XX Biennale di Penne
In questa XX edizione, i curatori ispirandosi alle riflessioni del filosofo francese Bernard Stiegler (1952-2020), si sono voluti soffermare su aspetti non sempre comuni nelle rassegne d’arte del nostro tempo, scegliendo di invitare gli artisti a riflettere sulla dimensione Estetica e Politica dell’opera d’arte.
Comunicato stampa
In questa XX edizione, i curatori ispirandosi alle riflessioni del filosofo francese Bernard Stiegler (1952-2020), si sono voluti soffermare su aspetti non sempre comuni nelle rassegne d’arte del nostro tempo, scegliendo di invitare gli artisti a riflettere sulla dimensione Estetica e Politica dell’opera d’arte, che non è da concepire soltanto come manufatto esteticamente piacevole in sé, o come strumento banalmente comunicativo ma anche come medium d’espressione capace di veicolare e presentare idee, posizioni, azioni e pensieri che possano arricchire lo spirito e aprire la società al confronto, al dibattito costante, contro l’impoverimento relazionale e la crisi dell’immaginario causata dalla massificazione, nonché la mercificazione del prodotto artistico che è impossibile e assurdo valutare come mero elemento decorativo e di design senza prima averne almeno compreso le capacità di attivatore energetico. Le opere, infatti, sono onde magnetiche messe a servizio dell’essere umano per una nuova percezione dell’esistenza sempre rinnovata ed originale. In tal senso, pensiamo che la dimensione raccolta ed intima del piccolo centro cittadino di Penne, favorisca lo sviluppo di un pensiero laterale che lasci un segno nella vita personale e collettiva dello spettatore.
Tra gli obiettivi della mostra c’è dunque anche quello di mettere il pubblico di fronte a temi attuali come la guerra, i migranti, la ricerca di libertà spirituale e reale dell’individuo.
Per questo, una sua parte integrante ed essenziale è l’ampio progetto Testimoniare; Condizione Plurale di Zoya Shokoohi, già in parte ospitato alla fine del 2022 presso lo spazio no- profit “La Portineria” di Matteo Innocenti a Firenze. Esso si compone di materiali video e foto come testimonianze estetiche e politiche di numerosi artisti costretti a rimanere nei loro studi e non poter esporre nelle Gallerie d’Arte del loro paese. Inoltre, un sito web consultabile in mostra realizzato da un collettivo di artisti iraniani e italiani, ha documentato i primi cento giorni di protesta del popolo iraniano a partire dallo scorso Settembre. Secondo la curatrice, tutti gli atti di ribellione messi insieme dalla comunità islamica, sono da leggere come fatti storici utili alla comprensione e allo studio di una situazione, ma anche come atti performativi che agiscono sulla realtà fino a rivoluzionarla.
XX BIENNALE DI PENNE – 2023 - 20 maggio al 20 giugno 2023
“TRA L’ESTETICO E IL POLITICO”
A cura di Antonio Zimarino e Chiara Di Carlo
Artisti:
Alessandro Antonucci
Emanuela Barbi
Christian Ciampoli
Di Bernardo Rietti Toppeta
Piotr Hanzelewicz
Anzhelika Lebedeva
Minus Log
Saba Najafi
Evgeniya Pankratova
FOR IRAN - TESTIMONIARE; CONDIZIONE PLURALE
a cura di Zoya Shokoohi
Elahe Ramezani Moghadam
Mohammad Vavta
Malihe Darkei
Collettivo MASC
20 MAGGIO ORE 17:30 PRESENTAZIONE
Sala Consiliare Comune di Penne - Piazza Luca Da Penne,1
• Auditorium San Giovanni Evangelista, Largo S. Giovanni Evangelista,121
• Museo Archeologico Civico-Diocesano “G.B. Leopardi”, Piazza Duomo, 8
• MAMeC Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Via Muzio Pansa, 37
• Collezione Nato Frascà - Spazio Inangolo, Largo S. Giovanni Battista,1