Terraforma 2023
Terraforma 2023 si ispira ad “Organic Music Society”, esperimento sociale del leggendario polistrumentista americano Don Cherry e l’artista interdisciplinare Moki Cherry tra arte, musica, performance, natura, insegnamento, vita quotidiana, famiglia e spiritualità.
Comunicato stampa
Terraforma 2023 si riconnette alle origini, facendo community grazie a una dimensione umana, DIY, sostenibile e con accesso limitato. Per questo, Terraforma 2023 si ispira ad “Organic Music Society”, esperimento sociale del leggendario polistrumentista americano Don Cherry e l'artista interdisciplinare Moki Cherry tra arte, musica, performance, natura, insegnamento, vita quotidiana, famiglia e spiritualità.
Dibattiti e concerti matinèe sono quindi in collaborazione con l'editore Blank Forms, che presenta il libro uscito nel 2021 “Organic Music Societies” con gli stessi autori Lawrence Kumpf e Naima Karlsson e i concerti di Exotic Sin feat. TYSON e Still House Plants.
Esposizioni, dibattiti e workshop si terranno nel The Dome, la cupola geodetica ricostruita con l’architetto originale Bengt Carling, questa volta con l’aiuto dello studio di architettura Salottobuono e Domus Academy, proprio come Don e Moki Cherry fecero per Utopias & Visions 1871-1981 al Moderna Museet di Stoccolma per imparare, condividere, vivere il presente e immaginare un futuro migliore. Invernomuto, Vitelli (brand di maglieria sperimentale), la critica/giornalista/insegnante Christine Kakaire (col supporto di SHAPE+) e BABAU ci aiuteranno a conoscere il Mediterraneo e le sue sponde, la produzione circolare dei tessuti, l'influenza della pratica d'archivio nella Black music e il looongplay.
Il programma musicale di quest'anno fiorisce e diversifica ulteriormente l'usuale continuum di Terraforma, tra concerti dal vivo e DJ set estremamente selezionati dal panorama internazionale: Actress, genio inglese in A/V nel labirinto di Villa Arconati; The Master Musicians of Jajouka, leggenda della tradizione trance Sufi dal Marocco; la producer belga-congolese Nkisi, tra poliritmie, vibrazioni che attraversano il corpo e antiche tradizioni; Scotch Rolex e Shackleton, recente collaborazione tra due veterani dell’elettronica; gli italiani Salò, tra teatro, rumori, rock d'avanguardia e psichedelico; Thomas Ankersmit col suo Serge Modular, particolare sintetizzatore analogico che da 50 anni arriva agli infrasuoni; Lamin Fofana, con un collage multisensoriale tra migrazione, alienazione, appartenenza; e i DJ set di ASMARA — subito dopo la collaborazione con Kelela su Warp, Deena Abdelwahed e OKO DJ B2B Nosedrip da LYL Radio e Stroom, tra Baltimore, avanguardie dance, musica araba e molto altro.
Tutto questo si aggiunge a quanto già annunciato il mese scorso: Beatrice Dillon con Kuljit Bhamra, maestro del Bhangra, musica della diaspora Punjabi in Regno Unito; Hudson Mohawke, con una versione dal vivo del suo terzo album “Cry Sugar” tra campionamento, sperimentazione, electro e hip hop; il newyorkese Dawuna, tra R&B, free jazz ed esistenzialismo religioso; il parigino Aho Ssan (SHAPE+), presto anche su Other People di Nicolás Jaar con “Rhizomes”; Patrick Belaga e Tapiwa Svosve (PAN), insieme per sperimentazioni di violoncello e sassofono; il vocalist dub/raggae Paul St. Hilaire aka Tikiman con Scion (Substance & Vainqueur), gli originari dell'eredità musicale berlinese da 20 anni a questa parte; DJ set di Batu, Josey Rebelle, Low Jack B2B STILL (PAN), upsammy (PAN), Dennis Bovell — leggendario discografico reggae, gli immancabili resident di Terraforma Donato Dozzy B2B Marco Shuttle e Paquita Gordon, tra acid house, disco tropicale, drum'n'bass, techno, dub e spiritual jazz; Exotic Sin, duo formato da Kenichi Iwasa e Naima Karlsson questa volta con TYSON (cantautrice da Londra con collaborazioni con Dean Blunt e Coby Sey), per voce, piano, tromba, flauti, percussioni e “sassofoni zen” di Don Cherry; Still House Plants di Jessica Hickie-Kallenbach, Finlay Clark e David Kennedy, con un pop sperimentale e tagliente tra campionamenti, slow core e R&B.
Terraforma rinnova la sua identità visiva, quest'anno in collaborazione con il fotografo colombiano Jim C. Nedd: un vulcano e i suoi fanghi, corpi e creazione tra mitologia Mud Parade di Rio de Janeiro ed euforia collettiva di Re Nudo e Woodstock come “terraformazione” e spinta innata a “dare forma”.
Terraforma è sinonimo di innovazione multidisciplinare, culturale e sociale fin dalla sua nascita nel 2014. Dalla pandemia in poi, Terraforma si espande per tutto l’anno con progetti satellite itineranti in Italia e all’estero come Il Pianeta Come Festival, Terraforma Simposio e Terraforma Journal (ora al quarto numero), per eventi speciali, sperimentazioni, dibattiti e divulgazione tra suono, arte, ecologia e cultura contemporanea.
Il modus operandi di Terraforma è la sostenibilità: l’emergenza climatica, la riduzione dell’impatto ambientale e la manutenzione del parco di Villa Arconati.
dopo il tutto esaurito delle prime due.
Terraforma
9—11 giugno
Villa Arconati, Castellazzo di Bollate (MI)
Actress / Aho Ssan / ASMARA / Batu / Beatrice Dillon & Kuljit Bhamra / Dawuna / DEENA ABDELWAHED / Dennis Bovell / Donato Dozzy B2B Marco Shuttle / Exotic Sin feat. TYSON / Hudson Mohawke / Josey Rebelle / Lamin Fofana / Lolina & Dr. Pit / Low Jack b2b STILL / Nkisi / OKO DJ b2b Nosedrip / Paquita Gordon / Patrick Belaga & Tapiwa Svosve / Salò / Scotch Rolex and Shackleton / Still House Plants / The Master Musicians of Jajouka / Thomas Ankersmit / Tikiman with Scion / upsammy
www.terraformafestival.com