Francesca Caruso è la nuova assessora alla Cultura della Regione Lombardia

Avvocato di Varese, in forza a Fratelli d’Italia, Caruso è già stata vicesindaco e assessore alla Sicurezza di Gallarate, preferita al favorito dei pronostici Stefano Zecchi. Simona Baldassarre nominata alla Cultura nel Lazio

Nel presentare la nuova giunta della Regione Lombardia, il confermato presidente Attilio Fontana parla di “un’avventura stimolante”. Eppure nelle contrattazioni che hanno condotto alla fumata bianca, non senza qualche difficoltà, sembra aver prevalso il principio dell’equilibrio tra forze di maggioranza e territoriali: un gioco di incastri compilato per non scontentare nessuno.

IL NUOVO ASSESSORE ALLA CULTURA IN LOMBARDIA. IL GIOCO DEI NOMI

È così che, in un rimpallo di nomi, la poltrona della Cultura spetta a Francesca Caruso, avvocatessa civilista di Varese, candidata alle ultime regionali con Fratelli d’Italia, in passato vicesindaco e assessore alla Sicurezza di Gallarate. Proprio la casella della Cultura, nei giorni che hanno preceduto l’ufficializzazione della squadra di Palazzo Lombardia, aveva creato più di qualche malumore: se in un primo momento si era pensato al filosofo Stefano Zecchi – già assessore alla Cultura di Milano dal 2005 al 2006 nella giunta Albertini – Caruso è subentrata da outsider, anche se non potrà disporre della delega all’Autonomia, affidata al leghista Mauro Piazza. Un male minore, tutto sommato, rispetto alla possibilità di veder sparire l’assessorato alla Cultura nell’accorpamento allo Sport o all’Istruzione, ipotesi paventata nei giorni scorsi per le polemiche suscitate dal ventilato veto su alcuni nomi illustri. Tagliato fuori Zecchi – sembra perché inviso anche all’interno di FdI – anche il nome di Vittorio Sgarbi sarebbe incappato in un veto “eccellente” (quello di Lucia Ronzulli, che però nega), come riferito dallo stesso Sottosegretario al Ministero della Cultura, che nelle scorse settimane aveva corteggiato a distanza Palazzo Lombardia (“se mi pregano molto vengo qui”), ribadendo al contempo la volontà di restare al Ministero.

Francesca Caruso

Francesca Caruso

CHI È FRANCESCA CARUSO ASSESSORA IN LOMBARDIA

Ma la nomina di Francesca Caruso scombina le carte, e lascia spazio a una nuova partenza. Classe 1980, è laureata in giurisprudenza, specializzata in diritto civile e di famiglia, e dal 2012 milita nel partito di Giorgia Meloni, politicamente vicina a Ignazio La Russa. Dal 2018, come vicesindaco e già dal 2016 assessore alla Sicurezza di Gallarate, si è particolarmente spesa per temi come la sicurezza stradale e il contrasto alla violenza sulle donne. Nessun impegno noto, invece, nel e per il mondo della cultura, ma sul nuovo ruolo anticipa che chiederà “di coordinare una squadra di saggi che mi affianchi per poter coprire tutti i numerosi segmenti di quest’ambito“. Caruso prende il posto di Stefano Bruno Galli, professore di Storie delle dottrine politiche e Storia della democrazia alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Milano. Nella nuova giunta, invece, l’assessorato all’Università, Ricerca e Formazione sarà rappresentato da Alessandro Fermi (Lega).

ASPETTANDO LA REGIONE LAZIO

Ora si attendono da Roma le nomine per la Regione Lazio del Presidente Francesco Rocca, non meno dibattute che in Lombardia. Slittata di giorno in giorno, l’ufficializzazione dei nomi degli assessori arriverà solo nella mattinata di sabato 11 marzo, nel tentativo di trovare l’equilibrio migliore tra le parti della coalizione di destra. Alla Cultura è quasi certo Pasquale Ciacciarelli (Lega), consigliere regionale uscente, vicino al ministro Gennaro Sangiuliano. Ma in una partita combattuta, non si escludono cambiamenti dell’ultimo secondo.

Aggiornamento dell’11 marzo 2023: Arrivata l’ufficialità per la giunta Rocca, Pasquale Ciacciarelli ottiene la delega all’urbanistica, alle politiche abitative e alle politiche del mare e dei porti, ma assessore alla Cultura è Simona Baldassarre, eurodeputata della Lega, che sommerà anche le deleghe alle pari opportunità, politiche giovanili e della famiglia. Classe 1970, salentina, è laureata in Medicina e nel 2013 è stata consigliera del I Municipio di Roma; da eurodeputata figura anche nella Commissione Cultura e Istruzione. Dal 2021 è Responsabile Nazionale del Dipartimento Famiglia della Lega. Tra le sue battaglie politiche, il disegno di legge per rendere un reato la maternità surrogata, la difesa del made in Italy e la promozione della dieta mediterranea come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.

Livia Montagnoli

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