Silvia Codignola – Paesaggio primo
Ognuno di noi porta con sé, nell’età adulta, la memoria di un luogo della propria infanzia, spesso legato al periodo delle vacanze: una casa dove ritrovare gli oggetti così come si erano lasciati l’anno prima; il profilo di un paesaggio caparbiamente immutato che sembra attendere il nostro stagionale ritorno. Luoghi che finiscono con l’abitarci dentro.
Comunicato stampa
Maja Arte Contemporanea è lieta di annunciare la prima collaborazione della galleria con l'artista Silvia Codignola, inaugurando mercoledì 5 aprile 2023, ore 18, in via di Monserrato 30 (Roma), la mostra "Paesaggio primo".
Ognuno di noi porta con sé, nell'età adulta, la memoria di un luogo della propria infanzia, spesso legato al periodo delle vacanze: una casa dove ritrovare gli oggetti così come si erano lasciati l'anno prima; il profilo di un paesaggio caparbiamente immutato che sembra attendere il nostro stagionale ritorno. Luoghi che finiscono con l'abitarci dentro.
Il poeta Andrea Zanzotto ne "Il paesaggio come eros della terra", osserva: "[…] la scoperta del fascino di paesaggi primi […] si verifica molto spesso in una luce di amore primordiale, infantile, con ricorrenti segni di linguaggio petèl." ("Luoghi e paesaggi", Bompiani, Milano, 2013).
A quei "paesaggi primi" sembrano condurci, silenziosamente, le opere di Silvia Codignola selezionate in occasione di questa mostra (dipinti, acquerelli, sculture). "Come viandanti che camminano nell'ombra, entriamo così nello spazio sospeso di un'estate metaforica, bagnanti sulle rocce assolate di una stagione insieme presente e distante, mentre l'amaca non smette di oscillare come un metronomo che scandisce un ritmo incessante e profondo sospeso tra la memoria e l'oblio.", osserva Lorenzo Canova nel testo che accompagna il catalogo della mostra.
Come scrive Vittorio Lingiardi: "Paesaggio non è solo la veduta naturale su cui posiamo lo sguardo. Non è solo il territorio che fa da fondale alla nostra esperienza e ospita la nostra storia. Il paesaggio è un luogo immaginato e ritrovato. L'idea di paesaggio che emerge con imperturbabile evidenza dai quadri di Silvia Codignola è sorella del concetto di 'mindscape', un neologismo che fa del paesaggio un luogo psichico. Non il belvedere, le colline toscane, il golfo del Tigullio: i 'mindscapes' sono luoghi sospesi tra mondo interno e mondo esterno. Sono i luoghi della nostra soggettività: abitano la memoria e lo sguardo, esprimono la nostra connessione con la storia familiare e collettiva, fondano la nostra dimensione estetica. Se 'landscape' è il paesaggio come scena naturale, 'mindscape' è il paesaggio come scena psichica: lo guardiamo perché ci ri-guarda." ("Paesaggio primo di Silvia Codignola", in Snaporaz, rivista digitale).
NOTE BIOGRAFICHE
Silvia Codignola (Ivrea, 1962) studia al Liceo Artistico di Via Ripetta e si laurea alla Facoltà di Architettura di Roma La Sapienza nel 1989.
Dal 1984 al 1993 lavora come assistente scenografo dello scenografo e costumista Luciano Damiani nel Teatro di Documenti, nel Teatro Filarmonico di Verona e all'Arena di Verona, e come scenografo in proprio in produzioni di teatro lirico e di prosa (Rossini Opera Festival, Ravenna in Festival, Teatro Politecnico di Roma).
Dal 1991 al 2014 insegna all'Istituto Europeo di Design di Roma, dove dirige il Corso di Scenografia e insegna Disegno dal vero, Sketching e Scenografia teatrale.
Dal 1996 espone in Italia e all'estero in gallerie private e musei.
La sua prima mostra personale è nel 1996 alla galleria A.A.M. - Architettura Arte Moderna di Roma diretta dal critico d'arte e professore di Storia dell'Architettura Francesco Moschini, presentata da Marco Vallora e Federico Vercellone.
Tra le principali esposizioni, nel 2003 partecipa al Premio Michetti (Francavilla al Mare) e realizza una personale alla Temple Gallery di Roma, introdotta da un testo della critica d'arte Lorenza Trucchi; nel 2004 è invitata dalla curatrice Sandra Pinto ad esporre nella Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma; nel 2008 realizza, in un complesso industriale di Milano, una mostra di quadri di grande formato dipinti nei primi dieci anni di attività; nel 2011 è invitata alla Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Regione Lazio.
"Autobiografia della madre" è la sua ultima importante mostra personale curata da Lea Mattarella al Museo Bilotti di Roma, con catalogo Quodlibet (2017).
Tra le varie commissioni pubbliche e private, nel 2002-2003 dipinge un trittico commissionato da "Il Tempo", quotidiano di Roma. Realizza i cartoni preparatori per il mosaico della fontana di Piazza San Cosimato a Roma (costruita nel 2006). Nel 2017 il quotidiano "Corriere della Sera" le commissiona un ritratto del cantautore Francesco De Gregori, di cui successivamente realizza la copertina del disco "Sotto il Vulcano". Nel 2019 il regista Paolo Sorrentino le chiede sei quadri di grande formato per l'appartamento papale nella serie HBO "The New Pope".
Partecipa alle residenze artistiche "Bocs Art" a Cosenza (2017) ed è Artist-in-residence presso "I Tatti - The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies" (2022).
Vive e lavora a Roma.
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Didascalia immagine: Silvia Codignola, "Gli scogli", 2020, olio su tela, 160 x 180 cm