Moda e design s’incontrano in occasione del Fuorisalone 2023 – o se preferite Milano Design Week – dal 17 al 23 aprile. Dove i progetti di cross-industry sfidano le frontiere della creatività e dell’impegno ambientale. Qui la guida ai 10 brand della moda che hanno contaminato il mondo della progettualità industriale con il proprio linguaggio. Rigorosamente da seguire in questi giorni per esplorare Milano e non perdersi il meglio.
Alessia Caliendo
BOTTEGA VENETA E GAETANO PESCE ‘VIENI A VEDERE’
presso il negozio di Bottega Veneta in via Montenapoleone 27/A
“Non dobbiamo seguire solo la funzione e l’utilità attraverso il design, ma esplorare la dimensione personale e unica piuttosto che quella puramente pratica”, afferma Gaetano Pesce in vista dell’attesissima installazione di Bottega Veneta nello store in Via Montenapoleone 27/A. A seguito dell’intervento site specific dell’ultima sfilata, il designer e artista ha collaborato nuovamente con il brand per un lavoro immersivo. “Lo spazio in cui presentiamo le borse è una grotta. È stretta, si percorre uno alla volta, che sia sottoterra o in superficie, si trova un modo per attraversarla. Quello che si attraversa in realtà è la sagoma di una figura intenta a tirare a canestro”, racconta Pesce. E le sue parole spiegano come la collaborazione raggiunga l’apice con la creazione di due borse in serie limitata: “My Dear Mountains”, realizzata in 15 esemplari oltre ad una prova d’artista, e “My Dear Prairies”, prodotta in tre. Rievocando gli anni della sua giovinezza in Italia, nei pressi delle montagne, e le praterie americane.
LORO PIANA INTERIORS
presso via Montenapoleone 27
Loro Piana, maison nota per l’eccellenza delle proprie fibre, presenta il nuovo progetto dell’artista e designer argentino Cristián Mohaded ispirato ai paesaggi andini. Per valorizzare un approccio alla sostenibilità ambientale, vengono riutilizzati i materiali di scarto conferendo loro un pregio del tutto nuovo. Le apacheta sono cumuli di pietre che segnano sentieri e passaggi sulle Ande. Viandante dopo viandante, sono cresciute fino a diventare delle imponenti torri che raggiungono anche gli 8 metri. “Questo progetto è senza dubbio un altro tassello di congiunzione che lega il marchio all’America Latina”, spiega Cristián Mohaded, perché “Apacheta è un messaggio rivolto alla nostra Pachamama, è storia, è cultura, è onestà e rispetto”. Il Cortile della Seta, presso l’headquarter di Loro Piana a Milano, si trasforma in uno spazio onirico in cui si ergono dal suolo dodici torri, le pietre sono ricoperte da tessuti Loro Piana Interiors delle vecchie collezioni e al centro sono disposti divani, pouf, una panca e i tavoli di cortesia progettati dal designer.
FUTURE73 VISIONS: SUZANNE OUDE HENGEL E TIMBERLAND
presso la Triennale Milano
I Timberland Boot® compiono 50 anni e vengono raccontati attraverso un’interpretazione futuristica generata dall’intelligenza Artificiale (IA) e realizzata dallo studio creativo digitale OUCHHH. La ricercatrice e tecnica del mondo della maglieria Oude Hengel, invece, fa parte di un team di esperti che reinterpreta lo stivaletto. Il brand sceglie la Triennale di Milano per il progetto che si traduce in tre diversi capitoli: il primo che narra il prodotto attraverso le immagini d’archivio, il secondo che è costituito da un modello realizzato grazie all’IA in grado di fondersi con le tecniche di maglieria di Oude Hengel, e il terzo che sfrutta sempre l’intelligenza artificiale per creare un’opera unica attraverso la combinazione dei dati di Timberland e di Oude Hengel. Già uniti nel progetto Future73.
COLMAR AGAIN
presso il negozio di Colmar in Piazza Gae Aulenti
Con il claim “Quando il design trasforma il difetto in arte”, Colmar dà il via ad una collaborazione nel segno della sostenibilità con il giovane designer olandese Kees Dekkers. I capi dismessi e i loro componenti ricevono una seconda possibilità grazie alla No Waste Chair: sedia contenitore realizzata in plexiglass trasparente per rendere visibile il contenuto. Parte del progetto Colmar Again, che sposa un manifesto contro lo spreco a favore della circolarità della filiera produttiva raccontandolo grazie all’arte. L’iniziativa prevede che 20 sedie, ognuna riempita diversamente quindi unica, vengano esposte durante il periodo del Salone del Mobile presso lo store di piazza Gae Aulenti a Milano. Dopo essere state installate e scattate dal fotografo Paolo Belletti.
KARL LAGERFELD MAISON
presso via Passione 8
“Karl non era solo affascinato dall’interior design, ma ne era profondamente appassionato“, afferma Pier Paolo Righi, amministratore delegato di KARL LAGERFELD. “È stata quindi una decisione naturale quella di ampliare l’offerta globale di lifestyle del nostro marchio con la collezione KARL LAGERFELD MAISON“. Proprio dal genio dello storico stilista francese nasce la prima collezione di mobili dell’omonimo marchio, presentata presso Via Passione 8. Oltre ad essere creatore ed intenditore di moda, la sua creatività comprendeva anche l’illustrazione, la fotografia, l’editoria e l’interior design. Così i gruppi di mobili prendono il nome dai quartieri di Parigi preferiti dal fashion designer, come le zone giorno e le camere da letto Saint Germain e Saint Guillaume, la cucina Quai Voltaire e la collezione di illuminazione Rue de l’Université. Il suo tratto è riconoscibile anche nel bianco e nel nero, accostati a tonalità neutre e toni di rosso. Mentre le linee spigolose contrastano con le silhouette morbide e le superfici riflettenti. Il pezzo chiave della collezione? Il divano per tre persone che funge da piccola biblioteca, con i lati che racchiudono scaffali decorativi integrati.
MATTEO CIBIC REINTERPRETA XACUS
presso il negozio di Xacus Brera in via Solferino 8
“Custodire preziose consuetudini attraverso l’arte del divenire” è lo statement che percorre la fusione tra l’artista Matteo Cibic, in grado di tradurre mondi e valori in oggetti irriverenti, e il marchio Xacus. In occasione del Salone del Mobile, quest’ultimo presenta l’opera Mystery/Mastery: un viaggio attraverso la camicia e il concetto di eleganza che si plasma con il tempo in Via Solferino 8. Contenitore ma anche contenuto, la sua forma svela la capacità sia di custodire le consuetudini sia di elaborare i mutamenti tipici della moda. L’opera, realizzata partendo da un blocco di poliuretanico ad alta densità, fresato con un braccio robotico e successivamente cesellato a mano, illustra il processo creativo e produttivo dell’arte della camicia di cui fanno parte veline, cartamodelli, tessuti e ritagli di sartoria. Per la finitura esterna Cibic si è avvalso di Materica, azienda specializzata nelle verniciature esclusive.
REGARDING THE FILA F-BOX: THE AI EXPERIENCE
presso via Sammartini 62
Sono passati ben 50 anni dalla nascita dell’iconico F-Box, il logo pensato nel 1973 da Enrico Frachey, Pierluigi Rolando e Sergio Privitera per FILA. 50 le nuove versioni di quest’ultimo installate nel tunnel di Via Sammartini 62, elaborate dall’IA e da un artwork del digital video artist americano Malt Disney. Lo spazio accoglie altrettanti monitor che restituiscono l’interpretazione di ogni anno degli ultimi cinque decenni, unendo gli accadimenti storici al radicamento di FILA nello stesso arco temporale. La conversazione tra storia e prodotto si traduce in un ricco humus visivo dove si legge l’influsso della pop art americana, di cui lo stesso Privitera ne subì l’influenza avendo visitato gli USA in quegli anni.
PLAN C – RITRATTI BY CAROLINA CASTIGLIONI
presso Galleria Il Vicolo di Milano in via Maroncelli 2
Le installazioni immersive sono l’elemento caratterizzante della Design Week milanese, e non è da meno la proposta di Plan C. Presso la galleria d’arte Il Vicolo di Milano, espone le creazioni della designer Carolina Castiglioni su un carillon rotante a grandezza naturale. Le suddette fanno parte di una capsule collection in edizione limitata che sarà esposta per la prima volta proprio durante la Design Week. Evidenziando la passione della Castiglioni per l’arte figurativa e astratta. La collezione nasce da una serie di stampe precedentemente utilizzate da Plan C, che sono servite come punti di partenza per creare una selezione di sculture in resina dal taglio pop. Realizzate da artigiani milanesi. A completare la proposta, gli elementi grafici appaiono anche su quattro diversi tappeti sviluppati su licenza dal marchio francese Trame Paris, la cui produzione avviene su ordinazione in Marocco.
NIKE ISPANIFICIO
presso viale Monza 91
Si conosce ben poco degli esclusivi workshop, mostre e installazioni promossi da Nike presso Viale Monza 91 da venerdì 21 a domenica 23 aprile. Le quattro parole chiave sono improvvisazione, ricerca, protezione e adattamento: le stesse del giovane collettivo ISPA con il quale collabora. Queste azioni formano una serie di principi di design, che si manifestano attraverso le sperimentazioni di Nike, e le sue ultime innovazioni già consolidate. Il risultato è un prodotto che trasmette un senso di ottimismo circa la forza del design e soddisfa le necessità degli abitanti della metropoli.
THE COMPLAINERS E DRIP RUGS
“Le nostre grafiche vogliono rappresentare una rottura dei tabù, cosa che cerchiamo sempre di attuare nei nostri lavori”, afferma il team creativo di Drip Rugs. Dalla loro creatività e quella dell’agenzia di comunicazione THE COMPLAINERS, nasce il nuovo progetto che unisce moda e design, contenuto ed estetica il 20 aprile presso Via Enrico Stendhal 36. Tutto si basa sull’idea di un visual che mescoli una combinazione di parole e grafiche per esprimere un semplice concetto: “Lavoro del ca**o”. Questo concept si concretizza nel grande e provocatorio tappeto realizzato dagli artisti indipendenti di DRIP RUGS. Dando voce a un pensiero che almeno una volta nella vita è passato nella mente di un lavoratore.
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