Vedersi da fuori, vedersi da dentro. Gli artisti degli Atelier 2022-2023
Il tradizionale evento espositivo che conclude il programma degli studi, assegnati annualmente a 15 giovani artisti meritevoli.
Comunicato stampa
Vedersi da fuori. Vedersi da dentro
Gli artisti degli Atelier 2022-2023
a cura di Angel Moya Garcia
Galleria di Piazza San Marco 71/c, Venezia, dal 12 maggio al 25 giugno 2023
Inaugurazione: giovedì 11 maggio alle ore 18
Nicola Bindoni, Ornella Cardillo, Shengyi Chao, Damiano Colombi, Ludovico Colombo, Daria Dmytrenko, Guo Qikai,
Arianna Marcolin, Cecilia Mentasti, Lorenzo Servetti, Matteo Trentin, Chiara Ventura, Riccardo Vicentini, Keer Weng e
Zgjim Zyba
Apre al pubblico giovedì 11 aprile alle ore 18, presso la Galleria di Piazza San Marco dell’Istituzione Fondazione
Bevilacqua La Masa la mostra, a cura di Angel Moya Garcia, Vedersi da fuori. Vedersi da dentro. Gli artisti degli
Atelier 2022-2023, il tradizionale evento espositivo che conclude il programma degli studi, assegnati annualmente a 15
giovani artisti meritevoli.
Immersi in una realtà che muta costantemente, senza sosta, in cui i processi di adattamento stentano a seguire le
innumerevoli trasformazioni, alterazioni e variazioni dei nostri comportamenti e delle nostre abitudini, gli stati di animo
diventano sospesi e imprevedibili e le inquietudini esistenziali amplificate. La staticità, il ristagno o l’immobilismo che ha
caratterizzato gran parte del nostro passato contrasta con un futuro incerto, dai contorni sbiaditi e precari, e con un
presente che non riusciamo a cogliere prima che questo ci sfugga definitivamente. Un frangente storico e culturale in cui
lo sguardo sul mondo esterno, dilatato digitalmente, si contrae verso una sfera intima che diventa una lente di
ingrandimento per percepire o descrivere la quotidianità che ci circonda. In questo senso, le relazioni con sé stessi e con
l’altro, l’abitare un determinato contesto, il rapporto con il proprio passato e le aspettative rispetto al futuro originano
spesso un’instabilità che non tutti siamo in grado di sostenere. Uno stato di fragilità in cui le intenzioni e le intuizioni si
declinano in tentativi di fuga verso un altrove impossibile da delineare oppure in esasperati esperimenti di
classificazione, catalogazione e archiviazione per cercare di afferrare il qui e ora, per tentare di stabilire coordinate di
riferimento, per trattenere qualunque certezza e per cercare qualsiasi sicurezza.
In quest’ottica, la mostra che presenta le ricerche dei residenti della Fondazione Bevilacqua La Masa 2022/2023 viene
concepita come una sequenza di ambienti, nell’intento di restituire un racconto plurale di ricerche, formalizzazioni e
linguaggi, che vanno dalla pittura all’installazione, dalla scultura al disegno e dal suono alla performance, per rispondere
a queste problematiche. Accomunati dal tentativo di registrare l’inafferrabile, analizzare il rapporto con l’alterità, scrutare
la propria autobiografia escludendo autoreferenzialismi, indagare i lati nascosti e scontornati della propria identità o
stabilire un ordine nell’ambiente circostante, i quindici artisti presenti si assumono la responsabilità di delineare un punto
della situazione