opera Forever Marilyn (2011) è sempre stata vista come un’attrazione turistica, con schiere di visitatori che posavano per dei selfie ai suoi piedi, dal 2021 la collocazione della statua all’esterno del Palm Springs Art Museum ha creato problemi ai residenti della città, che da allora si battono per il suo spostamento. La polemica nasce due anni fa, quando l’opera, acquistata per 1 milione di dollari da PS Resorts, un’agenzia turistica finanziata dalla città, viene definita volgare, sessista e inopportuna. Oggi invece la polemica riguarda la viabilità e la chiusura della strada. La statua infatti è collocata di fronte a Palm Canyon Drive, la principale via turistica di Palm Springs, che dopo il suo posizionamento è stata chiusa.
LA STATUA DI MARILYN MONROE A PALM SPRINGS
La statua dell’artista Seward Johnson (New Brunswick, 1930-Key West, 2020) è senza dubbio un’opera controversa. Raffigura il famoso momento del film di Billy Wilder The Seven Year Itch (1955), quando la gonna bianca fluttuante di Marilyn viene sollevata da una folata di vento proveniente da una grata di un marciapiede di Manhattan. Oggi la una nuova polemica sollevata dal Committee to Relocate Marilyn (Crema) riaccende i riflettori sull’opera. Il gruppo, formato da alcuni membri della comunità locale e da influenti residenti di Palm Springs come la designer Trina Turk e il collezionista Chris Menrad, sembra voler trovare a tutti i costi un pretesto per far rimuovere definitivamente l’opera. E allora dovremmo chiederci: si può chiudere una strada per anni, per ospitare in uno spazio pubblico un’opera d’arte? È vero che la statua è un elogio all’oggettivazione della donna, e che può essere definita misogina? Sono queste le domande a cui dovremmo rispondere, mentre il dibattito sull’opera più discussa di Palm Spings sembra non avere fine.
Gloria Vergani
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