Raccontare un monte d’oro. 10 anni di fumetti in Accademia
La mostra è allestita nei tre spazi in cui si convive in Accademia: il chiostro, un salone e una terrazza.
Comunicato stampa
La Real Academia de España en Roma presenta dal 14 marzo la mostra Raccontare un monte d’oro. 10 anni di fumetti in Accademia, a cura di Enrique Bordes, dedicata al fumetto attraverso le opere di 17 artisti, che sono entrati all’Accademia grazie alla borsa di fumetto e illustrazione. Con i 150 anni di vita dell'Academia de España en Roma, si celebrano anche i primi 10 anni dell'ingresso del tebeo (il fumetto in spagnolo) tra le discipline ospitate. Un medium visivo con una capacità unica di portata popolare e allo stesso tempo un campo difficile da definire: è infatti un sofisticato dispositivo spazio-temporale, che in sole due dimensioni, registra tempo, spazio, storie, desideri.
In questo decennio, 6 autrici e 11 autori spagnoli e latinoamericani - Tyto Alba, Carla Berrocal, Ana Bustelo, Joan Casaramona, Miguel Cuba, Yeyei Gomez, Julia Huete, Martin Lopez Lam, Los Bravu (Dea Gomez E Diego Omil), Alvaro Ortiz, Federico Pazos, Brais Rodriguez, Javier Saez Castan, Antonia Santolaya e Joaquín Secall - hanno lavorato con questa borsa, intrecciando la loro carriera artistica con il soggiorno a Roma e con l’Accademia stessa. Convivendo con altre discipline, in un contesto unico, hanno messo alla prova i loro limiti espressivi attraverso un progetto personale.
Questi 17 sguardi tornano in Accademia dai loro rispettivi mondi per ricordare, raccontare, riflettere su cosa comporta vivere e creare su questo colle romano: un antico convento su un monte de oro diventa un centro di residenze artistiche che avvolge un Tempietto. L’ Academia de España en Roma è anche un generatore di storie: ogni anno un nuovo gruppo la abita, creando, vivendo e amando i suoi spazi.
Il catalogo è una coedizione italo-spagnola che coinvolge Nuevo Nueve, Ediciones Valientes e l'editore italiano Fortepressa, con i testi di Ana Merino, Julia Ramírez-Blanco Valerio Bindi e Alessio Trabacchini.
Academia de España en Roma
L’8 agosto del 1873 si pubblica il decreto di creazione e il primo regolamento della Escuela Española de Bellas Artes en Roma, che poco più tardi avrebbe preso il nome di Academia Española de Bellas Artes en Roma. Quel decreto, incoraggiato politicamente e intellettualmente da Emilio Castelar con l’obiettivo di dare permanenza ufficiale alla presenza di artisti spagnoli nella città, plasmava l’impegno dello Stato spagnolo nella promozione delle arti e dello scambio culturale nell’ambito europeo, anche in momenti di grandi difficoltà davanti ai quali la nuova istituzione presupponeva un barlume di speranza nel futuro.
Da allora, tra le mura di San Pietro in Montorio, sul Gianicolo a Roma, si è insediata una comunità creativa per la quale sono passati 1050 donne e uomini come borsisti. Non era un luogo qualunque: legato alla storia spagnola da molti secoli, lì si trova uno degli emblemi più puri dell’architettura del Rinascimento: il Tempietto di Bramante. All’ombra di questa vera e propria icona della cultura europea, numerose generazioni di artisti hanno realizzato opere che hanno poi arricchito la cultura spagnola nelle sue sfaccettature.
Quest’anno, in cui ricorre il 150° anniversario della fondazione, l’istituzione sviluppa un programma commemorativo dedicato, in special modo, ai veri protagonisti dell'istituzione: artisti, creatori e ricercatori pensionados o residenti en ella desde su fundación, en 1873. Nel corso del suo secolo e mezzo di storia l'Accademia ha formato diverse generazioni di artisti e intellettuali spagnoli e, dal 2001, latinoamericani, contribuendo alla loro formazione artistica e umanistica e realizzando una maggiore presenza culturale spagnola in Italia, una migliore comprensione tra le culture dei due Paesi e un maggiore legame culturale tra Europa e America Latina.
Il motto della celebrazione "150 anni di innovazione e creazione culturale" vuole racchiudere la missione che da sempre guida l'Accademia, situata in un complesso monumentale che, oltre ai suoi cinque secoli di storia, è sempre stato un luogo di incontro, dedicato alla ricerca e alla sperimentazione artistica, all'innovazione, con una grande apertura verso il futuro.
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Acción Cultural Española (AC/E) è un ente pubblico dedicato alla promozione e alla valorizzazione della cultura e del patrimonio spagnolo in Spagna e al di fuori dei propri confini, attraverso un ampio programma di attività e iniziative che promuovono anche la mobilità di professionisti e creativi all'estero. La sua missione è proiettare la cultura spagnola come un Paese di talento, innovativo e dinamico nella produzione artistica e orgoglioso del proprio patrimonio. AC/E collabora con tutti i tipi di enti culturali pubblici e privati, sia all'interno che all'esterno della Spagna, per rendere possibili progetti legati al patrimonio spagnolo, all'arte emergente, al cinema, alla musica, tra le altre aree culturali.