Montpellier sugli scudi, anche per l’architettura. Dopo il Liceo di Fuksas, vede la luce l’edificio Pierres Vives di Zaha Hadid
Festa grande, in questi giorni, per la città di Montpellier. Dopo essere stata inserita dal New York Times nella sua lista dei migliori 45 luoghi da visitare nel 2012, e dopo la recente realizzazione del Liceo alberghiero Georges-Frêche ad opera dello studio Fuksas, ora è la volta di un altro traguardo. Si inaugura infatti l’ultima […]
Festa grande, in questi giorni, per la città di Montpellier. Dopo essere stata inserita dal New York Times nella sua lista dei migliori 45 luoghi da visitare nel 2012, e dopo la recente realizzazione del Liceo alberghiero Georges-Frêche ad opera dello studio Fuksas, ora è la volta di un altro traguardo. Si inaugura infatti l’ultima creatura di Zaha Hadid, il Pierres Vives, edificio multifunzione dove diverse attività sono unificate nello stesso corpo. Un archivio, una libreria, il dipartimento sportivo e diversi uffici.
Su iniziativa dell’Hérault – dipartimento a sud della Francia – nel 2002 viene lanciato il concorso vinto dall’anglo-irachena più famosa dello star system, con l’idea di dare un impulso vitale al quartiere in divenire. Un grande blocco di cemento, acciaio e vetro dove gli elementi si rincorrono, si compenetrano, intersecandosi, fondendosi e amalgamandosi, talvolta scontrandosi e piegandosi l’uno dentro l’altro. Ma cosa rende il Pierres Vives eccezionale? L’edificio è nato da un’iniziativa pubblica, e da questo dipendono i dieci anni occorsi per la realizzazione. La stessa media italiana, ma con un risultato formale e una qualità realizzativa impensabili nel nostro paese…
– Zaira Magliozzi
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