Mostra Nazionale Antiquariato 2023
Mostra Nazionale Antiquariato di Saluzzo, curata da Franco Brancaccio, giunta quest’anno alla sua 46ma edizione.
Comunicato stampa
start/storia e arte – Saluzzo
46a MOSTRA NAZIONALE DELL’ANTIQUARIATO
dal 13 al 21 maggio 2023
Castiglia, Salita al Castello - Saluzzo
inaugurazione venerdì 12 maggio ore 18
Curatore: Franco Brancaccio
Al secondo anno, la proposta della rivisitazione degli spazi esterni del Castello della Castiglia:
La pietra, il giardino, la storia.
L’Arch. Paolo Pejrone disegna gli spazi esterni della Castiglia
per una Mostra nazionale che vuole sorprendere
Sarà visitabile la mostra collaterale
MAJAPAHIT
1295 – 1450/1500
Terrecotte provenienti da Trowulan e Jombang (provincia di Mojokerto),
Java centro-orientale, in Indonesia
A cura di Anacleto Spazzapan
A Saluzzo dal 13 al 21 maggio 2023, nell’ambito della 7ma edizione di START/SToria e ARTe Saluzzo ritorna la Mostra Nazionale Antiquariato di Saluzzo, curata da Franco Brancaccio, giunta quest’anno alla sua 46ma edizione. Sede espositiva sarà uno spazio di grande fascino, la Castiglia, il Castello dei Marchesi di Saluzzo, che si candida per diventare uno dei luoghi dell’Antiquariato italiano.
Inaugurazione venerdì 12 maggio alle ore 18.
Per la quinta edizione consecutiva, il curatore si propone di raccontare storie di antiquari e oggetti pregiati e antichi, proseguendo, e anzi rilanciando, la scia del successo che la storica manifestazione saluzzese, anno dopo anno, ha saputo ottenere.
Il gusto e la definizione di “bellezza” cambiano negli anni, ma Saluzzo resta una nicchia dove la tradizione ha radici che affondano nel secolo scorso e l’attenzione all’arte antica non è mai venuta meno. Tante le meraviglie che il pubblico potrà ammirare grazie alla selezione di case Antiquarie che ancora una volta scommetteranno sulla manifestazione piemontese, capace di consolidarsi negli anni come piccolo scrigno che unisce l’innovazione dell’Antiquariato di oggi alla storia che permea la Città e a quel secolo, il Novecento, l’ha resa celebre a livello internazionale.
Durante il 2022, grazie all’intuizione e alla caparbietà del curatore Brancaccio, è stata proposta una curiosa novità introducendo l’Antiquariato da giardino: attraverso la costruzione di uno spazio nel bellissimo cortile della Castiglia curata da Paolo Pejrone, storico del giardino e architetto.
Si è così sviluppato un nuovo ambito di interesse che ha offerto uno sguardo anche sulla bellezza degli spazi esterni, da sempre oggetto di un vero e proprio mondo di oggetti in pietra, marmo, ferro battuto. In mostra, fra gli altri, un pozzo in marmo statuario del 1480 circa e una fontana genovese in marmo bianco del 1500. Anche il 2023 proporrà una rivisitazione in questa chiave per continuare a sorprendere.
La Mostra Nazionale dell’Antiquariato si conferma fiore all’occhiello di START / Storia Arte Saluzzo, manifestazione che per un mese racconta la cultura, la storia, la bellezza di Saluzzo. Antiquariato come narrazione del bello senza tempo, del lavoro di gallerie che caparbiamente portano l’arte in tour offrendo al mondo la possibilità di ammirare, acquistare e comprendere il procedere della storia e con esso l’evoluzione dell’arte. Per l’edizione 2023 in programma anche una collaterale che ci farà viaggiare in Asia insieme al curatore Anacleto Spazzapan, che propone MAJAPAHIT | 1295 – 1450/1500, terrecotte provenienti da Trowulan e Jombang (provincia di Mojokerto), Java centro-orientale, in Indonesia. Anacleto Spazzapan ha con l’Indonesia e in particolare con Giava orientale un rapporto molto personale. Tale rapporto non sembra appartenere a questo secolo, quanto piuttosto al novero dei “viaggiatori incantati” dei cinque secoli passati, capaci di immergersi con meraviglia e in profondità nelle culture, nei patrimoni e nell’ambiente di terre lontanissime da noi, senza perdere nulla della propria personalità di osservatori esterni dell’occidente – e senza esserne, in fondo, minimamente scalfiti. Le opere che la mostra presenta tornano in luce, nei territori visitati da Anacleto Spazzapan, in circostanze che ben poco hanno a che fare con la ricerca archeologica tradizionale, come è puntualmente documentato dalla scrittura e dalla ricca documentazione fotografica di accompagno. Queste statue in terracotta sono poco studiate da archeologi e storici dell’arte, ancor meno dagli specialisti in archeometria; e non sono per nulla note al grande pubblico.