Pedro Neves Marques – In Space It’s Always Night

Informazioni Evento

Luogo
UMBERTO DI MARINO CASA DI MARINO
Via Monte di Dio, 9, Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì – venerdì ore 11.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00

Vernissage
27/05/2023

ore 11

Artisti
Pedro Neves Marques
Generi
arte contemporanea, personale

La nuova mostra di Pedro Neves Marques alla galleria Umberto Di Marino, intitolata In Space It’s Always Night, quasi come uno spinoff del progetto Vampires in Space – con il quale l’artista ha rappresentato il Portogallo alla 59a Biennale di Venezia – ne prosegue la riflessione tra cinematografia, poesia e architettura.

Comunicato stampa

Un’astronave viaggia attraverso la galassia alla ricerca di un nuovo pianeta Terra.
I suoi passeggeri sono una “famiglia” di vampiri: dopo tutto, nello spazio è sempre notte, e aven- do l’eternità a disposizione i vampiri sono i candidati perfetti per vagare tra le stelle.

La nuova mostra di Pedro Neves Marques alla galleria Umberto Di Marino, intitolata In Space It’s Always Night, quasi come uno spinoff del progetto Vampires in Space - con il quale l’artista ha rappresentato il Portogallo alla 59a Biennale di Venezia – ne prosegue la riflessione tra cine- matografia, poesia e architettura. Per questo “episodio” Neves Marques si concentra sulla serie Vampire Poetry e sugli elementi grafici e scultorei che animano l’astronave vampirica.

In forma di dipinto su grandi tele verticali, i motivi dell’astronave riempiono le pareti della galleria, facendone collassare l’architettura. Intuibilmente gotici e zannuti, questi elementi grafici puntano a creare nello spettatore una tensione emotiva, spirituale e dinamica, che disturbi i neutri e aset- tici interni dell’astronave. I moduli sono accompagnati da finestre-cornici che ospitano cinque poesie, presentate per la prima volta alla Biennale in imponenti totem.
Le poesie cantano il viaggio interiore dei vampiri, dell’artista e del suo percorso di transizione sessuale, utilizzando il non-morto come escamotage letterario e prestandone la forma di ibrido a una riflessione intorno ai concetti di corpo, genere e sessualità. A volte gioiose, a volte malinco- niche, le poesie sui vampiri confondono arte e vita, autobiografia e finzione, mescolando cinema pop e filosofia, al corpo e alla mente, al desiderio e al genere.

La passione per la poesia e l’immagine cinematografica, insieme alla fede nella capacità visio- naria dell’arte - sempre due passi avanti all’artista, più intelligente e arguta delle sue intenzio- ni – emergono anche nelle fotografie di Neves Marques. Nelle immagini riprodotte, la pratica dell’autoritratto viene proiettata nello spazio profondo e nel cosmo combinando i generi narrativi di finzione scientifica e autofiction.

La ricerca condotta dall’artista nel corso degli anni ha costantemente messo in discussione le premesse alla base dei rapporti tra natura, tecnologia, scienza e relazioni coloniali.
In tutti i suoi progetti Pedro Neves Marques mette in evidenza la trasformazione, nello spazio e nel tempo, dei fenomeni culturali, dai modelli politici ed economici alle nozioni di genere, alle aspettative sul futuro, fino a interi paesaggi, come in Brasile, dove lavora ormai da un decennio. Come neisuoi saggi e nella sua opera letteraria, la prospettiva adottata nel suo lavoro sottolinea non solo le contraddizioni all’interno di tutto ciò, ma più recentemente parla anche di storie intime e personali che sfidano gli ordini e le immagini politiche prestabilite. Per fare ciò, le sue opere incoraggiano un approccio ecologico e antropologico alla definizione dei cosiddetti processi naturali, soprattutto in relazione alla sfera tecnologica e politica, attra- verso l’uso dell’arte in un dialogo con altre discipline.

Pedro Neves Marques è una regista cinematografica, artista e scrittrice che lavora attraverso la poesia e gli scritti critici sull’arte e la teoria. La narrazione, la fantascienza e il ruolo politico dell’intimità e delle emo- zioni sono elementi caratterizzanti del suo lavoro, attraverso i quali immagina futuri possibili ed esamina gli scontri storici tra ecologia, tecnologia, genere e
sessualità.

Nel 2023 ha presentato, con la Galleria Umberto Di Marino, un progetto alla sezione Discoveries ad Art Basel Hong Kong. Ha rappresentato ufficialmente il Portogallo al Padiglione Portogallo alla 59a Biennale di Venezia nel 2022 e ha ricevuto un Premio Speciale al Pinchuk Future Generation Art Prize nel 2022 e il Present Future Art Prize ad Artissima nel 2018. Il suo lavoro è stato esposto in importanti istituzioni arti- stiche, tra cui mostre personali presso High Line e e-flux (New York), CA2M (Madrid), CaixaForum (Barcel- lona), Castello di Rivoli (Torino), Pérez Art Museum di Miami (USA), Berardo Museum Collection (Lisbona) e Gasworks (Londra), nonché mostre collettive e proiezioni di film presso Madre (Napoli), Palais de Tokyo, Jeu de Paume e Kadist Foundation (Parigi), Tate Modern Film e Serpentine Galleries Cinema (Londra), Sculpture Center, Elizabeth Foundation for the Arts e Anthology Film Archives (New York), Blackwood Gallery (Toronto), Beijing Inside-Out Art Museum e Guangdong Times Museum (Cina), VCCA Foundation (Hanoi), Fondacíon Botín e Matadero (Madrid), Fondazione PAV (Torino) e MAAT (Lisbona).

Ha partecipato a biennali d’arte come la Biennale di Gwangju, la Guangzhou Image Triennial, la Biennale di Liverpool, la Biennale di Yinchuan, la Contour 8 Biennial e la New Museum Triennial. I suoi film per il cinema sono stati presentati in anteprima al Toronto International Film Festival e al New York Film Festival, e hanno ricevuto il prestigioso Ammodo Tiger Short Award all’IFFR - International Film Festival Rotterdam nel 2022, oltre ad altri premi di festival cinematografici. Co-fondatrice della casa editrice di poesia Pântano Books e della casa di produzione cinematografica Foi Bonita a Festa. I suoi scritti critici sono pubblicati regolarmente sulla rivista e-flux e sono stati inclusi in pubblicazioni di musei ed editori come MIT Press, Sternberg Press e Verso. Nata a Lisbona, in Portogallo, e ha vissuto a Londra, San Paolo e New York negli ultimi quindici anni.