La pittura incandescente di Georgina Gratrix a Milano

Colori sgargianti e nature morte vivissime: sono i protagonisti della mostra negli spazi di Monica de Cardenas per celebrare i trent’anni di attività della galleria

Alla galleria Monica de Cardenas di Milano va in scena l’artista sudafricana, messicana di nascita, Georgina Gratrix (Città del Messico, 1982) che, dopo aver esposto a Berlino e Amsterdam, arriva in Italia.
La sua ricerca è incentrata sull’allontanamento dalla tradizione, sia tecnica sia di scelta dei soggetti, e sull’individuazione di nuove vie espressive che permettono alla pittrice di perseguire ciò che lei chiama “uno stato di perpetua incandescenza”.
Per arrivare a questo sentimento Gratrix sceglie di realizzare una pittura densa, materica, ricca di luci e ombre, ottenute spremendo direttamente il colore, che si accompagnano a una scelta di soggetti come ritratti (reali o immaginari), nature morte straripanti di vita animale e vegetale, paesaggi naturali.
Tutto questo è visibile in opere come Friends and Friends of Friends, grande raffigurazione di una foresta tropicale ricca di uccelli dal colorato piumaggio, Formally Oriental Flower, dove i petali in rilievo ci investono con la loro matericità, e nella trilogia di ritratti ispirati a Lady D e intitolati The Friendliest Ghost.

Georgina Gratrix, Formally Oriental Flower, olio e tecnica mista su lino, 50 x 40, 2023, crediti Marco Saporiti

Georgina Gratrix, Formally Oriental Flower, olio e tecnica mista su lino, 50 x 40, 2023, crediti Marco Saporiti

LA MOSTRA DI GEORGINA GRATRIX A MILANO

Davanti alle opere di Georgina Gratrix non si può rimanere indifferenti a tanta vitalità, a tratti incontenibile, che è un tratto essenziale della sua arte e della sua concezione della realtà. L’artista non cerca la bellezza e l’idealizzazione del reale, ma la sua autenticità, e la ritrova negli aspetti più nascosti dei soggetti che sceglie di dipingere.
La voglia di stupire lo spettatore, di invitarlo a guardare, emerge anche dall’utilizzo dei colori, spremuti su tela e trattati con la spatola, pieni matericamente e resi “preziosi” grazie all’uso di elementi come perline, tessuti e glitter, che si mescolano a forme e prospettive non canoniche.

Marco Saporiti

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Marco Saporiti

Marco Saporiti

Fin da bambino attratto da tutto quello che poteva definirsi “artistico”, ha svolto la carriera accademica presso l’Università degli Studi di Milano dove ha conseguito la laurea triennale in Beni Culturali; la laurea magistrale in Storia e Critica dell’Arte e…

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