La Casa degli Artisti a Milano: open call, residenze e iniziative per il 2023
Open studio, residenze d’artista, mostre personali e collettive, opportunità per giovani curatori. Tutto questo è in programma nel 2023 alla Casa degli Artisti a Milano
La Casa degli Artisti, associazione culturale non profit con sede nel cuore di Milano, si conferma come spazio di ricerca in continua evoluzione con il programma previsto per il prosieguo del 2023. L’agenda è fitta, e la Casa è pronta ad accogliere un piano che prevede open studio, residenze d’artista, esposizioni, talk e workshop. Il Comune di Milano, che ha dato in concessione la Casa tramite un bando, sposa gli intenti dello spazio che vuole diventare un fulcro d’incontro artistico per il tessuto sociale della città. “Guardando alla storia recente di questo posto, penso che nonostante le difficoltà vissute a causa della pandemia ha dimostrato ciò che è e ciò che rappresenta per la città: un luogo aperto, dedicato all’arte e alla socialità e soprattutto uno spazio di sperimentazione artistica e di residenza”, ha sottolineato l’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.
LA PROGRAMMAZIONE 2023 DELLA CASA DEGLI ARTISTI A MILANO
La Casa degli Artisti propone un’offerta multidisciplinare per rinnovare l’impegno nel sostenere l’arte in ogni sua forma. Grande focus di questo programma è la residenza d’artista, un percorso a cui si accede tramite invito o tramite open call. La Casa offre infatti i suoi spazi come ambienti di lavoro, sperimentazione, ricerca e creazione. E a proposito di open call, è stata appena lanciata Studio Produzione, dedicata al supporto nella produzione di opere d’arte sul territorio milanese. A questa si affiancano numerose altre call multidisciplinari, e tra giugno e ottobre 2023 ne verranno pubblicate altre due: Danzare gli spazi, ideata da Anna Cremonini, Paolo Cantù e Riccardo Olivier, e E-Side-Insights on electronic music, a cura di Taketo Gohara. Discipline e ambiti d’indagine differenti sono i temi attorno a cui ruota il lavoro della Casa, che a tal proposito aprirà anche una call dal titolo Poesia, curata da Luca Mastrantonio e dedicata agli artisti della parola. Per quanto riguarda le mostre invece, il 26 maggio verrà inaugurata Golfo Garibaldi-Studio Light di Paul Goodwin (1951, Yorkshire), artista di riferimento che ha avuto una lunga storia d’amore con la Casa degli Artisti in cui ha tenuto il suo atelier dal 1984 al 2007 (anno dello sgombero e di chiusura della struttura).
MULTIDISCIPLINARIETÀ E AGGREGAZIONE ALLA CASA DEGLI ARTISTI A MILANO
Numerosi gli appuntamenti del Public Program della Casa. L’idea infatti è proprio quella di creare una sinergia e una connessione non solo tra le diverse discipline artistiche ma anche e soprattutto con il pubblico. In quest’ottica, il 12 maggio si terrà il talk From the void came the gifts of the cosmos, che vede protagonista Ibrahim Mahama (Ghana, 1987), artista che nel 2019 ha realizzato l’installazione ai Bastioni di Porta Venezia curata da Massimiliano Gioni. Il weekend successivo la Casa ospiterà un laboratorio aperto al pubblico creato dal collettivo ruangrupa, che arrivano a Milano dopo aver curato la 15a edizione di Documenta a Kassel.
Gloria Vergani
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