Matilde Sambo – Thunder Gate
THUNDER GATE è il progetto site-specific di Matilde Sambo proposto per OMUAMUA GATES, un ciclo espositivo pensato come occasione di teletrasporto nella ricerca dei protagonisti che la compongono.
Comunicato stampa
THUNDER GATE
mostra di Matilde Sambo
a cura di OMUAMUA Legacy
visitabile dal 15 al 28 aprile 2023.
Opening sabato 15 aprile 2023 ore 18:00
OMUAMUA Legacy, via Verona 11, Milano.
THUNDER GATE è il progetto site-specific di Matilde Sambo proposto per OMUAMUA GATES, un ciclo espositivo pensato come occasione di teletrasporto nella ricerca dei protagonisti che la compongono. Ogni mostra diviene un portale aperto temporaneo, dove lo spettatore è invitato a varcare una soglia invisibile per poter accedere agli infiniti mondi paralleli che il pensiero libero è in grado di produrre oltre i limiti classici dello spazio e del tempo. D’altronde, solitamente il gate viene associato alla figura di una porta o cancello, di un passaggio, un varco: è una via d’accesso ad un circuito logico, che può essere aperta oppure chiusa con appositi comandi; un portale per un passeggero, destinato a un viaggio futuro. Il gate è un flusso in movimento da cui poter vedere, contemporaneamente, sia l’inizio che la fine.
Attraverso THUNDER GATE, l’artista amplia tematiche e soggetti appartenenti a una trilogia di mostre, dal titolo Dormiveglia, cominciata nel 2022.
Il primo capitolo, denominato Assopimento, presentato all’interno di Associazione Barriera a Torino, indaga uno stato parallelo in cui il corpo è ancora vigile ma comincia ad abbandonarsi e a lasciare la mente libera di volteggiare, incontrando frammenti, ricostruendo ricordi perduti e cercando di risvegliare immagini primarie assopite. Questi esseri mutano in nuove forme all’interno del secondo capitolo, Fulgur, inaugurato il 28 marzo 2023 presso la sede milanese di AA29 Art Project. Le nuove forme diventando gesti fluttuanti attraverso una luce fulminea che al tempo stesso abbaglia e aiuta lo spettatore a scoprire gli elementi in mostra.
Nello spazio di Omuamua, Matilde Sambo rielabora e prolunga lo scenario già presente in Fulgur, collegando le due mostre come un delay spazio-temporale. Le sculture, infatti, sembrano essere frutto di spirali fisiche e di pensiero in grado di modellare bronzo e vetro; materiali vivi in cui esseri in movimento legati all’inconscio sono fermati in un attimo di creazione: tensione, sospensione e trasparenza sono le tre parole chiave della mostra. Se nella sede di Piazza Caiazzo il fulmine è predominante, la notte in tempesta e la luce intermittente straniano i fruitori, inserendoli in uno spazio colmo di aspettativa sonora, a Porta Romana è possibile sentire il tuono di quel temporale lontano e intravedere tre forme sospese, fluttuanti, avvolte dalla luce dell’alba. La presenza di un cerchio in vetro sospeso in entrambi gli spazi richiama la possibilità di spostarsi da un luogo all’altro, da una realtà all’altra, da uno spazio mentale a uno spazio fisico. Entrambe le mostre vogliono stimolare il pubblico alla ricerca del proprio inconscio e prepararlo al terzo ed ultimo capitolo di Dormiveglia.
Matilde Sambo (Venezia, 1993) si è laureata in Arti Visive allo IUAV di Venezia. Ha partecipato aprogetti artistici e residenze nazionali e internazionali tra cui “De Rerum Natura” (Venice Meeting Point - Venezia, 2022); “Art Colony, Bronze Symposium” (Ungheria, 2021); “Tagli” (Stromboli, 2021); Open Studio Fonderia Artistica Battaglia (Milano, 2021); “New Echo System” (Palazzo degli Ulivi, Pro Helvetia - Venezia, 2021); “BoCs Art” (Cosenza, 2019); Art Encounters “Six Steps forward one step back”, Volvo Studio (Milano, 2019); “Falsità in buona coscienza”, AA29 Project Room (Milano, 2019); “Argo 16” (Venezia, 2019); Pasinger Fabrik (Monaco di Baviera, 2019); Radio Raheem (Milano, 2019); “Collective Signatures” (Isole Baleari, 2018); VIR, Via Farini in Residence (Milan, 2017/2018).
Omuamua è uno studio condiviso e uno spazio di ricerca per l'arte contemporanea, aperto nel 2019 e situato nel quartiere di Porta Romana a Milano. Il nome deriva dalla parola hawaiana “oumuamua”, tradotta in "messaggero del lontano passato". Questa parola si riferisce anche ad un anomalo asteroide interstellare, rivelato nel 2017 da Rob Weryk, uno dei membri del Pan- STARRS (Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System), la cui inspiegabile forma e traiettoria ha portato alcuni ricercatori della NASA a sostenere che esso possa essere un relitto intergalattico, come un’astronave arenata. Tra gli artisti che ospita lo studio: Luca Pozzi, Emanuele Resce, Mirko Canesi, Valentina Maggi Summo, Camilla Gurgone, Matilde Sambo, Alessandro Simonini, Camilla Rocchi, Emanuele Caprioli, Lorenzo D’Alba, Bepart.
La mostra Fulgur è visitabile presso AA29 Art Project, Piazza Caiazzo 3, Milano fino al 28 aprile 2023. Per info: +39 3533544406, [email protected]
Informazioni e orari:
A seguito dell’opening la mostra sarà visitabile presso lo studio OMUAMUA su appuntamento da Domenica 16 a venerdì 29 aprile, dalle 14:00 alle 20:00.
Per appuntamenti scrivere a: [email protected] o tramite Instagram.