Nuovo allestimento per la collezione del Pecci di Prato: foto e video intervista al direttore

Si discuterà molto dell'allestimento che i designer di Formafantasma hanno approntato per la collezione del Centro Pecci di Prato. Ne abbiamo parlato con il direttore del museo Stefano Collicelli Cagol in una ampia videointervista

Per la prima volta il Centro Pecci di Prato – ovvero uno dei primissimi musei d’arte contemporanea nati in Italia – decide di dedicare un’ala dei propri spazi espositivi in maniera permanente alla collezione. Tra donazioni, acquisizioni e accordi, il Pecci ha negli anni accumulato una raccolta di 1200 pezzi, una selezione di 50 tra queste opere sono state allestite, a cura del direttore del museo Stefano Collicelli Cagol, in un nuovo peculiare, teatrale allestimento in tessuto disegnato da Formafantasma.

LA NUOVA ALA DEL PECCI SI TRASFORMA IN COLLEZIONE

Il Pecci può permettersi questa scelta anche grazie all’ampliamento del museo inaugurato nel 2016 e firmato dall’architetto Maurice Nio. Una nuova ala, a forma di anello bronzeo, che ha incrementato significativamente gli spazi del museo aggiungendosi alla già generosa metratura delle storiche gallerie concepite dall’architetto Italo Gamberini trentacinque anni fa.

Nel 2021, quando decise assertivamente di sostituire l’allora direttrice Cristiana Perrella per cercare un nuovo direttore, il presidente Lorenzo Bini Smaghi in un’intervista ad Artribune sembrava puntare verso mostre popolari in grado di attrarre un pubblico più vasto. Le cose non sono andate poi così: con la nomina di Stefano Collicelli Cagol (che è più figura curatoriale che manageriale, a dispetto di quanto ricercava il presidente) il Pecci è rimasto un museo raffinato e di ricerca e con questa scelta se possibile punta un po’ meno sulle grandi mostre e un po’ di più sulla collezione. E forse è giusto così: il presidente – a fine mandato ma il rinnovo è più che probabile – sembra pienamente soddisfatto del lavoro di questi anni. Quanto a Collicelli, invece, gli abbiamo fatto dire tutto in questa lunga video intervista.

LA COLLEZIONE DEL PECCI PRESENTATA IN QUATTRO SEZIONI

I nuovi spazi destinati alla collezione sono suddivisi in quattro segmenti in una sequenza di opere allestite teatralmente nelle quinte concepite da Formafantasma in un disegno dello spazio che al contempo valorizza e “annulla” le sfidanti volumetrie dell’ala progettata dall’architetto Nio. Le quattro sezioni sono Il Centro in una stanza (composta da opere di grandi dimensioni che rappresentano un po’ lo spirito del museo), Il taglio è una macchina del tempo (che prende avvio da un Taglio di Lucio Fontana e ci porta verso i grandi eventi del passato: gli Anni Settanta o la Seconda Guerra Mondiale), Italia Novanta (con opere degli artisti italiani di quel peculiare decennio sempre più sotto attenzione in questi anni) e infine Futuro Radicale che accoglie opere dell’architettura radicale, movimento che ha una relazione profondissima col Pecci. Col titolo “Eccentrica” questo allestimento rivendica la posizione decentrata che è croce e delizia di questo museo. Vedremo se questa importante novità (e le intenzioni di svolgere una serie di attività all’interno della collezione) saranno in grado di far salire il numero di visitatori del Pecci. Intanto nello spazio rimanente della nuova ala è stata allestita una bella mostra della fotografa Lina Pallotta (San Salvatore Telesino, 1955) che è alla sua prima personale in un museo e che debutta con le sue foto dedicate all’attivista trans Porpora Marsciano. Nell’ala storica del museo invece continua la sconfinata mostra di Massimo Bartolini anche se presto tutto lo spazio sarà invaso da un progetto di Diego Marcon, grande protagonista del 2023 vista anche l’imminente mostra alla Fondazione Trussardi di Milano.

Massimiliano Tonelli

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Massimiliano Tonelli

Massimiliano Tonelli

È laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Siena. Dal 1999 al 2011 è stato direttore della piattaforma editoriale cartacea e web Exibart. Direttore editoriale del Gambero Rosso dal 2012 al 2021. Ha moderato e preso parte come relatore a…

Scopri di più