Cultura europea: equilibrio (in)stabile?
Sulla base del titolo e di queste altre riflessioni, 9 artisti sono stati invitati a raccontare, attraverso le loro opere, le motivazioni che scaturiscono per riaffermare la nostra cultura o per fotografarne lo stato attuale.
Comunicato stampa
"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte".
(Edgar Allan Poe)
Riscoprire le proprie radici culturali è come specchiarsi nella propria identità.
L’essenza di ogni società è caratterizzata da valori culturali attraverso cui possiamo comprendere l’immagine che abbiamo di noi stessi e del mondo che ci circonda in un dato periodo storico. Una cultura, pertanto, è ciò che unisce tra loro i soggetti che in essa si riconoscono e che contemporaneamente li distingue da tutti gli altri. La grave crisi (sanitaria, economica, politica) mondiale di questi ultimi anni, mitigando l’efficacia della globalizzazione, ne dovrebbe averci fatto comprendere l’importanza.
Il processo di globalizzazione culturale a cui si tende, altro non è che l’unificazione su scala mondiale dei comportamenti e del pensiero che, cancellando le differenze e appiattendo le singole culture, rischia l’omologazione, il pericolo cioè di azzerare tradizioni, storia e radici di ciascun popolo per seguire un modello dominante.
Può l’individuo, il singolo, essendo espressione della totalità di cui fa parte, invertire la rotta per andare verso una globalizzazione della cultura che consista più nella organizzazione delle diversità che nell’uniformità? Esiste la possibilità di un nuovo processo di globalizzazione che miri a una interrelazione culturale valorizzando le differenze senza negarne le specificità e il linguaggio.
Sulla base del titolo e di queste altre riflessioni, 9 artisti sono stati invitati a raccontare, attraverso le loro opere, le motivazioni che scaturiscono per riaffermare la nostra cultura o per fotografarne lo stato attuale.
Opere di pittura, scultura, fotografia e piccole installazioni, ognuna realizzata con mezzi espressivi differenti e nello stile fortemente riconoscibile di ogni artista.
L’esposizione a cura di Adolfina de Stefani e Paola Caramel, inaugura sabato 6 maggio alle ore 19.00 presso la galleria Visioni Altre di Venezia, e resterà aperta fino al 31 maggio 2023.
Opere e artisti
Mariella Bogliacino presenta “Ferite”: un grande senso d’angoscia, che comprende le ferite inferte agli esseri viventi, sfocia in quello che l’uomo infligge alla Madre Terra e rimanda ai periodi difficili che l’umanità sta vivendo. La guerra…pare esista una sola guerra di questi tempi, come emersa dal nulla… Eppure soltanto la ragione, la sensibilità, la consapevolezza, l’amore, possono contribuire al miracolo di un mondo migliore.
Mirella Boso Nell’arte ogni immagine è corpo, non solo fisico, di uomo o di donna, di paesaggio, di oggetto ma anche di pensiero, di emozioni. Un minimo tracciato dei sensi si materializza in forme, geometrie, colore o struttura. Tutto è corpo fisico, materico, anche quando si tratta di immagini che definiamo ‘virtualità’. A ben guardare tutto è anche virtuale, non fosse per il fatto che ogni percezione è visione della realtà, non oggettivazione di una realtà. Tra l’altro, una non significa unica, ma una tra le tante, le molteplici realtà che ciascuno di noi percepisce, persino di una medesima cosa.
Barbara Cappello “Filtro_Venezia Addentro” è il frutto di una genesi di confronti tra artisti e culture differenti. Essere la pagina, attraverso la propria pelle, di una scrittura sacra e di linee trascendenti la spiritualità, hanno indotto l'artista ad un lungo percorso di riflessione sull’origine culturale di una piccola parte del mondo: Venezia.
Davide De Pieri presenta 5 opere in bilico tra la grafica e la pittura. Figure aliene “Envy; Fragmants; Screaming; The fear; Uroboro”. Questi ultimi lavori molto differenti da tutti i precedenti sia per tecnica che per risultato sono sviluppati principalmente su sensazioni e stati d'animo personali, poi rielaborati e in termini visivi semplificati, dando a queste sensazioni una rilettura per una visione più collettiva e simbolica. Memorie che per tutti noi vengono deformate inevitabilmente dalle esperienze e dal tempo. Intuizioni e credenze di società lontane, frammentate e distorte dalla distanza dal nostro quotidiano e dai nostri limiti personali. percezioni di una natura che ci offre infinite soluzioni ma non viene ascoltata o se ascoltata non viene compresa.
Fernando Montà “Rosso”, “Blu instabile” e “Ferita” sono i titoli che l’artista propone per una riflessione sulla natura e l’approccio filosofico-psichico sul mondo, attraverso il segno e il mito. Opere di grande forza emotiva per entrare nelle pieghe laviche della materia, dove il sangue della terra trasforma la violenza nel sacro e la trasfigura in visioni spirituali incarnate nei simboli della storia umana.
Andrej Mussa artista del pennello e poeta della golosità e della natura, presenta alcune tele delle due serie: “Credenze domestiche” dove l’immagine cromatica del dolce al cioccolato e l’essenzialità di un bicchiere si confrontano con la bottiglia di Chanel n. 5, simbolo della massima espressione della bellezza olfattiva; “Razionalismo del ricordo” dove anche in questo caso l’immagine non tradisce la poetica dell’artista risaltando lo spessore geometrico e “leonardesco” del contenuto.
Mauro Pinotti Con i suoi piccoli agglomerati in legno, ferro e cemento, si ispira ai paesaggi urbani, fragili e isolate metropoli tanto futuristiche quanto attuali per riflettere, come in uno specchio, una civiltà pericolosamente in declino.
Carlagiulia Rescaldani presenta “Suggestioni” una serie di dipinti astratti dedicati a Venezia e focalizzati sulle sue caratteristiche più dark.
Paolo Valdagno La mia arte è la celebrazione dell’amore. L'amore che va oltre ogni stereotipo etnia o religione. L'amore dei momenti fugaci, veloci e cancellati.
La mia arte è la celebrazione dell’amore. L'amore nelle case, dietro le finestre e al di fuori di ogni orrore. L' amore di ogni colore. Dal rosso vermiglione al giallo limone. La mia arte è la celebrazione dell’amore. In ogni sua sfumatura e sensazione.
Mathieu Weemaels si dice che dipinga tele astratte in cui rappresenta elementi del mondo reale. Il vero soggetto delle sue opere è la contemplazione di cose semplici (come una tazza, un frutto lasciato sul tavolo…) esaltate dalla luce nostalgica degli interni delle nostre abitazioni, dove regnano solitudine, calma e silenzio.
Emmanuela Zavattaro presenta la serie di dipinti “(s)Confini” nei quale l'artista di interroga su come le barriere/i confini possano limitare le emozioni, la vita e il colore. La sua risposta è evidente: non è possibile! Le emozioni e quindi tutta la gamma di colori che le suscitano, esplodono e fuoriescono, naturalmente, dai confini indotti.
Andrea Zuppa con la serie di ceramiche raku “Variazioni sulla sfera” mostra la ricerca attorno all’utopica forma tridimensionale per eccellenza, per gli antichi simbolo di perfezione. Nelle sue opere l’artista sembra allontanarsi volutamente dalla forma perfetta, come stesse a giocare per il puro piacere di ripetere la stessa procedura fino all’infinito. Consapevole che, se un giorno dovesse arrivarci, il gioco sarebbe finito e l’esperienza tristemente conclusa.
Curriculum
Mariella Bogliacino conduce da tempo un lavoro artistico pittorico e plastico, improntato su materiali che sono in sintonia con i temi trattati. La Natura, il racconto Mitologico, l’essenza Umana con le sue incognite, sono il fulcro della ricerca. Pittura, disegno, grafica, scrittura e anche uso di elaborazione tridimensionale e digitale sono le basi dell’attività artistica. Già docente di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico statale “Renato Cottini” di Torino, ha condotto un percorso dove anche la contiguità con i giovani è stata fonte proficua di scambio culturale, necessaria per una continua presa di coscienza di sé e degli altri. Vive e lavora a Torino, partecipa a mostre ed eventi in Italia e all’estero. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
Mirella Boso si laurea all’Accademia di Venezia sezione grafica. Inizia giovanissima il suo percorso artistico, che prosegue anche durante tutti I suoi anni d’insegnamento al Liceo Artistico di Rovigo.
Barbara Cappello fin dai suoi primi anni di vita, conosce la passione per l’arte attraverso l’esternazione esemplificativa del padre pittore e l’articolazione successiva del fratello nell’espressione pittorica e scultorea. I suoi lavori si ramificano in pittura, scrittura, poetica visiva e arti performative. Il corpo come tema centrale delle proprie ricerche diviene oggetto di ogni sua declinazione artistica. Esso si articola, confronta, esprime e contrasta dentro le linee fisiche femminili, ma talvolta anche maschili, con il mondo animale e vegetale, acquatico e terrestre: l’evoluzione della vita entra nei suoi lavori ed esprime concetti, pensieri, trasformazioni, metamorfosi, sensazioni, emozioni. Questo corpo, al contempo conosciuto e sconosciuto, le si mostra come un libro mai scritto pur essendo un tomo incompreso, trasformandosi così in fertile terreno per articolare la sua espressione artistica. Attualmente presidente della FIDA, Federazione Italiana Degli Artisti di Trento e Bolzano, è curatrice di mostre, eventi culturali e critica artistica, è presente in molte esposizioni in Italia e all'estero.
Davide De Pieri dal suo principale lavoro di “mascherer” (antica tradizione veneziana nella realizzazione delle maschere in carta pesta), dove le arti vengono applicate nella ideazione delle innumerevoli figure decorative delle maschere, si distacca con la sua sigla espressiva, per una pittura essenziale, composta da elementi geometrici e dall’uso quasi monocromatico del nero e/o del rosso.
Fernando Montà nato in Africa, nella Guinea Equatoriale, nel 1950 e trascorse infanzia e adolescenza tra Roasio e Brusnengo, piccoli paesi piemontesi, vive e lavora a Torino. La sua attività inizia nel 1974 a Varese con il conseguimento del premio nazionale Pernod per la Grafica, sezione studenti delle Accademie di Belle Arti. Si dedica all’incisione e alla pittura figurativa con temi legati all’ecologia e alla difesa dell’ambiente. Agli inizi degli anni ’90 giunge a una ricerca sul segno mentre l’attività prosegue con opere composte da moduli che si espandono nello spazio e che hanno per soggetto la Collina e la Luna. In seguito la ricerca si focalizza sull’elemento Vento che agita vorticosamente natura e paesaggio e sulle opere che denunciano le Ferite alla natura e all’animo umano. Gli ultimi lavori riprendono temi e soggetti del passato indagati e realizzati con nuovi tagli compositivi. Già docente di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico “Renato Cottini” di Torino, partecipa a eventi e mostre in Italia e all’estero. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
Andrej Mussa papà pittore e mamma cuoca, cresce tra l’odore dei colori ad olio sulla tavolozza e il profumo di brasato cucinato dalla mamma nei pomeriggi passati in cucina. Autodidatta, è attento alla stratificazione delle cose e all’essenzialità. “Osservare un frammento” è per l’artista il punto di partenza per svelarne i significati. Il senso cromatico e perché no, poetico, nel suo tratto pittorico, sottolinea la meraviglia della semplicità.
Mauro Pinotti nasce come fotografo e come tale, viene riconosciuto molto presto, grazie a una spiccata sensibilità ai temi sociali. Distaccatosi dal reportage vero e proprio degli inizi, i suoi progetti acquisiscono mano a mano forme narrative sempre più’ elaborate, senza tralasciare mai la messa a fuoco su problematiche e denunce. In una nuova fase della sua maturità artistica comincia a “usare l’arte” a suo piacimento, utilizzando strumenti e tecniche differenti suggeriti dal suo sentire. Poliedrico e razionale esprime questa sua forza di pensiero attraverso la fotografia, la video istallazione e la scultura.
Carlagiulia Rescaldani è un’artista che lavora e dipinge a Milano dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua passione come pittrice deriva da un’ossessione che dura tutta la vita: è drogata di immagini.
Dopo aver sperimentato varie tecniche e soggetti è approdata a questi astratti materici che ben la rappresentano suggestionata da una Venezia dark.
Paolo Valdagno nasce ad Arzignano, Vicenza, si diploma al Liceo Leonardo da Vinci in lingue e prosegue gli studi presso la facoltà di lingue alla Cà Foscari di Venezia. Si dedica alle politiche giovanili, all’arte e alle lingue.
Mathieu Weemaels figlio d’arte, madre violinista e padre pittore, è un artista contemporaneo che trae ispirazione dai famosi pittori dell’astrattismo, come l'artista americano Mark Rothko. La singolarità del suo lavoro gli è valsa numerose mostre a Bruxelles e in Belgio, ma anche in Francia, Italia, Spagna e Danimarca. Oltre a questo, è
stato il destinatario di numerosi premi come il prestigioso premio della Royal Academy of Belgium.
Emmanuela Zavattaro inizia a dipingere per caso dopo un lungo periodo di immobilità. La sua pittura è rielaborazione del buio insito in ognuno di noi e la sua sublimazione in corpi portatori di luce e colori.
Andrea Zuppa si laurea in Architettura allo IUAV di VENEZIA. Da sempre è interessato al disegno, alla grafica e in particolare alla pittura ad acquerello e con tecniche miste. Durante gli studi universitari frequenta corsi di disegno e pittura.
Nel 2007 conosce Yuliana Manoleva che lo introduce nei suoi corsi ad un nuovo modo di considerare ed usare l’acquerello. Continua tutt’ora la sua formazione frequentando corsi e workshop in Italia e all’estero.
Partecipa ad estemporanee e mostre collettive in particolare con la Galleria Città di Padova. Ha curato le illustrazioni e la grafica di copertina di varie pubblicazioni.
I suoi soggetti spaziano dal figurativo all’astratto ma con una continua e costante ricerca di una nuova espressività che lo caratterizzi.
VISIONI ALTRE associazione senza scopo di lucro che si pone come obiettivo la ricerca e la conseguente valorizzazione di posizioni innovative riguardanti l’arte visiva, con l’intento di favorire la ricerca artistica, supportare l’attività creativa, incoraggiare lo sviluppo di idee e opere slegate da condizionamenti di mercato e proporle al pubblico attraverso mostre e pubblicazioni.
GART [galleria delle arti] è un’associazione culturale composita che unisce appassionati e professionisti dai diversi background e con competenze specifiche nel mondo delle arti e della progettazione culturale. Fornisce servizi tailor-made ad artisti, operatori culturali, aziende e istituzioni con sede in Italia e all'estero. Concepisce, organizza e promuove progetti multidisciplinari in contesti
non-convenzionali e con strumenti innovativi con uno sguardo rivolto al sociale, ai territori di riferimento e ai fenomeni contemporanei.
Art On Gallery è una piattaforma di marketing digitale per artisti, designer e artigiani che intendono promuovere e commercializzare con successo il proprio lavoro. La direzione artistica è a cura di G’art [galleria delle arti].