Milano Art Week 2023. Guida alle mostre e agli eventi da non perdere

Al via miart, la fiera d’arte moderna e contemporanea di Milano, diretta per il terzo anno da Nicola Ricciardi. Ecco la nostra guida delle mostre e degli eventi da non perdere durante l’art week milanese

Tutto pronto per miart, fiera d’arte moderna e contemporanea di Milano che si svolgerà dal 14 al 16 aprile (con una preview vip il 13 aprile). Diretta per il terzo anno da Nicola Ricciardi, la fiera registra, in questa ventisettesima edizione dal titolo – non a caso – Crescendo, un incremento del 40% della compagine internazionale degli espositori, con il raddoppio di premi e acquisizioni: si tratta di 169 gallerie da 27 Paesi. Non solo miart, però. La settimana dedicata all’appuntamento fieristico milanese può trasformarsi in un’ottima occasione per un tour di mostre ed eventi speciali tra gallerie e spazi espositivi, temporanei e permanenti, che popolano la scena metropolitana grazie alla nuova edizione della Milano Art Week, la manifestazione diffusa in città coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano. Ecco i nostri consigli, presenti anche sulla nostra Agendissima che potete consultare e scaricare qui.

Claudia Giraud

FLAVIO FAVELLI DA LOROMILANO

Flavio Favelli, Le macchine, LoroMilano, 2023. Foto: Andrea Rossetti

Flavio Favelli, Le macchine, LoroMilano, 2023. Foto: Andrea Rossetti

Nello spazio LoroMilano, Flavio Favelli presenta Le macchine, un progetto speciale realizzato in collaborazione con Francesca Minini e con il supporto della Fondazione Pietro e Alberto Rossini. Tre grandi opere scultoree che hanno come soggetto l’automobile, idolo e simulacro del nostro tempo, occuperanno per cinque giorni i 1000 mq dello spazio espositivo. L’artista è intervenuto su tre diversi modelli di auto (una Jaguar, una BMW e una Fiat 500) utilizzando pittura a smalto e inserti di lamiera. Spogliate dei loro attributi fino alla crudezza, “investite” e rivestite di immagini, le tre automobili si trasformano in oggetti snaturati e conturbanti, in aggregazioni di segni e di visioni.

Flavio Favelli – Le macchine
Fino al 16 aprile
LoroMilano, via Ugo Bassi 32
[email protected]

CLAIRE FONTAINE DA BASE

Claire Fontaine, Cancel patriarchy

Claire Fontaine, Cancel patriarchy

Claire Fontaine presenta l’installazione Cancel patriarchy in dialogo con Flavio Favelli che inaugura il dipinto murale I Trenta nel cortile tra MUDEC e BASE. L’installazione è composta da due scritte LED del collettivo ricontestualizzate nella Ground Hall di BASE. Affermando che il patriarcato uccide (l’amore) e che siamo tutte donne clitoridee, l’artista ci regala parole che ci interpellano, ci sollecitano, ci provocano. “Il patriarcato infatti siamo noi”, afferma l’artista, “e sta a ciascuno e ciascuna sbarazzarsene partendo dai propri sentimenti e dal proprio bisogno d’amore e di vita insoddisfatto”.

Claire Fontaine – Cancel patriarchy
Fino all’1 settembre
BASE, Ground Hall, via Bergognone 34

AUGUSTO BETTI ALLA FONDAZIONE SOZZANI CON PARADISOTERRESTRE

Augusto Betti, Orgonoscopio, 1967. Photo: Mattia Tonelli © Paradisoterrestre

Augusto Betti, Orgonoscopio, 1967. Photo: Mattia Tonelli © Paradisoterrestre

Fondazione Sozzani in collaborazione con Paradisoterrestre presenta la mostra Augusto Betti. Artista e designer, a cura di Gherardo Tonelli. Esito di un percorso di riscoperta e valorizzazione dell’affascinante figura di Augusto Betti, la retrospettiva mette in rilievo la sua opera, complessa e diversificata ma sempre coerente. Accanto alle opere d’arte, sono esposti, infatti, pezzi di design oggi parte del catalogo di Paradisoterrestre, che nel 2022 ha avviato un importante percorso di riscoperta e valorizzazione della figura di Betti. Tra le opere esposte, la poltrona Noodle (1967), nata per spiegare agli studenti l’importanza dei gesti liberi nella generazione delle idee, e il servizio da tè in ceramica – materiale d’elezione della sua città natale Faenza – che Betti definisce come il suo “oggetto di design meglio riuscito” (1975). Sono presentate in anteprima le riedizioni della poltrona e del divano Prisma (1971) e del tavolino Glass (1967).

Augusto Betti. Artista e designer
Fino al 14 maggio
Fondazione Sozzani, corso Como 10

PIERO FOGLIATI ALLA CHIESA DI SAN CARLO AL LAZZARETTO

Art Week 2023, Piero Fogliati, City Poetry, Tempesta Gallery

Art Week 2023, Piero Fogliati, City Poetry, Tempesta Gallery

È un progetto di arte pubblica temporaneo – pensato in occasione dell’Art Week – quello che affianca la retrospettiva di Piero Fogliati City Poetry tuttora in corso nella Tempesta Gallery. Fogliati, figura poliedrica e grande sperimentatore, ha trasformato “congegni” meccanici ed elettrici in opere multisensoriali e atmosferiche, giocando con luce, movimento e percezione. Immaginava una Città Fantastica abitata da macchine che potessero interpretare i fenomeni della natura e i suoi elementi primari come il sonorizzatore del vento, dei laghi e dei fiumi, la scultura di aria e di acqua nell’acqua: da questa riflessione scaturisce il progetto installativo pensato per la Chiesa di San Carlo al Lazzaretto di Milano, nel vivace quartiere di Porta Venezia, che conduce lo spettatore in una “oasi di poesia” per un momento di abbandono dall’ambiente caotico della cittá e una totale immersione visiva e acustica.

Piero Fogliati – City Oasis
Fino al 14 aprile
Chiesa di San Carlo al Lazzaretto, largo Bellintani 1
Piero Fogliati – City Poetry
Fino al 9 giugno
Tempesta Gallery, Foro Buonaparte 68

SGUARDI URBANI ALLA CASA DEGLI ARTISTI

Sguardi urbani

Sguardi urbani

In occasione della Milano Art Week, alla Casa degli Artisti aprono al pubblico gli atelier di Sguardi Urbani, la residenza di ricerca, ideata e coordinata da Cecilia Guida, che si propone di indagare lo spazio pubblico, attraverso esercizi di sguardo, scoperta e osservazione che stimolino nuove visioni e si nutrano di intuizioni, impressioni e analogie. L’open call lanciata a novembre 22 e chiusa a gennaio 23, ha visto la selezione di due curatrici – Deborah Maggiolo e Paola Pietronave – e di 6 artisti – Alice Bescapè, Daniele Nicolosi, il duo Federica Sasso e Luca Pagan, Ismael Pacheco Condoy, Raffaele Cirianni, Serena Crocco – scelti da una giuria composta da Cecilia Guida, Matteo Balduzzi, Francesca Comisso, Claudia Losi, Silvia Nessi, Alessandro Oldani, Chiara Organtini e dal board di Casa degli Artisti. I giorni di Art Week saranno la prima opportunità per gli artisti selezionati di aprire i loro studi e raccontare il lavoro svolto finora, risultato di momenti di analisi critica individuale affiancati da confronti e riflessioni collettive.

Fino al 14 aprile
Sguardi Urbani
Casa degli Artisti, via Tommaso da Cazzaniga, corso Garibaldi, 89/A
[email protected]

ANN VERONICA JANSSENS AL PIRELLI HANGARBICOCCA

Ann Veronica Janssens

Ann Veronica Janssens

Grand Bal è la mostra retrospettiva dedicata ad Ann Veronica Janssens, artista belga tra le più rilevanti a livello internazionale, che accosta installazioni ambientali a lavori più intimi, tracciando un percorso visivo, sonoro e tattile.  Nei suoi 40 anni di carriera Janssens ha sperimentato l’inafferrabile e forgiato la luce, la sua materia prediletta, indagando la natura sensoriale e performativa di spazi e architetture, dando vita a opere mutevoli e in divenire.  Gli interventi dell’artista sono l’esito di una ricerca al confine tra arte e scienza e indagano come veri e propri laboratori i limiti percettivi e psichici dell’essere umano.

Ann Veronica Janssens – Grand Bal
Fino al 30 luglio
Pirelli HangarBicocca

CANDICE LIN ALLA GAM

Candice Lin, La Charada China 2018. Photo: Chen Yung Jen. © Candice Lin

Candice Lin, La Charada China 2018. Photo: Chen Yung Jen. © Candice Lin

Vincitrice della VI edizione del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura, Candice Lin (Concord, MA, 1979) presenta alla GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano l’installazione Personal Protective Demon, a cura di Federico Giani, curatore della Fondazione Arnaldo Pomodoro, appositamente concepita per lo spazio dello scalone di Ignazio Gardella, monumentale trait d’union tra primo e secondo piano della Galleria d’Arte Moderna, in dialogo con i manufatti di provenienza extra-europea che accompagnano il visitatore nel passaggio dalle collezioni ottocentesche a quelle novecentesche.

Candice Lin – Personal Protective Demon
Dal 14 aprile al 18 giugno
GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano, Via Palestro 16

YURI ANCARANI E SILVIA GIAMBRONE AL PAC

Yuri Ancarani, Il Capo, 2010, film still. Courtesy: Studio Ancarani

Yuri Ancarani, Il Capo, 2010, film still. Courtesy: Studio Ancarani

Da non perdere al PAC la mostra personale di Yuri Ancarani Lascia Stare I Sogni a cura di Diego Sileo e Iolanda Ratti. Un capo cava dirige i lavori come un direttore d’orchestra, lo stadio di San Siro a Milano diventa un organismo vivente da indagare, un ghepardo su una Lamborghini sfreccia nel deserto, sei sommozzatori testano la vita sulla Luna in una camera iperbarica a 100 m di profondità: Seduzione, distrazione, disorientamento sono solo alcune delle modalità adottate da Ancarani per entrare in risonanza con lo spazio espositivo, attraverso una geografia immaginifica di frammenti di realtà. La Project Room presenta, invece, la nuova opera di Silvia Giambrone: un’installazione video molto forte, violenta e disturbante, che racconta un episodio di molestia sessuale subita dall’artista via web.

Yuri Ancarani – Lascia Stare I Sogni
Fino all’11 giugno
Silvia Giambrone – Sexually Explicit Content
Fino all’11 giugno
PAC, via Palestro 14

FLUXUS DALLA COLLEZIONE LUIGI BONOTTO AL MUSEO DEL NOVECENTO

Foto allestimento © Margherita Gnaccolini

Foto allestimento © Margherita Gnaccolini

La mostra negli spazi degli Archivi del museo analizza per la prima volta tramite pubblicazioni, opere e documenti il ruolo chiave dell’Italia nell’ambito di Fluxus, a sessant’anni dal Festival FLuXuS Internationale FesTsPiELe NEUEsTER MUSiK di Wiesbaden del settembre 1962. I multipli e le numerose edizioni in mostra, provenienti dalla Collezione Luigi Bonotto, esplorano e approfondiscono il radicale cambiamento che la diffusione delle edizioni apporta nella fruizione dell’opera d’arte nel mondo Fluxus e dei suoi estimatori. Da oggetto d’élite, destinato a pochi fruitori di una ristretta cerchia di facoltosi intenditori, l’opera diviene un oggetto cheap, accessibile e acquistabile da chiunque, spesso corredata di un “manuale di istruzioni” per un’azione da compiere a casa propria, come spesso invitano a fare le indicazioni contenute negli “Events” di George Brecht.

Fluxus, arte per tutti. Edizioni italiane dalla collezione Luigi Bonotto
Fino al 16 aprile
Museo del Novecento, piazza del Duomo, 8

DIEGO L’ALTRO GIACOMETTI E HORTUS ALCHEMICUS ALLA FONDAZIONE LUIGI ROVATI

Daniele Portanome per Fondazione Luigi Rovati © Diego Giacometti, by SIAE 2023

Daniele Portanome per Fondazione Luigi Rovati © Diego Giacometti, by SIAE 2023

Considerato da molti l’altro Giacometti, Diego (1902-1985) era fortemente legato ad Alberto (1901-1966). Ora, una mostra alla Fondazione Luigi Rovati lo celebra con oltre sessanta opere tra sculture, arredi, piccoli animali e maquettes che rappresentano le declinazioni del lavoro scultoreo e di design di Diego Giacometti e si inseriscono nell’allestimento permanente del Museo d’arte, nella prospettiva di un dialogo con l’arte etrusca. L’altra mostra alla Fondazione è quella dell’artista e designer londinese Marianna Kennedy dal titolo Hortus Alchemicus. Concepita per gli spazi del Padiglione d’arte del giardino, presenta sei specchi in bronzo con decorazioni a motivi floreali ispirati ai giardini di Villa Buonaccorsi nelle Marche.

Diego, l’altro Giacometti
Fino al 18 giugno
Marianna Kennedy – Hortus Alchemicus
Fino al 21 maggio
Fondazione Luigi Rovati, corso Venezia, 52

DARA BIRNBAUM ALL’OSSERVATORIO FONDAZIONE PRADA

Pop Pop Video Kojak Wang, 1980. Courtesy of Dara Birnbaum and Electronic Arts Intermix (EAI), New York

Pop Pop Video Kojak Wang, 1980. Courtesy of Dara Birnbaum and Electronic Arts Intermix (EAI), New York

Osservatorio è lo spazio di Fondazione Prada dedicato alla sperimentazione dei linguaggi visivi e alla ricerca sulle possibili intersezioni e collisioni tra la tecnologia e le varie espressioni culturali. La mostra, concepita per i due piani del museo, offre diverse prospettive per comprendere il percorso di Dara Birnbaum (New York, 1946), un’artista che ha costantemente sfidato i canoni dell’arte e dei mass media, presentando una selezione di video monocanale, opere audio, installazioni multicanale, fotografie e stampe 3D su Plexiglas realizzati tra il 1975 e il 2022. Dara Birnbaum rivela come l’artista abbia indagato in profondità le intersezioni culturali tra video arte, televisione e tecnologie di consumo e, tra gli altri temi, i pregiudizi di genere nella rappresentazione della donna nella cultura popolare.

Dara Birnbaum
Dal 13 aprile al 25 settembre
Osservatorio Fondazione Prada, Galleria Vittorio Emanuele II

NATHLIE PROVOSTY ALLA FONDAZIONE ICA

Nathlie Provosty, What A Fool Ever To Be Tricked Into Seriousness, Milano, Fondazione ICA, 2023. Courtesy: Fondazione ICA Milano e APALAZZOGALLERY, Brescia. Photo: Melania Dalle Grave, DSL Studio

Nathlie Provosty, What A Fool Ever To Be Tricked Into Seriousness, Milano, Fondazione ICA, 2023. Courtesy: Fondazione ICA Milano e APALAZZOGALLERY, Brescia. Photo: Melania Dalle Grave, DSL Studio

Fondazione ICA presenta la mostra What A Fool Ever To Be Tricked Into Seriousness dell’artista statunitense Nathlie Provosty, a cura di Alberto Salvadori. ll lavoro di Provosty analizza matericità e percezione. Per la sua prima mostra personale istituzionale in Europa, l’artista presenta un nuovo corpo di dipinti a olio mai esposti. Le opere utilizzano un linguaggio immediato e seducente, evocando elementi legati all’artista, alla storia dell’arte o al mondo naturale così come a esperienze di vita soggettive.

Nathlie Provosty – What A Fool Ever To Be Tricked Into Seriousness
Fino al 22 aprile
Fondazione ICA, via Orobia, 26

LE MOSTRE DELLA TRIENNALE

Antonio Colombo, Paolo Erzegovesi, Gianni Gabella, LASER. Photo: Amendolagine Barracchia

Antonio Colombo, Paolo Erzegovesi, Gianni Gabella, LASER. Photo: Amendolagine Barracchia

Da vedere il nuovo allestimento permanente del Museo del Design Italiano, che ripercorre i 100 anni della storia di Triennale con una selezione di iconici oggetti di design. Poi, la mostra Droog30. Design or Non-design?, coprodotta con Nieuwe Instituut di Rotterdam che celebra l’attività dell’innovativo gruppo di design olandese a 30 anni dalla sua prima esposizione milanese per il FuoriSalone del 1993, e la mostra Lisa Ponti. Disegni e voci che presenta una selezione di opere dell’artista, editor, critica e scrittrice che ha fatto del disegno su fogli formato A4 il suo mezzo espressivo di elezione. Nel Giardino Giancarlo de Carlo sarà, inoltre, installata l’opera Aperta parentesi di Franco Mazzucchelli, parte di Aria, terra, acqua, un doppio intervento, in cui le sculture d’aria dell’artista sono allestite sia su terra, in Triennale, sia sull’acqua, sulla Darsena dei Navigli (a partire dal 14 aprile). Infine, dal 15 aprile ad accogliere i visitatori all’esterno di Triennale sarà l’opera Falena di Nico Vascellari, un’installazione composta da falci placcate d’oro che evoca dei grandi e luminosi raggi solari, che entrerà a far parte della collezione di Triennale grazie alla donazione dell’artista con il supporto di glo.

Triennale, viale Emilio Alemagna, 6

HELMUT NEWTON A PALAZZO REALE

Allestimento mostra Helmut Newton a Palazzo Reale, MIlano, Foto: Luca Zanon

Allestimento mostra Helmut Newton a Palazzo Reale, MIlano, Foto: Luca Zanon

L’ampia retrospettiva, ideata in occasione del centesimo anniversario della nascita di Helmut Newton (Berlino, 1920 – Los Angeles, 2004) e posticipata a causa della pandemia, mira a dare uno sguardo nuovo all’unicità, allo stile e al lato provocatorio del lavoro dell’artista, attraverso 250 fotografie, riviste, documenti e video. Accanto alle immagini iconiche, un corpus di scatti inediti, presentati per la prima volta in Italia, svela, infatti, aspetti meno noti dell’opera di Newton, con un focus specifico sui servizi di moda più anticonvenzionali. Polaroid e contact sheet permettono di comprendere il processo creativo che si cela dietro alcuni dei motivi più significativi del lavoro di Newton, mentre pubblicazioni speciali, materiali d’archivio e dichiarazioni del fotografo consentono di ricostruire il contesto nel quale è nata l’ispirazione di questo straordinario artista.

Helmut Newton – Legacy
Fino al 25 giugno
Palazzo Reale, piazza del Duomo, 12

PERFORMANCE TRA MODA E MUSICA DA OREFICI11

Simona Andrioletti e Riccardo Rudi, Sorry Mom

Simona Andrioletti e Riccardo Rudi, Sorry Mom

Un altro evento da non perdere è la performance del 13 aprile di Simona Andrioletti e Riccardo Rudi Sorry Mom, presso Orefici11: una sfilata di abiti di riuso customizzati da ragazzi tra i 14 e i 20 anni nell’ambito di un workshop e l’esibizione live dei rapper Rilla, Güendalein, Over Lapa, Gretä e Akuma. Sorry Mom è la restituzione pubblica di un lavoro di arte relazionale che invita gli adolescenti a utilizzare i linguaggi della contemporaneità, come la musica, la moda e l’arte contemporanea, per liberare e diffondere messaggi a loro cari, esprimendo le loro più profonde urgenze attraverso un’azione poetica. Orefici11, partner di questo progetto promosso da Eataly Art House – E.ART.H. di Verona, ha messo a disposizione sample o abiti fallati dei marchi che commercializza,come tele bianche da cui partire per azionare la fantasia, mentre i rapper partecipanti hanno aiutato i ragazzi a selezionare brani di canzoni o stralci di composizioni per trovare le parole con cui esprimere i propri messaggi. Il risultato è un’azione avvolgente e immersiva che stravolgerà gli spazi di Orefici11, offrendo un vero e proprio live set e una collezione di moda unica e irripetibile.

Simona Andrioletti e Riccardo Rudi – Sorry Mom
13 aprile ore 22
Orefici11, via Orefici 11

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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