Sono passati dieci anni dall’idea che ha portato Ditta Artigianale a distinguersi nel panorama italiano del caffè di ricerca, punto di riferimento per l’affermazione e l’evoluzione del settore nel contesto nazionale, ancora restio a svincolarsi dai limiti di una tradizione che finisce per diventare stereotipo, soverchiando il nuovo e il diverso, “perché il caffè italiano è il migliore del mondo”. Francesco Sanapo e Patrick Hoffer hanno lavorato per scardinare falsi miti promuovendo a Firenze la formula di una caffetteria di respiro internazionale, coerente con il lavoro della torrefazione in house (che lo scorso ottobre ha trovato una nuova e avanguardistica sede alle porte della città, sulla collina di Fiesole, dove si producono 20 varietà di caffè, con una capacità produttiva di oltre 300 chili giornalieri) e aperta alla formazione professionale, grazie alla Scuola del Caffè avviata nel 2021.
DITTA ARTIGIANALE E IL RAPPORTO CON FIRENZE
In parallelo è maturata la consapevolezza di poter agire con funzione di rigenerazione sullo spazio urbano, inquadrando l’offerta di contenuti “alti” all’interno di spazi recuperati e restituiti alla città, piacevoli da vivere e funzionali. Alla prima apertura in via de’ Neri, che data al 2014, sono seguiti i locali in via dello Sprone, via Carducci (dove l’idea di riqualificazione si è concretizzata nel recupero dell’ex convento di Sant’Ambrogio) e lungarno Soderini, sempre concepiti dalla progettualità dello studio di architettura q-bic, di Luca e Marco Baldini. Ora, per la prima volta, Ditta Artigianale si confronta con uno spazio defilato dalle rotte turistiche che percorrono il centro di Firenze, con l’inaugurazione del quinto locale in piazza Ferrucci. Un’opportunità per il gruppo – quella di usufruire di un bel giardino e di una metratura interna tanto ampia da consentire la creazione di un centro di produzione per pasticceria e panificati (la bakery affidata alla pastry chef Francesca Grillotti e al panificatore newyorkese Joshua Shuffman) – ma anche un modo per ringraziare i fiorentini del successo dell’impresa, “nel momento in cui la città sembra aver compreso le potenzialità di una caffetteria che diventa punto di incontro”, spiega Sanapo.
LA RIGENERAZIONE DI VIA DELLA FORNACE
E non è casuale che il nuovo progetto abbia preso forma con il supporto di Archea Associati, studio di architettura di Laura Andreini, Marco Casamonti e Giovanni Polazzi che in lungarno Cellini ha il suo quartier generale, e da anni è impegnato in un piano di riqualificazione dell’area di via della Fornace, su cui affaccia il nuovo bar. Diramazioni di Archea sono infatti, in loco, la casa editrice Forma e lo spazio espositivo Rifugio Digitale, museo dell’arte digitale inaugurato nella primavera 2022 all’interno di un ex bunker antiatomico. Ma l’area compresa tra la trafficata piazza Ferrucci e il rione San Niccolò (in Oltrarno) ha beneficiato negli anni dell’insediamento di diverse realtà d’eccellenza, in primis – nel 2014 – l’apertura della nuova sede della Galleria Tornabuoni Arte (sempre della famiglia Casamonti), e nel 2018 l’inaugurazione dello showroom Frau. Ditta Artigianale si inserisce e consolida questo contesto, aprendo le porte al pubblico il 30 marzo 2023, in concomitanza con l’inaugurazione della mostra Canicola, del fotografo Piero Percoco, presso Rifugio Digitale, quarta tappa del ciclo fotografico SuperNatural.
DITTA ARTIGIANALE A PIAZZA FERRUCCI
Situato in un edificio del primo Novecento, lo spazio ha richiesto una profonda ristrutturazione, nei locali che fino a qualche anno fa hanno ospitato una frequentatissima birreria. Il giardino ripensato dalla paesaggista Silvia Ghirelli – rifacendosi ai giardini medievali, tra cespugli e siepi, piccoli alberi e piante in vaso – ha ispirato la progettazione degli interni, articolati in 200mq, con la sala voltata a botte sviluppata in lunghezza, in uno spazio unico. “Abbiamo perseguito l’idea di portare il mondo vegetale all’interno, prolungando il giardino” spiega Marco Baldini “però ispirandoci alle atmosfere tropicali, giocando sull’utilizzo di piante e sui rivestimenti delle superfici, dal pavimento al bancone, con maioliche, piastrelle cementizie e in gres, selezionate da diverse parti d’Europa”. La particolarità di ognuno dei cinque locali, infatti, è quella di rappresentare un’identità unica, pur nella continuità di alcuni elementi ricorrenti. E la vocazione a farsi caffetteria di quartiere (non a caso aperta dalle 7 alle 23, “per non farci odiare da nessuno, ma anzi per diventare un servizio per i residenti”) ha ispirato l’inserimento di uno spazio ribattezzato edicola, dove al mattino si arriva per acquistare il giornale e un filone di pane, dopo aver bevuto un caffè. Rivendicando l’attitudine alla convivialità che ispira tutte le caffetterie del gruppo, poi, il locale vuole proporsi come caffetteria letteraria: sulle scaffalature in legno che schermano il salottino ricavato accanto al banco, oltre alla selezione dei quotidiani, sono esposti i libri di Forma Edizioni, che si potranno acquistare o sfogliare in loco. Periodicamente, poi, saranno organizzati eventi e appuntamenti culturali.
Livia Montagnoli
Ditta Artigianale Piazza Ferrucci, Lungarno Benvenuto Cellini 1/r, Firenze, www.dittaartigianale.it/
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