È uscito lo Speciale Design 2023 di Artribune, la nostra guida per la Milano Design Week

C’è tutto il meglio di Salone e Fuorisalone nella rivista che troverete, da domani e per tutta la settimana, in distribuzione gratuita a margine degli eventi più “caldi”. E che potete già scaricare in PDF

Guarda fuori dalla finestra e se ciò che vedi ti piace, allora non c’è ragione di fare nuovi progetti. Se invece ci sono cose che ti riempiono di orrore al punto da farti venire voglia di uccidere i responsabili, allora esistono buone ragioni per un progetto”. Questa frase di Enzo Mari, pronunciata alcuni anni fa nel corso di una conversazione con Hans Ulrich Obrist e molto citata, conserva la sua freschezza nel contesto in cui ci troviamo. A seconda della nostra posizione geografica, infatti, possiamo trovarci di fronte all’orrore della guerra, alle conseguenze del cambiamento climatico, al disagio abitativo o a feroci disuguaglianze sociali.

Isola Design Festival 2023. Tools & Crafts. Fondazione Riccardo Catella Esterno ©Big Spaces

Isola Design Festival 2023. Tools & Crafts. Fondazione Riccardo Catella Esterno ©Big Spaces

LA MILANO DESIGN WEEK 2023

Per questo motivo, abbiamo scelto di guardare all’edizione 2023 della design week milanese privilegiando le proposte che partono da una lettura della realtà, con le sue storture e i suoi problemi, e su scale diverse provano a cambiarla. Alcuni tra i progetti che abbiamo selezionato riguardano una dimensione intima come quella del corpo, altri puntano a incidere il proprio segno nello spazio pubblico. L’artista svizzero Johannes Willi, per esempio, ha trovato il modo per arginare la difficoltà che molti pazienti affetti da dolore cronico hanno nel raccontare a parole la loro sofferenza, rispondendo al loro bisogno di “essere visti”. Il designer Giacomo Moor ha lavorato a stretto contatto con i ragazzi di Mathare – una delle più estese baraccopoli di Nairobi, i cui abitanti vivono in un condizioni che sarebbe un eufemismo definire difficili – semplificando al massimo i processi per metterli in grado di assemblare in autonomia gli arredi destinati alla scuola locale.

© Filippo Telaro OMG GMO

© Filippo Telaro OMG GMO

LO SPECIALE DI ARTRIBUNE SULLA MILANO DESIGN WEEK 2023

Nello speciale cartaceo che abbiamo preparato, e che sarà distribuito da domani in tante location del Fuorisalone (da Brera a 5VIE, passando per Isola, il Superstudio Più e tanti altri luoghi ancora), vi proponiamo inoltre una guida ragionata organizzata per distretto e arricchita da una serie di mappe. Uno strumento utile, lo speriamo, per aiutarvi a districarvi tra le centinaia di eventi, mostre e presentazioni in programma nei prossimi giorni. Vi portiamo alla scoperta del design danese, influenzato dal genius loci e cresciuto come il nostro in un tessuto produttivo fatto di reti di piccole aziende a trazione familiare. Vi spieghiamo come, grazie alla collaborazione con uno studio di ingegneria e a una serie di algoritmi, il designer Yoshiyuki Miyamae sia riuscito a portare il progetto A-POC “A Piece of Cloth” di Issey Miyake verso nuovi sviluppi, sul terreno dell’interior design, dando vita a arredi che “lievitano” come per magia quando vengono sottoposti al calore di un phon. Vi raccontiamo, infine, due diverse idee di radicalità: quella scapigliata degli enfants terribles del collettivo olandese Droog Design, emersa nei primi anni Novanta e celebrata nelle sale della Triennale, e quella dei 100 progettisti under 35 scelti da Angela Rui e dal suo team curatoriale per fare parte del “nuovo panorama collettivo” del design italiano.

Giulia Marani

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Giulia Marani

Giulia Marani

Giornalista pubblicista, vive a Milano. Scrive per riviste italiane e straniere e si occupa della promozione di progetti editoriali e culturali. Dopo la laurea in Comunicazione alla Statale di Milano si specializza in editoria a Paris X-Nanterre. La passione per…

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