Lo studio Piuarch rigenera gli edifici di Vittorio Gregotti a Milano Bicocca

Riqualificazione da 250 milioni di euro per due immobili progettati da Gregotti nel quartiere di Milano Bicocca. Il complesso sarà pronto entro il 2026, ma sono già attivi il bistrò e l’area culturale, con una nuova opera di Patrick Tuttofuoco e la prima mostra

Da allievi di Vittorio Gregotti a “traghettatori nel futuro” di una delle sue più note (e dibattute) opere: per i fondatori di Piuarch il prossimo triennio sarà all’insegna di un simbolico “ritorno alla Bicocca”. Cresciuti professionalmente all’interno di Gregotti Associati proprio negli anni in cui il loro maestro si occupava della maxi riconversione degli stabilimenti Pirelli – una delle più influenti esperienze europee di riqualificazione di aree industriali dismesse –, gli architetti Garbellini, Fresa, Fuenmayor e Tricario si stanno occupando del recupero di una porzione dello storico quartiere milanese. Con un investimento da 250 milioni di euro e il 2026 come traguardo temporale, ha preso il via la riqualificazione di un’area di Milano Bicocca di oltre 50 mila mq, che include due immobili di Gregotti (situati in viale dell’Innovazione, 3 e in viale Piero e Alberto Pirelli, 10). Offriranno soprattutto spazi per il lavoro (per 43.300 mq) e il commercio (3.400 mq) e saranno accompagnati da un Pavilion multifunzionale di nuova costruzione, di 800 mq. Immancabile il verde, che in BiM – acronimo di Bicocca incontra Milano – occuperà 6mila mq per diventare “un pretesto aggregativo, un luogo di incontro in cui le persone possano sostare, abbracciati e protetti dalla vegetazione, e abbiano voglia di rimanere oltre l’orario di lavoro, sentendosi parte di una comunità”.

BiM, render piazza e pavillon, credits WOLF

BiM, render piazza e pavillon, credits WOLF

PIUARCH E IL PROGETTO PER LA RIGENERAZIONE DI MILANO BICOCCA

Sono parole del botanico Antonio Perazzi, autore del progetto paesaggistico di BiM, ma anche dell’Officina Botanica che fra pochi giorni debutterà a Firenze, all’interno della Factory di Manifattura Tabacchi. Non una casualità, dato che a promuovere l’operazione milanese è la medesima cordata societaria che si sta occupando del rilancio e della riattivazione dell’ex polo produttivo fiorentino, anch’esso atteso entro il 2026. Ferme restando le evidenti differenze a livello funzionale e architettonico, almeno nel processo sono rilevabili alcuni analogie fra i percorsi in corso nelle due città italiane. E non solo perché, oltre a Perazzi, Piuarch è al lavoro anche nel complesso di Nervi a due passi dal Parco delle Cascine. Pure nel caso del nascente BiM si è infatti scelto di affiancare il cantiere con una parziale e immediata attivazione del sito, puntando su iniziative temporanee a trazione culturale. Una modalità, come spiega Michelangelo Giombini, Head of Product Development & CEO di MTDM, che “suggerisce e anticipa gli utilizzi futuri degli spazi fornendo un esempio concreto di come le aree in via di riqualificazione e il tempo di attesa – il periodo del cantiere – possano essere una risorsa fondamentale per progettare un futuro più sostenibile e inclusivo nelle città”. Parallelamente, nel medesimo intervallo, si intende avviare relazioni e partnership con soggetti attivi nello stesso quadrante urbano. Università degli Studi di Milano-Bicocca ovviamente inclusa.

BiMstrò. Photo Delfino Sisto Legnani

BiMstrò. Photo Delfino Sisto Legnani

ARTE CONTEMPORANEA, BENESSERE E PROPOSTE GOURMET ASPETTANDO BIM

E così mentre prende forma quella che Gino Garbellini, co-founder Piuarch, ha definito “l’identità contemporanea all’edificio di Gregotti”, ispirata a “un nuovo concetto di socialità urbana”, fino a settembre 2024 resta aperta la caffetteria BiMstrò (in Viale dell’Innovazione, 3), con un progetto dell’inconfondibile Paola Navone e la gestione di Fuorimano. Ma non solo. Accanto alle maestranze che si occuperanno di preservare la struttura originaria, dotandola ad esempio di sistemi di recupero e riciclo dell’acqua piovana e di oltre 580 pannelli fotovoltaici e rendendola più permeabile e aperta, e mentre saranno piantumate circa 40 differenti specie botaniche, in giardino e nelle nuove terrazze, BiM accoglierà un programma temporaneo di attività. A coordinarlo l’agenzia creativa Studiolabo, che ha indicato Circular Economy, Culture + Nature, Wellbeing, Food&Beverage, Music come principali filoni tematici. Beyond The Horizon, infine, è il titolo dell’opera al neon appositamente realizzata da Patrick Tuttofuoco per lo spazio C41 Panorama che, al pari di quello sovrastante, ribattezzato C41 Gallery, è già stato recuperato da Piuarch. Si tratta dello stesso artista precedentemente coinvolto nel progetto di arte pubblica site-specific curato da Helga Marsala con Artribune Produzioni e promosso contestualmente all’apertura del Vetra Buildingl’edificio milanese recuperato dallo studio di architettura Il Prisma per Axa Investment. Tornando a BiM, sia C41 Panorama che C41 Gallery sono stati affidati alla rivista indipendente di fotografia e casa di produzione creativa C41, che oltre a insediarsi con la sua redazione e il suo archivio in questa sede, curerà iniziative culturali con artisti, musicisti, scienziati e filosofi, in coerenza con la propria linea editoriale. Fino al 30 aprile, è intanto aperta la prima mostra: un’installazione a cura di C41, in collaborazione con il filosofo Leonardo Caffo e l’artista Valentina Viviani. Dall’8 maggio all’1 settembre sarà la volta l’artista tedesca Isabelle Wenzel, con una personale di fotografia.

Valentina Silvestrini

https://bim-milano.com/

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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