Alice Mestriner e Ahad Moslemi – Memoriaplastica
Prima mostra personale di Alice Mestriner e Ahad Moslemi dal titolo memoriaplastica. a cura di Massimiliano Bastardo.
Comunicato stampa
Il corpus di opere esposte in galleria è un insieme di storie che raccontano la perpetua trasformazione della materia, frammenti che uniscono linguaggi differenti e allo stesso momento identitari: detriti, narrazioni e testimonianze di ciò che accade nel mondo.
La ricerca artistica di Alice Mestriner e Ahad Moslemi è genealogia di singole memorie plastiche all’apparenza impercettibili che nella loro accumulazione disegnano un ritratto più ampio di collettività, generando riflessioni che emergono dalla materialità della polvere.
Si è soliti considerare la polvere come uno scarto, deposito temporale di quelle tracce che descrivono l’origine, che decretano una fine da ripulire, per lasciar spazio al nuovo.
Ma è proprio in questa sostanza tangibile che si racconta la vita. La polvere cambia forma continuamente, parla di un tempo in simultanee verità che persiste in gesti e azioni, instaurando un dialogo archeologico e antropologico tra ciò che è stato e ciò che sarà. La sua presenza nel presente è di silente vitalità.
Con eleganza la polvere può narrare di quell’atlante sociale che non può esser cancellato perché testimonianza di un passaggio fatto di entropie e relazioni, un passaggio da una cosa all’altra, un incontro tra una cosa e un’altra. Essa è e possiede un’energia che si espande a cerchi concentrici e prende concretamente forma e origine in un punto: un singolo “granello" di polvere rappresenta un micromondo da cui si estende il macromondo. Lo spazio che la circonda è un contenitore che cambia continuamente forma, cromia, nome e significato. Essa viene analizzata, sintetizzata, perscrutata in ogni sua singola parte per raccontare il tutto. Lavoisier insegna che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma: ebbene la polvere è la trasformazione della vita nella vita, segno altalenate di ordine e disordine, forme e informe.
memoriaplastica. è la mostra che esprime ciò che Alice & Ahad definiscono estetica dell’immortalità attraverso un linguaggio che si rifà alla materia più che al simbolismo della parola. La polvere è un medium atipico - e strettamente collegato alla contemporaneità - che alberga in sculture, installazioni, “sporchi” acquerelli e altre forme artistiche per ritrarre l’esistenza senza tempo, con linguaggi dinamici e identità da conoscere.
Il Quaderno d’artista#3, segno della ricerca artistica di Alice e Ahad, farà parte del progetto di NAMI Edizioni dedicato alla produzione di manufatti in carta creativi e dal forte potere espressivo e verrà presentato nei prossimi mesi all’interno di un programma dedicato ai libri d’artista.
NAMI Gallery, Via Carlo Poerio 9, Napoli, [email protected] +39 0812352261
Alice Mestriner (Treviso, 1994). Nel 2008 studia presso il Liceo Artistico Stata- le di Treviso, dove grazie al suo professore di scultura si avvicina alla filosofia del linguaggio, influenzando la sua ricerca basata sull’osservazione degli atteggiamenti umani e gli influssi del linguaggio sugli stessi. Nel 2017 si laurea all’Università I.U.A.V. di Venezia in Arti Multi-mediali. Nel 2015 è in Turchia per studiare alla Hacettepe University ad Ankara con il programma Erasmus. Finisce gli studi con un internship in Canada, nel Quebec. Vince una menzione d’onore in fotografia da Monochrome Awards. Nel 2016 collabora con Ola-Dele Kuku e organizza “A Continuous State of Time” per la 56.a Mostra Internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia. Nel 2017 frequenta il NODE Institute di Berlino.
Ahad Moslemi (Teheran, 1983). Vive le conseguenze della Rivoluzione Islamica del 1979 avvenute nel suo paese. Quest’evento, che ha cambiato completamente la cultura e la società del suo popolo, è la base su cui analizza e ricerca lo sviluppo e gli effetti della sua produzione. Nel 1998 inizia i suoi studi presso la scuola di Belle Arti di Teheran. Nel 2011 emigra in Canada dove continua gli studi presso il Cégep Du Vieux Montréal, continuando poi all’Università del Québec a Trois-Rivières presso il dipartimento di arti plastiche. Partecipa a mostre e conferenze a Montreal, Quebec, Messico, Grecia, Venezia e Portogallo. Nel 2016 vince il Prix du Doyen con il progetto “Les Conséquences de la guerre sur les enfants”. Nello stesso anno è stato invitato ad una conferenza alla 56.a Biennale di Venezia insieme all’artista Ola-Dele Kuku “A Continuous state of Time”. Nel 2017 partecipa ad una mostra nel North Adams (U.S.A.) per la Biennale di stampe.
Si incontrano in Canada, dove inizia la loro collaborazione. Insieme nel 2018 frequentano il corso Erasmus+, Mobility of Youth Workers, “Social Inclusion Through Artistic Tools’’ a Londra. Nel 2020 frequentano il corso presso la Harvard University “Tangible Things: Discovering Hi- story Through Artworks, Artifacts, Scientific Specimens, and the Stuff Around You’’. Nel 2022 si laureano (MA) in Arti Visive all’Università Iuav di Venezia. Nel 2022 prendono parte al progetto COME2ART: “Introducing a collaborative scheme between artists & community members fostering life skills development and resilience through creative placemaking”, un progetto europeo fondato da Erasmus+, KA2, ΙΚΥ. Accanto alla loro ricerca artistica hanno creato workshop e programmi educational in scuole, università e aziende.
2016 Project “Pliè’’, Universitad de Vigo. Progetto nomade e internazionale.
2017 Performer in “Body and Soul’’ per l’artista ORLAN a Palazzo Pisani, Venezia. “Identity in Process’’, Spazio Lazzari. “Echoes and Hori- zons’’, Melina Mercouri Hall, Hydra Island, Grecia
2018 “di-monologue’’, MODULAR SPACE, Villorba. “Identity Ineraction’’, Villa Memo Giordani, Quinto di Treviso. Partecipano all’ Art Festival “Sottosopra’’, Castelfranco Veneto. Saba Gallery, Tehran. STILL LIFE, B#S Gallery Treviso.
2019 “PERIPHERAL VISIONS”, curata da iodeposito e Alessandro Senno, Ex Caserma Polmare, Trieste. MICRO, Air Gallery, Manchester. Invasion and Go Back, a cura di Fiorella Landolfo, MACAO, Milan. Hernandez Gallery, Milano. Public#Intimacy, B#S Gallery, Treviso. Assenza|Pre- senza, Palazzo Malmignati, Rovigo. Combat Prize, Museo Civico Giovanni Fattori - Fortezza Nuova Sala Degli Archi, Livorno. ‘‘INFIAMMAZIONE FRONTALE’’, M.O.N.A - Museum of New Media, Cologna Veneta, Verona.
2020 Final exhibition residency program, Torre Medioevale, Tarvisio. 2020, ”Through Time, Through Space”, MUSPA, Bologna.
2021,”Albero a Gomiti”, a cura di Chiara Isadora Artico presso Galleria Elena Cantori, Trieste, ATTO I, a cura di Via Gulli 31, Torini. materiaprima, presso spazioSERRA. Fondazione Francesco FABBRI.
2022 Wish you were here curata da Alberto Cresoli, Bergamo. Peripheral Memories curata da Alessandro Senno e Chiara Isadora Artico, Udine. Ricostruzioni curata da Chiara Isadora Artico, Moggio Udinese. Entropia a cura di Skolè, Olmi. AN_THRO_POS Ricerca di un’etimologia materica (im)possibile a cura di Cosimo Ferrigolo e Oscar Valenzin presso METAFORTE. Ladispolaneamente Festival di Arte contemporanea a cura di Elisa Selli e Eleonora Gioia Franceschini, Roma. Circa 7 miliardi di anni a cura di INNESTO.SPAZIDIRICERCA. HYPER DUST a series of posthuman relations a cura di Maria Grazia Piccirillo e Daniel Dolci presso depositomele, Milano.