Stefania Becheanu e Giuseppe Sofo – Traduire en Archipel(s)
CREA Cantieri del Contemporaneo è lieta di presentare la mostra Traduire en Archipel(s), dialogo tra l’artista visiva e sonora Stefania Becheanu e il ricercatore Giuseppe Sofo curata da Elisamaria Covre presso lo spazio One Contemporary Art.
Comunicato stampa
Traduire en archipel(s) / Tradurre in arcipelaghi / Translating Archipela-goes Stefania Becheanu / Giuseppe Sofo CREA Cantieri del Contemporaneo Venice, 6-23 aprile 2023
A cura di Elisamaria Covre
CREA Cantieri del Contemporaneo è lieta di presentare la mostra Traduire en Archipel(s), dialogo tra l’artista visiva e sonora Stefania Becheanu e il ricercatore Giuseppe Sofo curata da Elisamaria Covre presso lo spazio One Contemporary Art. La mostra comprende diverse linee di ricerca-creazione che si intrecciano al filo conduttore del linguaggio, della città di Venezia e della traduzione: Kantaje: de la “langue”; aux oreilles e Supra-paysage (Stefania Becheanu) e Tradurre la città: Venezia 2.023 (Giuseppe Sofo) si concentrano infatti sull’incontro tra la traduzione, la città di Venezia, l’intelligenza artificiale e il potere creativo degli errori, tra le lingue (italiano, francese e inglese) Lo spazio bianco da Crea Cantieri del Contemporaneo diviene luogo di connessione, commistione e confronto tra due espressioni artistiche diverse nell’approccio, nelle specificità e nei medium, ma simili e coincidenti nel vedere la parola come elemento essenziale di partenza e di arrivo delle reciproche ricerche. Il tessuto espositivo della mostra, in occasione dell’opening del 6 Aprile alle ore 18.30, prevede inoltre l’intersezione di una performance dal titolo “Where I End and You Begin” che vedrà impegnate Stefania Becheanu e Zara Popovic. La mostra è organizzata nell’ambito del progetto Spin TransKarib e del convegno omonimo “Traduire en Archipel(s)” e di Venise pour la francophonie 2023 e si avvale della collaborazione di Università di Ca’ Foscari, dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica, di Culture Moves Europe e del Goethe Institut.