Emanuele Scuotto – Memorie ipogee
MEMORIE IPOGEE di Emanuele Scuotto, ideata per Arcos – Museo d’Arte Contemporanea Sannio,in
collaborazione con OFF Gallery, affida al senso immaginifico la dimensione mnestica, in grado, attraverso la
sostanziazione della materia, di farsi testimone di un presente apparentemente atemporale – ossimoricamente-
Comunicato stampa
MEMORIE IPOGEE di Emanuele Scuotto, ideata per Arcos - Museo d’Arte Contemporanea Sannio,in
collaborazione con OFF Gallery, affida al senso immaginifico la dimensione mnestica, in grado, attraverso la
sostanziazione della materia, di farsi testimone di un presente apparentemente atemporale - ossimoricamente-.
Le forme di memoria mutano al mutare del tempo per farsi tassello di quel che Yates chiamava ‘palazzo della
memoria immaginario’ al quale Scuotto sta dando nuova personale architettura interiore. Una costruzione in cui
Egli ci invita ad entrare, la cui trama è intrisa di commistioni antiche - che affondano le proprie radici nella
tradizione classica e barocca partenopea - ma anche di slanci che pongono al centro di una nuova scena lo
stravolgimento epifanico, in cui, tra passato e nuova contemporaneità, un velo d’antica trama è stato divelto. In
tale disvelamento ecco che appaiono dei rimandi forti alla cultura multiforme, stratificata e preziosa di
Benevento, città alla quale Scuotto lega uno dei simboli della propria ricerca: San Gennaro, che, in un certo
senso, ‘torna a casa’, nella sua città natale.
Ma non solo; MEMORIE IPOGEE si pone quale sintetica retrospettiva o antologica dell’artista, che si avvale,
però, di opere inedite, realizzate in visione site specific. Emanuele Scuotto, la cui carriera ha già all’attivo diverse
collaborazioni internazionali, in questa occasione apre la strada e la prospettiva verso una sorta di mundusnovus
la cui esplorazione è la scoperta, dapprima inconscia poi sempre più nitida nella sua emersione, di una inusitata
e sorprendente nuova età della creazione, maieutica di un tempo che coincide con una singolarità ritrovata e
riconosciuta secondo i prodromi di una bellezza della solitudine creativa. MEMORIE IPOGEE, entrando in
commistione con i peculiari spazi museali di ARCOS ed in contatto con la sua origine architettonica che ricorda
quelle Catacombe partenopee cui Scuotto si è ispirato per alcune sue narrazioni, dà vita all’origine di una
memoria inattesa. In che modo, però, il visitatore potrà entrare in simbiosi con tale indagine? Se è vero che
l’occhio principe di un artista sa guardare ben oltre il già noto, affrontando il percorso della dimensione incognita
inanellando una sequenza tale da trasformarsi sia in codex semantico sia in prospettiva e proiezione di ricerca, ai
fruitori del Museo ARCOS spetta il ruolo di attivi percorritori – e forse precorritori – di un legame finalmente
tornato alla luce, in cui passato, presente, noto ed ignoto lavorano all’edificazione di una nodale relazione tra
dimensione cultuale e culturale, in cui la sfera del divino e dell’immaginifico si tramutano in varco inconsueto e
meraviglioso, ove, passo dopo passo, il pubblico potrà offrire il proprio determinante apporto.
Il catalogo sarà presentato in occasione del finissage della mostra, con una raccolta di testi multidisciplinari e
immagini delle opere e dell’allestimento site specific ad ARCOS