Dario Binetti – Lo spirito dei luoghi

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE GIACOMO CASANOVA - PALAZZO ZAGURI
Sestiere di San Marco, Campo San Maurizio, 2668, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

La mostra resterà aperta tutti i giorni (tranne i lunedì) dalle ore 10:30 alle ore 13:30 e dalle ore 14:30 alle ore 17:30

Vernissage
20/05/2023

ore 18

Contatti
Sito web: https://dariobinetti.com
Patrocini

Promossa da: Fondazione Giacomo Casanova, Mostra Venezia, Italian Art Promotion, Italmostre, Palazzo Zaguri, Archivio Dario Binetti
Si ringraziano: Ceramiche Musa - Roma, Garage San Marco - Venezia
Catalogo qudulibri - ISBN 979-12-81171-09-1
Testidi Diletta Iacuaniello e Gregorio Rossi

Artisti
Dario Binetti
Curatori
Diletta Iacuaniello
Generi
fotografia, personale

È Dario Binetti il primo fotografo ad essere ospitato nella nuova sede della Fondazione Giacomo Casanova di Venezia, situata nel centralissimo sestiere di San Marco, nello storico Palazzo Zagùri (Campo San Maurizio, 2668).

Comunicato stampa

È Dario Binetti il primo fotografo ad essere ospitato nella nuova sede della Fondazione Giacomo Casanova di Venezia, situata nel centralissimo sestiere di San Marco, nello storico Palazzo Zagùri (Campo San Maurizio, 2668). Lo spirito dei luoghi è il titolo della mostra fotografica, curata da Diletta Iacuaniello, giovane curatrice bolognese, in programma dal 20 maggio, al 18 giugno prossimi. Una prestigiosa prima a Venezia, per il fotografo brindisino, che opera da parecchi anni ad Ascoli Piceno. Dopo il successo della personale “Io è l'altro”, allestita nel mese di ottobre a Londra, nella Oxo Tower, la fotografia di Binetti approda a Venezia, con il suo nuovo lavoro, intitolato “Lo spirito dei luoghi”.
Con i suoi scatti ispirati allo “spirito dei luoghi” e stampati su alluminio (Dibond), Binetti ci dice che “esistono luoghi nei quali si percepisce la sensazione che siano intrisi di ricordi, impressi dagli animi e mentre li attraversi, vieni ricoperto di sensazioni di vissuto, che si presentano nella mente con una modalità, per la quale la forma del luogo induce alla visione di emozioni vissute. È un ponte fra il visibile (ciò che l'occhio coglie) e il non visibile (che è ciò che il cuore sente). Non sono immagini create dai sensi: nessun suono, o odore, o percezione sulla pelle, ma la tua mente ha chiara la presenza di sensazioni di cui il luogo è impregnato. E la memoria dei luoghi non consiste solo in un riconoscimento della realtà che ci circonda” - dice Dario Binetti. Come ribadisce la curatrice della mostra, Diletta Iacuaniello: “Certi luoghi non si guardano soltanto, ma si respirano con l’anima. Contro ogni apparenza, infatti, un luogo non è mai solo uno spazio vuoto, ma al contrario esso è animato da una propria energia, che si sprigiona in maniera diversa, a seconda dell’immaginazione, del temperamento, del vissuto e dei sentimenti di ciascuno di noi.”
Aggiunge Gregorio Rossi: “Nelle fotografie (di Binetti n.d.r.) i personaggi umani sono ballerine di una compagnia di danza; quasi nella totalità delle opere, sfido però chiunque a trovare una riconoscibilità personale, salvo in una minima parte. Perché il Binetti, tutto e tutti ha trasferito in un Altrove, dove i corpi sfumati e trasfigurati in ombre, però vivi, si integrano perfettamente nei vari ambienti, che di sicuro all’inizio appartenevano al nostro mondo e che l’artista ha trasfigurato al fine della propria creazione.”