Dieci
Il 2023 segna il 10° anniversario della Galleria. Per l’occasione, Operativa Arte Contemporanea è lieta di presentare DIECI, mostra collettiva con le opere di alcuni degli artisti che hanno reso possibile questo traguardo.
Comunicato stampa
DIECI
Bea Bonafini, Giovanni Copelli, Alessandro Dandini de Sylva, Iva Drekalovic, Marco Emmanuele, Emiliano Maggi, Matteo Nasini, Parasite 2.0.
Con un contributo speciale di Cristina Piciacchia per Una Vetrina
22 aprile – 15 giugno 2023
Il 2023 segna il 10° anniversario della Galleria. Per l’occasione, Operativa Arte Contemporanea è lieta di presentare DIECI, mostra collettiva con le opere di alcuni degli artisti che hanno reso possibile questo traguardo e che hanno fatto parte della nostra storia: Bea Bonafini, Giovanni Copelli, Alessandro Dandini de Sylva, Iva Drekalovic, Marco Emmanuele, Emiliano Maggi, Matteo Nasini, Parasite 2.0.
Attraversando i confini tra i generi e spaziando dalla preistoria alle visioni oniriche contemporanee, Bea Bonafini intreccia il passato con il presente con l'obiettivo di creare nuove mitologie. Immaginando forme di vita che sono o avrebbero potuto esistere e la loro inevitabile estinzione, si impegna in un atto di resurrezione che riattiva tutto ciò che è andato perduto. L'insieme delle sue opere forma scenari vorticosi, frammentati e stratificati, ottimisti e teneri, che abbracciano la forza della fragilità e della vulnerabilità.
Giovanni Copelli crea dipinti e sculture partendo da un complesso vocabolario di immagini affascinanti nel tentativo di mappare i percorsi che le collegano e che ne stabiliscono i significati. Nelle sue opere sono riconoscibili temi e personaggi derivanti dal mito e dall’archeologia, dalla tradizione artistica e dalla cultura popolare.
Indagare l’ambiguità dell’immagine fotografica è la spinta più profonda che muove la ricerca di Alessandro Dandini de Sylva, il cui lavoro è incentrato sulla semplicità del percepire visivo e su una pratica di stampo quasi artigianale in cui si delinea una profonda riflessione sulla natura della fotografia. Sia negli scatti frutto di una paziente organizzazione scenografica dello spazio che nelle manipolazioni di pellicole istantanee, la presenza illusoria del paesaggio si rivela un mezzo per forzare, rompere e capovolgere l’eterna questione del rapporto tra fotografia, realtà e rappresentazione.
Le opere di Iva Drekalovic si concentrano su una visione onirica della quotidianità, seguendo spesso la metamorfosi delle forme naturali. Facendo riferimento a immagini fantastiche e a paesaggi naturali, il suo lavoro esplora le diverse relazioni tra la memoria effettiva e la non-realtà della mente creativa. La ricerca più recente di Marco Emmanuele verte sulla ialurgia, la progettazione di macchine per disegnare e la pittura con impasto vitreo tramite il quale l’artista cerca la luce residuale che lo circonda. Nell’ultima serie pittorica ISO – che rievoca la sensibilità della pellicola fotografica – l’artista aumenta di volta in volta l’impatto della luce nel suo lavoro facendosi da parte in una deriva astrattizzante per la quale è sempre più̀ difficile rintracciare i soggetti figurativi all’interno della stesura delle sabbie di vetro.
Emiliano Maggi esplora la costituzione e la disintegrazione dell'io, producendo sculture che ampliano la gamma della rappresentazione figurativa ed evocando regioni astratte al di là del regno della riconoscibilità. Un mondo di fiabe, film horror e di fantascienza, letteratura erotica e iconografia rurale dove i corpi umani e animali si fondono in una corporeità senza numero e senza genere, resistendo alle dinamiche di potere performativo della figurazione. Ciascuna delle sue opere nasce da una continua relazione intuitiva con una vasta gamma di tecniche e materiali, dalla scultura alla performance, dalla pittura alla musica e alla danza.
La ricerca artistica di Matteo Nasini parte dallo studio del suono per concretizzarsi in forme fisiche che analizzano ed osservano in profondità la superficie della materia sonora e plastica. Da questo ne deriva una pratica che si manifesta metodologicamente nelle installazioni sonore, nelle performance, nei lavori tessili e nelle opere scultoree.
Parasite 2.0 è uno studio di architettura, design e ricerca fondato nel 2010 da Stefano Colombo, Eugenio Cosentino e Luca Marullo. È specializzato in architetture temporanee, interior ed exhibition design, investigando lo stato dell’habitat umano attraverso un’analisi ibrida tra architettura, design e scenografia.
In occasione della mostra, inoltre, sarà presentato a Una Vetrina anche un contributo speciale dell'artista Cristina Piciacchia, creato appositamente per l’evento.
DIECI sarà solo il primo di molti eventi dentro e fuori le mura della Galleria che segneranno tutto il 2023, dando vita a 12 mesi di festeggiamenti con alcuni progetti speciali in luoghi d’eccezione.