La città incantata: il capolavoro dello Studio Ghibli diventa una pièce teatrale
Il capolavoro animato di Hayao Miyazaki, a vent’anni dall’Oscar, è diventato uno spettacolo teatrale per la regia dell’inglese John Caird. Ora la versione filmata arriva nelle sale americane
Esattamente vent’anni fa, La città incantata, capolavoro di Hayao Miyazaki, vinceva l’Oscar come Miglior film di animazione, dopo una campagna promozionale che negli Stati Uniti aveva avuto padrino d’eccezione John Lasseter (ex patron di Pixar), tra i più accaniti fan del regista giapponese.
Quasi a celebrare l’anniversario, GKids distribuirà nelle sale americane l’acclamato spettacolo teatrale Spirited Away: Live on Stage, realizzato dall’inglese John Caird (vincitore di un Tony Award e membro onorario della Royal Shakespeare Company) con un cast di 40 attori e performer. Un evento in due sole date, il 23 e il 27 aprile, con le versioni interpretate rispettivamente da Kanna Hashimoto e Mone Kamishiraishi nei panni della protagonista Chihiro Ogino. Tutt’altro che occasionali stravaganze: gli spettacoli tratti dai film di Miyazaki sono stati l’appuntamento più in vista dello scorso anno tra l’opera kabuki di Nausicaä della Valle del Vento e l’adattamento teatrale di Totoro andato in scena in autunno al Barbican Theatre di Londra.
L’attrice Mone Kamishiraishi in una scena di danza dello spettacolo. © Toho Co., Ltd.
LA VERSIONE TEATRALE DELLA CITTÀ INCANTATA
La grancassa mediatica di Spirited Away: Live on Stage era iniziata il 9 novembre 2021 con la conferenza stampa di presentazione di regista e cast, con le gigantesche locandine dello spettacolo sullo sfondo ispirate a scene iconiche del film: una con Hashimoto circondata dai fiori, l’altra con Kamishiraishi a piedi nudi nell’acqua. Era seguito poi l’augurio di Toshio Suzuki, direttore dello Studio Ghibli, messaggero di un Miyazaki subito in sintonia con Caird e felice di acconsentire allo spettacolo perché, dopo tanti anni, La città incantata appartiene ormai a tutto il pubblico.
La prima è avvenuta il 28 febbraio 2022 all’Imperial Theatre di Tokyo ed è rimasta in cartellone per un mese, per poi spostarsi a Osaka (aprile), Fukuoka (maggio), Sapporo (giugno) e Nagoya (luglio). Il maestoso lavoro dietro le quinte si è svolto tra Giappone, Londra e Stati Uniti, con i creativi collegati via Zoom a tutte le ore del giorno per assistere alle prove e alla messinscena. Ad affiancare Caird, la co-regista Maoko Imai, lo scenografo Jon Bausor (sua la cerimonia di apertura dei Giochi paralimpici di Londra 2012), il coreografo star della danza contemporanea Shigehiro Ide, il burattinaio Toby Olié e ovviamente Joe Hisaishi alle musiche.
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L’attrice Mari Natsuki giganteggia nel ruolo di Yubaba, già interpretato nel film animato. © Toho Co., Ltd.
IL CAST DI SPIRITED AWAY
Nell’implicita fedeltà al film e ai suoi temi, Caird ha dato vita a uno spettacolo originalissimo della durata di 157 minuti, devoto all’immaginazione di Miyazaki, con scenografie mobili per consentire i cambi di scena e portare sul palco ogni angolo della stazione termale governata dalla strega Yubaba. I passaggi cruciali della storia sono accolti sempre con curiosità: come si presenterà il bestiario fantastico di Spirited Away? E come ricreare tutta l’azione tra terra, mare e cielo? Caird replica con altrettanta immaginazione mettendo in campo burattini, composizioni “a vista” (il testone di Yubaba), mentre le coreografie e le parti cantate diventano una travolgente appendice. Incantevoli le performance degli interpreti: due le attrici per la protagonista, come detto, ma anche due Yubaba (Mari Natsuki, già doppiatrice del personaggio nel film, e Romi Park), due Haku-sama (Hiroki Miura, Kotaro Daigo) e due Kaonashi (l’attrice Koharu Sugahara e Tomohiko Tsugimoto). La versione filmata è stata realizzata con l’ausilio di 17 telecamere e già distribuita in streaming in patria nella primavera 2022. Apparizioni alla tv delle due giovani protagoniste, uno speciale sul dietro le quinte trasmesso a gennaio sulla rete di Stato NHK sono solo una parte del clamore suscitato in Giappone dal lavoro di Caird. Di cui questo appuntamento in sala è un invitante biglietto da visita per i fan in Occidente.
Mario A. Rumor
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