Oltre il buio
L’Ala Scaligera della Rocca di Angera, in provincia di Varese, apre i suoi spazi per ospitare la mostra d’arte contemporanea Oltre il buio, a cura di Alberto Salvadori, in collaborazione con Galleria Franco Noero.
Comunicato stampa
L’Ala Scaligera della Rocca di Angera, in provincia di Varese, apre i suoi spazi per ospitare dal 17 aprile al 1^ ottobre la mostra d’arte contemporanea Oltre il buio, a cura di Alberto Salvadori, in collaborazione con Galleria Franco Noero.
Dopo due anni, un evento culturale di portata internazionale torna nelle sale dell’Ala Scaligera che tra il 2015 e il 2017 sono state sottoposte ad un restauro conservativo voluto dai Principi Vitaliano e Marina Borromeo Arese per adibire gli spazi a esposizioni d’arte contemporanea. Una iniziativa che si inserisce nell’ambito dei progetti culturali delle destinazioni turistiche Terre Borromeo sul Lago Maggiore.
“La vita alla Rocca di Angera è come un fiore che si rinnova ad ogni stagione, in un ciclo che ha il suo perno, il suo principio di continuità nascosto nella terra in cui si trova, nella cultura di chi lo conserva e lo tramanda da generazioni, da secoli. Il pensiero che anima questo luogo è diventato un esercizio spirituale, un modo di esistere, un’accettazione della propria natura di fiore, che nasce, muore e rinasce ad ogni stagione” (Alberto Salvadori).
La mostra Oltre il buio mette in scena questo susseguirsi e questo rinnovarsi grazie alla presenza delle opere di 15 artisti rappresentati dalla Galleria Franco Noero:
Lothar Baumgarten, Pablo Bronstein, Jason Dodge, Sam Falls, Lara Favaretto, Piero Gilardi, Henrik Håkansson, Mark Handforth, Jim Lambie, Jac Leirner, Robert Mapplethorpe, Mike Nelson, Henrik Olesen, Simon Starling, Francesco Vezzoli.
Centrale è lo straordinario divenire della percezione dell’uomo che attraverso la luce ha scoperto la necessità di vedere qualcosa che non fosse solo il visibile naturale ma bensì il visibile del nostro inconscio, della nostra parte imperscrutabile e imprescindibile allo stesso tempo. Gli spazi di Angera oggi ci ripropongono questo straordinario divenire che ha favorito una forma di convivenza tra uomo e natura, tra l’uomo e l’arte.