Preview, l’enfant terrible delle fiere berlinesi. Se per i palati più esigenti c’è Abc, per chi ha voglia di novità ecco un contenitore che punta tutto sulla scena emergente
Alla sua ottava edizione, Preview Berlin Art Fair va in scena all’ Hangar2 del vecchio aeroporto di Tempelhof, un edificio suggestivo, che offre un contorno davvero speciale. Con un profilo dinamico e fresco, la fiera, dedicata a realtà emergenti di tutto il mondo, dispiega una scelta composita: 57 gallerie internazionali, 11 spazi progettuali e 8 […]
Alla sua ottava edizione, Preview Berlin Art Fair va in scena all’ Hangar2 del vecchio aeroporto di Tempelhof, un edificio suggestivo, che offre un contorno davvero speciale. Con un profilo dinamico e fresco, la fiera, dedicata a realtà emergenti di tutto il mondo, dispiega una scelta composita: 57 gallerie internazionali, 11 spazi progettuali e 8 Università artistiche. Un’ottima formazione, utile per fare il punto sulle tendenze più attuali.
Compresa nella primissima Berlin Art Week, accanto a colossi come Abc e le più importanti istituzioni espositive di Berlino (da C/O Berlin a Akademie der Künste, fino a Berlinische Galerie), Preview gioca un pò il ruolo dell’ enfant terrible. Tanto per cominciare, più della metà degli espositori prende parte alla fiera quest’anno per la prima volta, sottolineando con forza il carattere propositivo e di ricerca dell’esposizione. Gli organizzatori mettono inoltre a disposizione una serie di progetti per nuovi talenti: da “Focus Academy”, piattaforma per i neolaureati, alla realizzazione di borse e t-shirt ufficiali, assegnata a giovani designer.
E un pezzettino d’Italia l’abbiamo trovato anche qua. Una delle più interessanti presenze è quella di Luca Lanzi, per la galleria Lorch+Seidel di Berlino, pittore dall’estetica ironica e dal taglio rigorosamente grafico, che non passa per niente inosservato tra la mole di novità esposte.
Tra i corridoi di Preview si respira aria fresca: pubblico dinamico ed eterogeneo, opere innovative, nonostante qualche citazione di troppo. Tra le fiere autunnali con cui la città ha aperto la stagione, serviva una realtà che funzionasse come trampolino di lancio per le migliori energie emergenti. E Berlino, ovviamente, non ha mancato l’obiettivo.
– Andrea Ongaro
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