Josep Grau-Garriga e Bouchra Khalili in mostra a Barcellona
Il dialogo tra passato e presente è al centro della ricerca dei due artisti in mostra al MACBA. Un caposaldo della Scuola Catalana degli Arazzi e un’artista contemporanea che si interroga sulla memoria storica
L’edificio Meier del MACBA di Barcellona ospita un’interessante panoramica sulle opere di Josep Grau-Garriga (Sant Cugat del Vallès, 1929 ‒ Angers, 2011), artista tessile ed esponente di primo piano della Scuola Catalana degli Arazzi.
Riconosciuto come il più grande innovatore nell’arte dell’arazzo, Grau-Garriga è stato un artista chiave sulla scena internazionale per tutta la seconda metà del Novecento. Fin dagli Anni Sessanta, Grau-Garriga ha iniziato a sperimentare con opere tessili di grande formato per creare i cosiddetti “ambienti” site specific, traendo ispirazione dall’Informale materico e gestuale di artisti come Jean Dubuffet. Con i suoi “ambienti” ha oltrepassato i limiti dell’arte tessile tradizionale per esplorare nuove possibilità espressive, con un lavoro transdisciplinare sulla matericità dei tessuti, che a quel tempo erano ancora considerati esempi di arte minore.
Entrare negli “ambienti” di Grau-Garriga, a stretto contatto con i suoi intrecci tessili e i suoi colori, vuol dire immergersi in un grande acquario in cui, al posto di alghe, posidonie e coralli, si è letteralmente accolti da grandi tessuti. Fili, fibre e altri materiali si diffondono nello spazio, stabilendo dialoghi inaspettati con la luce, con l’ambiente e con l’architettura.
Queste opere tessili di grande formato, spesso create in un processo creativo collettivo e condiviso, sono state per Grau-Garriga anche un modo per sperimentare nuove forme di pedagogia artistica in cui arte e vita si incontrano, fondendosi in una realtà in continua trasformazione.
LA MOSTRA DI BOUCHRA KHALILI
“Chi è testimone della storia?” è una delle domande centrali nella ricerca di Bouchra Khalili (Casablanca, 1975), artista che esplora le testimonianze della storia soppressa o non documentata, intrecciando racconti in prima persona, poetiche popolari e narrazioni comuni. Between Circles and Constellations riunisce i progetti dell’ultimo decennio, tra cui film, video, installazioni, fotografie, oggetti e stampe. La mostra, curata da Elvira Dyangani Ose e Hiuwai Chu, è concepita come una costellazione di opere interconnesse attraverso riflessioni condivise sull’appartenenza e l’agire politico, nonché attraverso una raccolta di figure chiave della storia, che appaiono e scompaiono come fantasmi da archivi postcoloniali.
Il titolo della mostra si riferisce a due aspetti essenziali del lavoro dell’artista. Da un lato, vi è il recupero della nozione di Al-Halqa ‒ letteralmente “il cerchio”, “l’assemblea” ‒ una tradizione secolare di narrazione negli spazi pubblici in Marocco. Al contempo vi è l’invito a diventare testimoni di narrazioni sovrapposte in un amalgama complesso di generi e linguaggi, che trasmettono memorie di comunità precedentemente messe a tacere, non riconosciute e/o non documentate. Il potere del linguaggio e della parola, il rapporto fra le tradizioni orali e la narrazione sono gli elementi chiave per comprendere la produzione artistica di Khalili e suggeriscono una meditazione sulla figura dell’artista come testimone della storia.
Carola Arrivas Bajardi
Barcellona // fino all’11 settembre 2023 e fino al 21 maggio 2023
Josep Grau-Garriga. Dialogue with Light
Bouchra Khalili. Between circles and constellations
MACBA
Plaça dels Àngels 1
https://www.macba.cat/en
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