Sauro Cardinali – Eremita ornamentale
Sauro Cardinali con la nuova personale romana – allestita nella sezione Focus della programmazione di Blocco 13, di cui è socio fondatore – continua a praticare una definizione del sé che passa attraverso il taglio, la separazione e, infine, la ricomposizione della forma.
Comunicato stampa
Le ragioni della mostra – Paesaggi e autoritratti posti di fronte in modo che lo sguardo dell’uno verso gli altri incroci quello degli spettatori. Sauro Cardinali con la nuova personale romana – allestita nella sezione Focus della programmazione di Blocco 13, di cui è socio fondatore – continua a praticare una definizione del sé che passa attraverso il taglio, la separazione e, infine, la ricomposizione della forma. Stavolta però si affida all’intreccio, ossia alla trama e all’ordito. Il titolo della mostra “Eremita ornamentale” – mutuato dalla figura dell’anacoreta, presente in alcune dimore nobiliari del Settecento, al quale i patrizi destinavano uno spazio rupestre e lo esbivano come attrazione del giardino romantico – è una metafora, amara, della condizione dell’artista contemporaneo. Ma definisce la necessità di separazione da parte dell’autore. E anche di presa di distanza, di distacco, da una definizione formalizzata, edificante e rassicurante della propria figura. Ciascun paesaggio di Cardinali è fatto di istantanee della campagna umbra attorno alla propria abitazione, ma anche di foto di interni e di particolari dei quadri della sua produzione passata. Gli scatti sono stati impressi su carte dipinte che l’artista chiama “pitturacce”. Ogni opera è frutto di un procedimento di composizione, di suddivisione e infine di intreccio di due immagini, solo al compimento completo del quale prende corpo la terza immagine, quella definitiva. Lo stesso iter vale per la successione dei tre autoritratti in mostra dove, inoltre, l’uno è legato all’altro avendo ripreso dal precente la sequenza dell’intreccio di verticali e orizzontali: la norma, il codice, la forma risulta tuttavia in tal modo alterata essendo la succesione dei singoli innesti copiata da quella apparsa inconsapevolmente sul “verso” del foglio. Proprio il retro dei tre autoritratti, il lato nascosto e oscuro dell’immagine “deformalizzata, più che deformata”, è alla base delle grandi carte che verranno affisse sulla parete esterna del cortile di Blocco 13. E che daranno vita a un confronto serrato e finale con alcuni elementi di natura naturante.
Come per la personale romana del 1998 “In agone”, la mostra sarà accompagna da scritti di Carlo Alberto Bucci, Giovanni Scibilia e Mimmo Stolfi nella pubblicazione che verrà presentata nel corso della esposizione.
Cenni biografici – Sauro Cardinali vive a Spina (Perugia) dove è nato il primo maggio 1951, figlio di Anna ed Ernesto. Esordisce negli anni Settanta nel campo della ricerca teatrale: fonda il gruppo Cronotopo con il quale realizza numerosi interventi di carattere performativo ed ambientale. Nel 2001 è vincitore del concorso per idee per la sistemazione dell'area di Piazza Augusto Imperatore a Roma, del concorso per l'opera (realizzata) per la Biblioteca Comunale di Foligno (2002), per un'opera pubblica (realizzata) nella città di Siena (2004), e un lavoro site-specific per l’ampiamento del nuovo cimitero di Gubbio (2011).
Ha insegnato nelle accademie di Belle Arti di Carrara, Bologna, Roma e Perugia.
Negli ultimi anni, con austerità e rigore, Cardinali prosegue la sua ricerca di un nuovo ordine definito dalla regola, che, lungi dal darsi come limite formale si dispone piuttosto come pensiero e modalità della caduta, della dissomiglianza, del bordo e dell'immagine-vortice.
Dal 2017 a oggi ha allestito le personali: 2017, “Punti Cardinali”, galleria The Flat, Milano; 2018: “No Place 4”, ex Ceramica Vaccari, Santo Stefano di Magra; “Alfabeti”, X edizione di “Viaggiatori sulla Flaminia” Rocca Albornoz, Spoleto (a cura di Emanuele de Donno, Giuliano Macchia, Franco Troiani); 2019: “L’immanenza della Rugiada”, Palazzo Lucarini, Trevi (a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori); 2020: “Alone – Video - L’Arte non si ferma”, a cura di Davide Sarchioni per la Fondazione Luca e Katia Tomassini Art Monsters-Contaminazioni Aliene nell’Umbria contempranea, Museo Civico di Palazzo della Penna, Perugia; 2022: “L’ostensione del sintomo” Ex Essiccatoio, Castiglione della valle; “La Famiglia delle pietre focaie”, Casa Piunti-Scibilia, Milano (a cura di Marta Orsola Sironi).
Didascalie delle foto allegate: Autoritratto e Paesaggio del 2023 della serie Intrecci incestuosi