Beatrice Spadea – Notes from another world

Informazioni Evento

Luogo
MARTINA CORBETTA
Via Milano n.98 , Giussano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
14/04/2023

ore 18,30

Artisti
Beatrice Spadea
Generi
arte contemporanea, personale

Se lo spazio chiuso, una casa o un rifugio, è concepito come un luogo intimo e protetto, per Beatrice questa dimensione diventa il pretesto per giocare con la sua immaginazione e portare lo spettatore in una collocazione spaziotemporale differente.

Comunicato stampa

Notes from another world è la mostra personale di Beatrice Spadea, che inaugurerà il prossimo 14 aprile alle ore 18:30.

Se lo spazio chiuso, una casa o un rifugio, è concepito come un luogo intimo e protetto, per Beatrice questa dimensione diventa il pretesto per giocare con la sua immaginazione e portare lo spettatore in una collocazione spaziotemporale differente. Attraverso forme apparentemente semplici e facilmente riconoscibili – rami, foglie o cieli stellati – Beatrice prova a rivelarne un aspetto più ancestrale, quell’aspetto che in un universo fantastico percepiamo convenientemente possibile.

In mostra si sviluppano opere e installazioni che racchiudono un corpo di lavori realizzati nell’ultimo anno: dipinti su tela, disegni su carta, ricami su tulle e grandi installazioni composte da strutture di legno colorato e fili tirati che si intrecciano delicatamente. Sagome ricche di simbologia che prendono forma nei nostri sogni, ma non solo in quelli notturni, perché protagonista della mostra è il sogno a occhi aperti, quella visione o allucinazione che amplifica coscientemente ogni cosa. La foglia diventa una foresta, la stella diventa un intero cosmo…

L'opera Je Suis L’Espace Où Je Suis (Io Sono Lo Spazio In Cui Sono) è il pezzo cruciale dell’esposizione. Citazione esplicita tratta dal prezioso libro L’état d’ébauche di Noël Arnaud illustrato da Max Bucaille, da cui l’artista estrapola la sua ispirazione riflettendo su spazio e tempo come fattori onnipresenti che si intrecciano in una danza armoniosa. Il risultato è una struttura romboidale che evoca uno spazio chiuso che rimanda – attraverso la tessitura delicata di fili color pastello – a una dimensione penetrante. Un cunicolo spaziotemporale, appunto Gateway.