Martedì Critici, si riparte. Al Chiostro del Bramante apre le danze Sergio Lombardo. Un veterano con la voglia di sperimentare

A inaugurare l’ultimo ciclo e la nuova sede dei Martedì Critici c’è Sergio Lombardo, romano doc, classe 1939. Un altro autunno che comincia, dunque, stavolta tra gli spazi – bellissimi – del Chiostro del Bramante. Figura indipendente e un po’ estranea ai circuiti accademici o di tendenza, Lombardo è stata una di quelle presenze silenziose ma incisive […]

A inaugurare l’ultimo ciclo e la nuova sede dei Martedì Critici c’è Sergio Lombardo, romano doc, classe 1939. Un altro autunno che comincia, dunque, stavolta tra gli spazi – bellissimi – del Chiostro del Bramante.
Figura indipendente e un po’ estranea ai circuiti accademici o di tendenza, Lombardo è stata una di quelle presenze silenziose ma incisive nel milieu artistico e nel dibattito teorico che, a partire dagli anni cinquanta, generò concetti fondamentali come quello di Neoavanguardia. Prima con i monocromi, insieme a Uncini, Festa, Manzoni, Castellani e Bonalumi, poi con quei “Gesti tipici“, silhouette di uomini politici, immortalati – nero su bianco – in un’eloquente prossemica del quotidiano: un lavoro proposto nel ’61 alla Galleria la Tartaruga, che giocava con la convergenza tra segno e presenza, dialettica e astrazione, estetica del potere e potenza dell’icona.
E proprio la passione per l’indagine psicologica si è fatta sempre più forte nel suo iter creativo: dai “Progetti di morte per avvelenamento“, ai “Concerti aleatori per azioni“, fino allo “Specchio tachistoscopico con stimolazione a sognare“, magico strumento che al volto specchiato restituiva l’immagine di sé nel presagio di una sceneggiatura onirica: macchina per spiare il sogno che verrà.

sergiolombardo supercomponibile Martedì Critici, si riparte. Al Chiostro del Bramante apre le danze Sergio Lombardo. Un veterano con la voglia di sperimentare

Sergio Lombardo – serie Supercomponibili (1965 – 1968)

Dal 1980 si catapulta in una ricerca che abbraccia la matematica e la psicologia percettiva, tra algoritmi e programmi di randomizzazione, nel tentativo di produrre rappresentazioni capaci di tradirsi nello sguardo dell’osservatore. Dal 1995 a oggi Lombardo è alle prese ancora con lo studio dei processi generativi dell’icona, attraverso la costruzione di Mappe Minime Toroidali e di Mappe di Heawood.
Un incontro, quello con Sergio Lombardo – studioso, scrittore, docente, oltre che artista, fondatore della galleria  Jartrakor, della Rivista di Psicologia dell’Arte e del movimento eventualista – che assomiglia un po’ una lezione di storia dell’arte italiana, lungo gli ultimi decenni. Figura autorevole, ma sempre in gioco: un veterano, con l’anima da sperimentatore. A introdurre, immancabili, i due critici del martedì: Alberto Dambruoso e Marco Tonelli.

– Helga Marsala

martedì 18 settembre 2012, ore 19.30
Chiostro del Bramante – Via Arco della Pace 5, Roma

www.imartedicritici.com; www.chiostrodelbramante.it
[email protected]

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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