Eliel David Pérez Martínez – Huir del destino

Informazioni Evento

Luogo
WIZARD GALLERY
Corso di Porta Ticinese, 87, 20123 Milano, MI, Italia
Date
Dal al

da lunedì a venerdì 15 – 19

Vernissage
10/05/2023

ore 18

Artisti
Eliel David Pérez Martínez
Generi
arte contemporanea, personale
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Wizard Gallery è lieta di presentare la personale di Eliel David Pérez Martínez Huir del destino, a cura di Daniele Capra.

Comunicato stampa

Wizard Gallery è lieta di presentare la personale di Eliel David Pérez Martínez Huir del destino, a cura di Daniele Capra. La mostra raccoglie una dozzina di opere del giovane artista messicano, su tela e di natura installativa, che nascono da una riflessione su tutti coloro che sono costretti a scappare dal contesto nel quale hanno vissuto alla ricerca della libertà, del lavoro o di una condizione di vita dignitosa. Donne e uomini in fuga, in maniera simile a una preda che, sotto gli occhi del cacciatore, cerca disperatamente di sfuggire a un destino che appare segnato.

Huir del destino (“sfuggire al destino”) narra delle tante esperienze, talvolta ascoltate in prima persona dall’artista, delle persone provenienti dal Centro-America che cercano di attraversare il deserto messicano per immigrare in maniera illecita negli Stati Uniti, affidandosi al semplice cammino e al supporto operativo di guide esperte che sanno muoversi in quell’ambiente impervio. Questi uomini che aiutano i clandestini vengono abitualmente chiamati coyotes poiché, esattamente come tale animale, devono essere dei fenomenali camminatori capaci di resistere alle situazioni più estreme, al caldo micidiale, alla fame, alla sete e alla stanchezza. Il coyote – che ha un ruolo importante anche nelle mitologie mesoamericane care all’artista – è così metafora del traghettatore che conduce verso un futuro migliore ed emblema di chi non si dà mai per sconfitto, riuscendo a sottrarsi, grazie alla forza di volontà e alla propria capacità di sopportazione, a una storia a prima vista già scritta.

Le opere della serie Durmiendo con coyotes nascono come un racconto, minimo ed asciutto, costruito sugli oggetti abbandonati dei migranti che attraversano il deserto. Sono semplici rifiuti, bottiglie di plastica, coperte e indumenti dimenticati, tracce di una presenza e di un rapido passaggio che Pérez Martínez delinea con uno linguaggio essenziale, con colori liquidi, intensi e una figurazione scarna ma vivida. Nelle sue tele elementi della tradizione popolare messicana, pattern geometrici, bad painting e rigore narrativo si mescolano liberamente, in un cocktail solare e latino, a tratti quasi lisergico. Di tanto in tanto si palesano sulla tela dei coyote, degli uccelli, una volpe, silenziosi testimoni del percorso dei tanti clandestini in fuga dalla propria condizione e, insieme, simboli di una vita che, nonostante le mille infinite avversità, non smette di continuare.

La pratica di Eliel David Pérez Martínez (Oaxaca, Mexico, 1998) è basata sull’uso del medium pittorico e del tessuto, che vengono impiegati sia in forma bidimensionale che in modalità scultorea. Le sue opere sono caratterizzate da colori accesi e campiture vibranti, frequentemente animate da forme fluide e pattern geometrici. I temi ricorrenti della sua ricerca hanno a che fare con il proprio vissuto personale, le esperienze culturali del Messico e con la critica sociale, originata dall’analisi di fattori di natura culturale, antropologica ed economica. Pérez Martínez si è diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Oaxaca e poi di Venezia, ed è stato tra gli artisti in residenza presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia. Sue mostre personali sono state ospitate da Suburbia Contemporary Gallery, Barcellona, e Ethra Gallery, Città del Messico. Vive e lavora a Venezia.