Agrigento è la Capitale Italiana della Cultura 2025
La città siciliana si aggiudica il titolo per "i temi dell'accoglienza e della mobilità e per il ricco patrimonio culturale del territorio"
Agrigento è la Capitale Italiana della Cultura 2025. La città siciliana è stata proclamata dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, durante la cerimonia tenutasi questa mattina nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura. Agrigento è stata selezionata da una rosa di dieci città finaliste composta da Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). Ad aprire la conferenza è stato Davide Maria Desario, Presidente della Giuria che ha valutato i dossier di candidatura delle città finaliste: “li abbiamo valutati, confrontati a 360 gradi, seguendo con attenzione le linee guida previste dal bando. È sui progetti presentati che siamo stati chiamati a scegliere e non per la bellezza delle città. Il momento più emozionate sono state le audizioni delle città finaliste, che con i loro progetti hanno mostrato capacità organizzativa, visione, e con serietà e responsabilità non hanno voluto nascondere le loro fragilità. Abbiamo visto e sentito professionalità e passione, un grande senso di squadra in grado di unire campanili e ideologie”. Desario inoltre lancia un invito al Ministro Sangiuliano: “i progetti delle città che non si aggiudicheranno il titolo non meritano di essere dispersi, ma di essere supportati nella maniera che il Ministero riterrà più opportuno”.
CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2025. LE PAROLE DEL MINISTRO GENNARO SANGIULIANO E LA NASCITA DELLA CAPITALE ITALIANA DELL’ARTE CONTEMPORANEA
“L’Italia è una super potenza culturale perché, in questo, la storia ci ha baciato: abbiamo avuto in migliaia di anni di storia un unicum nella sovrapposizione di diverse civiltà che si sono sedimentate sul nostro territorio”, ha dichiarato il Ministro Sangiuliano. “Dobbiamo essere orgogliosi delle nostre città e del nostro territorio. Anche per le città non Capitali troveremo il modo affinché anche i loro progetti possano trovare un momento di realizzazione”. Nel corso della conferenza, Sangiuliano ha inoltre annunciato la nascita di un nuovo titolo che andrà ad aggiungersi a quello di Capitale Italiana della Cultura e di Capitale Italiana del Libro: dal prossimo anno sarà proclamata anche la Capitale Italiana dell’arte contemporanea.
AGRIGENTO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2025. LA MOTIVAZIONE
La città siciliana si è aggiudicata il titolo con la seguente motivazione: “Agrigento assume come centro del proprio dossier di candidatura la relazione tra l’individuo, il prossimo e la Natura, coinvolgendo l’isola di Lampedusa e i comuni della provincia e ponendo come fulcro il tema dell’accoglienza a della mobilità. Il progetto risponde in modo organico all’obiettivo di presentare a un pubblico vasto un programma di grande interesse a livello territoriale, ma anche nazionale e internazionale. Il ricco patrimonio culturale del territorio è il volano con cui si valorizza la variegata offerta culturale proposta in un’ottica di innovazione e promozione e di conseguenza di un successivo sviluppo socioeconomico che trova ispirazione nei concept tecnologici più moderni. Il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni potrà promuovere la cultura come caposaldo della crescita individuale e comunitaria”.
IL TITOLO DI CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA
Il titolo è stato istituito nel 2014 dall’allora Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, a seguito della nomina di Matera a Capitale Europa della Cultura 2019: il titolo di Capitale Italiana della Cultura deriva quindi dalla scia e dall’entusiasmo dell’omonima iniziativa continentale: “troppe le idee interessanti da parte delle tantissime città del Paese che si sono candidate per diventare Capitale Europea della Cultura 2019. Purtroppo solo una potrà vincere, ma ci siamo resi conto che la progettualità e l’inventiva è vasta e così abbiamo pensato ad un concorso simile, ma annuale e aperto solo all’Italia”, commentava l’allora premier Enrico Letta. Dal 2015 a oggi, il titolo è stato assegnato a Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015), Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), Parma (2020 e 2021), Procida (2022), Brescia e Bergamo (2023) e Pesaro (2024). La città vincitrice riceve un milione di euro per la realizzazione del progetto.
Desirée Maida
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