Fritz Baumgartner – Party

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA D'ARTE ROCCATRE
Via Della Rocca 3b , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
20/04/2023

ore 18

Artisti
Fritz Baumgartner
Curatori
Angelo Mistrangelo
Generi
arte contemporanea, personale

La galleria Roccatre presenta in mostra una personale dell’artista bavarese Fritz Baumgartner (1929-2006) con un’accurata selezione di opere che ne ripercorrono il percorso artistico iniziato negli anni cinquanta-sessanta.

Comunicato stampa

La galleria Roccatre presenta in mostra una personale dell’artista bavarese Fritz Baumgartner (1929-2006) con un’accurata selezione di opere che ne ripercorrono il percorso artistico iniziato negli anni cinquanta-sessanta. Le opere si collocano nella corrente espressionistica sino a giungere, attraverso continue ricerche e sperimentazioni, all'attuale simbolismo contraddistinto da una netta ed incisiva grafia sostenuta da intensi cromatismi.

di Angelo Mistrangelo

DA INTERIORI SEGNALI E RIVELAZIONI

Quando innalzerai di nuovo le tue mura
- il focolare, il letto, il tavolo e la sedia -
non appendere le lacrime per quelli che se ne sono andati,
che non abiteranno più con te
Nelly Sachs

La cadenza delle immagini della poetessa Nelly Sachs unisce le interiori emozioni a una rivisitata quotidianità, il linguaggio all’intensa espressività della pittura di Fritz Baumgartner degli anni Cinquanta e Sessanta.
Un periodo e una vitalità compositiva che caratterizza la mostra allestita nelle sale della Galleria Roccatre, che in passato ha già ospitato i lavori di questo artista nato a Aurolzmunster, in Austria, nel 1929, cittadino tedesco, e scomparso a Monaco di Baviera nel 2006. A Torino, e non solo, gli è stato riconosciuto il valore di una creatività che, nella serie dei 43 disegni de "I nuovi disastri della guerra" (collezione Provincia di Torino), esprime con determinata fermezza la tragica dimensione dell’umanità di fronte alle sofferenze della guerra. Sofferenze che, in estrema sintesi, emergono attraverso un’interpretazione legata all’andante penetrante di un segno vibrante e rabdomantico.
Una ricerca, quindi, che si sviluppa secondo una scrittura sempre dinamica, pulsante e inquieta, che in ogni occasione afferma l’essenza di una figurazione delineata all’interno di un "corpus" di documenti pittorici indagati e studiati da Luigi Carluccio, Lorenzo Mondo e Marisa Vescovo.
Nel suo atelier hanno preso forma e contenuti dipinti, disegni e progetti di vetrate, che appartengono a un percorso denso di riferimenti sociali e spirituali, di aspetti d’Arte Sacra e momenti della realtà ripresi e descritti con un segno-colore dal coinvolgente e materico "Espressionismo". Un’esperienza in cui prevalgono - suggerisce Lorenzo Mondo - "le presenze femminili, come simbolo di una irriducibile forza germinativa, capace di ricreare ogni volta il mondo". Mentre nella monografia di Florens Deuchler, edita da Priuli&Verlucca nel 1998, si coglie il senso profondo della cultura visiva di Baumgartner, l’indiscutibile abilità e virtuosismo grafico scandito dalla originale stesura di un repertorio contraddistinto dalla figura umana.
L’attuale selezione di lavori documenta il dialogo dell’artista con la forma e il colore, in una dimensione dove - ha detto Fritz Baumgartner - "Il colore gioca un ruolo di primo piano, esprime sempre qualcosa di simbolico...A me interessa l’involucro umano, il vuoto al di là della maschera. Che cosa si nasconde dietro le cose, dietro gli uomini...". E sono, in particolare, subitanee intuizioni che sottolineano la sua complessa stagione artistica dal "realismo organico" alle storie di donne con "Regina pulisce", "Sarta" e "Natura morta", sino al pastello "New Orleans".
Impressioni, accensioni cromatiche e paesaggi, resi con un robusto impasto della materia, concorrono a fissare un luogo o un pensiero che è ironia, angoscia e misura del vivere e dell’esistere. Baumgartner riafferma, tra la memoria del tempo, Crocifissioni e l’"Evangelario", il fascino dei soggiorni parigini, con le serate "Party", delle montagne valdostane e le strade e piazze torinesi, mediante una personale, esclusiva e meditata narrazione.