Le potenzialità dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’arte e del marketing
L'intelligenza artificiale (AI) è diventata una buzz word negli ultimi anni. La sua popolarità è salita alle stelle ed è stata sempre più adottata in vari settori, tra cui il business e le arti. Ma quali sono le prospettive?
Le tecnologie emergenti stanno agendo come co-pilota per chiunque sia interessato a sfruttare la propria creatività innata. Un ruolo che anche l’intelligenza artificiale sta ricoprendo maggiormente con applicazioni sempre più importanti nelle principali operazioni aziendali, offrendo modi innovativi per i brand di implementare contenuti di alta qualità, convenienti, ottimizzati e personalizzati su larga scala.
L’AI si riferisce alla capacità delle macchine di eseguire compiti che in genere richiedono l’intelligenza umana, come il ragionamento, l’apprendimento, la percezione e la risoluzione dei problemi. Con l’avanzare della tecnologia, l’AI è pronta a rivoluzionare il modo in cui lavoriamo e creiamo, aprendo infinite possibilità per le imprese, per gli artisti e per il mondo immersivo.
AI: MENO COSTI E PIÙ EFFICIENZA PER IL BUSINESS
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del business, portando con sé diversi vantaggi. A un primo approccio, la differenza fondamentale risiede nell’attenzione che viene data al cliente: attraverso una rapida analisi dei dati del comportamento del consumatore sui social media e sulle diverse piattaforme, i bot restituiscono dati importanti per creare campagne di marketing su misura e raccomandare prodotti personalizzati.
Un esempio di questo utilizzo viene da una azienda americana di materassi chiamata Tomorrow Sleep, che, dopo essersi affidata alla piattaforma di analisi e strategia alimentata dall’AI MarketMuse Premium, ha visto il traffico del suo sito aumentare da 4mila utenti mensili a 400mila, in un solo anno. Avendo come obiettivo principale l’aumento del tempo speso sul loro sito web, hanno utilizzato la piattaforma per fare una ricerca strategica sulle parole chiave correlate per poterle poi inserire all’interno dei loro contenuti. La strategia si è dimostrata vincente, arrivando a raggiungere i primi posti nei risultati di visualizzazione di Google e diventando i primi avversari del loro competitor internazionale.
POTENZIARE LA CREATIVITÀ CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Per il mondo dell’arte l’AI si rivela essere uno strumento capace di generare composizioni uniche e attraenti. A confermare la sua capacità di superare i confini dell’arte tradizionale è un episodio accaduto durante la competizione artistica che si tiene ogni anno nello stato del Colorado e che ha visto il trionfo di un’opera interamente creata da AI. L’opera in questione è Théâtre D’opéra Spatial dell’artista Jason M. Allen di Pueblo West, che l’ha realizzata esclusivamente con Midjourney, un software che sta avendo successo anche in Italia, capace di trasformare righe di testo e sequenze di parole in grafiche iper-realistiche e immagini suggestive. L’arte generata dall’AI è presente da diversi anni, ma gli strumenti rilasciati quest’anno ‒ con nomi come DALL-E 2, Midjourney e Stable Diffusion ‒ hanno portato alla ribalta anche i dilettanti.
L’AI PER L’EDITORIA MUSICALE
Possiamo vedere il cambiamento anche nel settore dell’editoria musicale: attraverso la capacità di analizzare dati passati e trend in evoluzione, i bot sono in grado di creare una produzione musicale di ogni genere, adattabile a uno storytelling immersivo e coinvolgente. Molti sono gli artisti in tutto il mondo che stanno utilizzando software come Jarvis o Jukebox, alimentati da intelligenza artificiale per empatizzare con i loro ascoltatori in modo ancora più autentico. Da Holly Herndon, una musicista americana che usando Spawn, AI creata da lei e dal suo fidanzato, ha ridato voce alle canzoni cantate da sua nonna, fino a Taryn Southern, la prima pop star a comporre e produrre un album interamente grazie all’uso combinato di IBM’s Watson Beat, Amper, AIVA e Google Magenta. Tramite la fusione di questi strumenti, ognuno dei quali specializzato in una funzione precisa come l’apprendimento automatico o l’AI generativa, l’artista ha potuto inserire dati musicali e applicare l’apprendimento profondo per generare nuove composizioni musicali basate su probabilità statistiche e schemi, creando un arrangiamento musicale unico nel suo genere.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E CINEMA
Inoltre, la capacità di poter generare effetti speciali e migliorare il processo di post-produzione di un video attraverso appositi strumenti permette a registi e scrittori di donare un tocco unico e innovativo alle loro storie. Avete mai sentito parlare del film Fall di Scott Mann? Questa opera cinematografica, uscita nelle nostre sale a ottobre 2022, ha avuto l’onore di essere il primo film ad aver utilizzato Flawless, una startup di AI in grado di adattare i visemi degli attori (le loro espressioni facciali) in base ai fonemi (le parole pronunciate), creando una vera e propria correzione del doppiaggio cinematografico.
Questo software ha la potenzialità di rivoluzionare il mondo cinematografico. Basti pensare solamente alla quantità di tempo che si potrebbe risparmiare durante la traduzione e il doppiaggio in una nuova lingua o a tutti i problemi derivati da una parola pronunciata male. La fusione delle capacità illimitate di questi strumenti e la creatività innata di ogni artista assicurano un futuro pieno di potenzialità per il settore audiovisivo e musicale che ancora una volta sarà capace di emozionare chiunque si lascerà trasportare in un viaggio tra diversi mondi e suoni mai sentiti.
Entro il 2025 probabilmente il 10% di tutti i dati prodotti, e il 30% di tutti i messaggi di marketing in uscita da grandi marchi, sarà creato dall’intelligenza artificiale.
Ciò dimostra come l’AI sta cominciando a facilitare nuove modalità di pensiero e agilità creativa e porta a vaste applicazioni potenziali nel business e nell’arte, con la possibilità di trasformare il modo in cui lavoriamo, creiamo e interagiamo con il mondo.
Elisabetta Rotolo
MIAT ‒ Multiverse Institute For Arts & Technology è un centro creativo ed educativo per le arti immersive e le tecnologie emergenti.
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