Immergersi: Danzando in natura tra le tra arti sonore e scultoree

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE MARIO E MARIA SERPONE
strada provinciale Tiberina , Torrita Tiberina, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
27/05/2023

ore 11-15.30

Generi
performance - happening, presentazione, incontro - conferenza, serata - evento

Fondazione Mario & Maria Pia Serpone [Segni d’Arte] presenta Immergersi: Danzando in natura tra le tra arti sonore e scultoree. Una giornata dedicata all’inaugurazione di due nuove opere site-specific.

Comunicato stampa

Fondazione Mario & Maria Pia Serpone [Segni d’Arte] presenta Immergersi: Danzando in natura tra le tra arti sonore e scultoree.
Una giornata dedicata all’inaugurazione di due nuove opere site-specific: Colpo di coda, opera scultorea di Trallallà, e Fabula, opera multimediale di Roberto Paci Dalò.
A seguire, la performance BdR Reveals#7 | Valle del Tevere, eseguita dalla Compagnia del Balletto di Roma.

Orario delle attività:
11:00 apertura parco e visite guidate
11:30 inaugurazione Colpo di coda di Trallallà
12:30 inaugurazione Fabula di Roberto Paci Dalò
13:30 rinfresco
14:00 performance Reveals#7 | Valle del Tevere del Balletto di Roma

Il parco aprirà alle ore 11:00 con visite guidate della collezione permanente.

Colpo di coda
Ore 11:30. Colpo di coda. Scultura dell’artista napoletano Trallallà in acciaio corten, alta 220cm, è ancorata ad un plinto conico sepolto nel terreno. L’effetto è una coda di cetaceo, o sirena, che si inabissa in un prato con il panorama della Valle del Tevere come sfondo.

“Trallallà – artista autodidatta, nasce a Napoli nel 1968 e dedica la propria formazione allo studio di stampe su carta da incollare su muri, relitti di barche, scoglie. Si muove vicino al mare, e nei vicoli della città antica. Donne grasse, teschi, sirene: pochi elementi a costituire un vocabolario elementare declinato ossessivamente. Le sirene, che accompagnano con il canto i rituali della morte, e con il canto seducono, in un incontro fatale, i marinai che sfiorano gli scogli abitati dalle sirene, protagoniste dell'epilogo del mondo magico: Ulisse che riesce ad udirne il canto senza soccombere è il primo uomo moderno, assetato di conoscenza. Con il suicidio delle sirene, sconfitte da Ulisse, muore il mondo antico. Una delle sirene suicide è Partenope e su di essa si regge il mito fondativo di Napoli, città magica per eccellenza. Il lavoro di Trallallà si inserisce in questa scia che si dipana lungo millenni di pensiero magico. Far apparire una sirena, grassa, sfrontata, a tratti minacciosa, su un muro del centro antico di Napoli, è un atto magico, fine a sé stesso, effimero, fuori dal tempo, una fuga.

Colpo di coda, la scultura realizzata per la Fondazione Mario & Maria Pia Serpone, è questo: una fuga. Il colpo di coda del pesce preso all' amo che si dimena per liberarsi e fuggire. Fuggire da un’umanità che ha smarrito il senso magico dell'esistenza, che non sa più dell'intima connessione tra tutti gli elementi del creato, dell'amore e della contemplazione, che non sa più niente, un’umanità che consuma e si lascia consumare, senza gioia.

"In tempi come questi, la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare" Henry Laborit” - Trallallà

“L’arte di Trallallà è un’arte di condivisione, messa sempre in relazione con il territorio e la sua gente; è semplice e spontanea, rispecchiando la naturalezza di Napoli, figlia del mito di Partenope che l’artista riprende nelle figure sensuali delle Sirene che nascono con corpi formosi, sguardi ironici e ribelli a quel “canone di bellezza comune”, diventando vere e proprie icone seducenti della Street art napoletana contemporanea.” - Andrea Ingenito.

Fabula
Ore 12:30: Fabula. Installazione sonora e scultorea di Roberto Paci Dalò, per un’area boschiva della Fondazione Mario & Maria Pia Serpone. “L’artista dà voce a cipressi e tigli secolari attraverso un dispositivo sonoro multicanale. I visitatori diventano protagonisti dell’opera percorrendola e immergendosi così in una foresta trasformata in percorso iniziatico dove il mondo vegetale si relaziona coi mondi umani, animali e minerali. Andare oltre l’idea stessa di specie verso una socialità interspecifica. Nell’intelligenza vegetale la radice corrisponde a ciò che è il cervello negli animali e il suolo, la realtà sotterranea, è uno spazio di comunicazione spirituale. Grazie alle radici, le piante abitano simultaneamente due ambienti che sono del tutto diversi per consistenza e struttura, organizzazione e natura della vita che vi abita: la terra e il cielo.
Fabula è una fiaba alchemica dedicata alla memoria di Roberto Masotti (1947-2022).

“Affinché io possa entrare nella foresta, la foresta deve entrare in me.”
John Cage

“Molte storie iniziano con il perdersi nella foresta.”
Laurie Anderson

Roberto Paci Dalò è artista visivo e disegnatore, regista, compositore, musicista, curatore. Opere presentate in festival, biennali, musei, fondazioni e teatri internazionali. Ha ricevuto stima e sostegno da John Cage e Aleksandr Sokurov. Per il Ministero della Cultura italiano ha creato nel 2023 l'opera Mappia, un leporello miniato di grandi dimensioni per la candidatura della Via Appia all'UNESCO. La Sala 20 della Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia è la sua opera permanente Ductus. Insegna Exhibit e Experience Design presso UNIRSM, dove ha fondato e dirige Usmaradio – Centro di Ricerca per la Radiofonia. Il suo ultimo libro è Ombre (Quodlibet, 2019).” – Roberto Paci Dalò

Questa opera multisensoriale segna, per la Fondazione Mario & Maria Pia Serpone, l'avvento di una dimensione sonora e tecnologica del parco, una passeggiata sonora, realizzata in collaborazione con il DART – Chiostro del Bramante, con l’intento della creazione un circuito di arti digitali per l’apprezzamento dei luoghi della cultura attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative, la divulgazione dell’arte contemporanea e la valorizzazione del territorio laziale.

BdR Reveals#7 | Valle del Tevere
Ore 14:00: BdR Reveals#7 | Valle del Tevere. Coreografia itinerante del Balletto di Roma, che ha l’intento di innestare le conoscenze acquisite da giovani artisti danzatori al di fuori della struttura fisica del Balletto di Roma

Con BdR Reveals#7, il Balletto di Roma ha immaginato tre azioni progressive, in collaborazione con il Progetto ARTEVERE e con l’Associazione Giovanile di Promozione Culturale Collettivo Valle del Tevere, l’Ente Regionale Riserva Naturale Tevere Farfa, Würth Srl e la Fondazione Mario e Maria Pia Serpone - Segni d’Arte, con l’intento di innestare le conoscenze acquisite da giovani artisti danzatori al di fuori della struttura fisica del Balletto di Roma. Questa nuova azione tripartita è volta a svelare le bellezze della più preziosa riserva naturale della Regione Lazio. Sarà eseguita una danza attrattiva che valorizza i corpi e la qualità di movimento di ogni giovane artista in cornici performative extra-ordinarie intrise di storia e bellezza naturale, attraverso creazioni pensate appositamente per gli spazi dei siti culturali, paesaggistici e archeologici che la accoglieranno: l’Anfiteatro Panoramico di Nazzano, l’Art Forum Würth di Capena e il parco della Fondazione Mario & Maria Pia Serpone di Torrita Tiberina. Convinti che l’Arte porti con sé sempre la necessità di presentare e preservare quei momenti di rivelazione tramite cui poter indagare, con affezione, le complesse profondità di un unisono fatto di corpo e natura, Balletto di Roma stimola e valorizza così la libera creatività giovanile e la capacità d’innesto delle idee coreografiche in contesti pluridisciplinari e ibridi.

Nato nel 1960, il Balletto di Roma promuove da sempre la produzione e la diffusione della danza d’autore italiana in Europa e nel mondo, con un repertorio attento oggi all’innovazione e alla ricerca, fondata sulla storia e la tradizione che lo hanno reso famoso. L’attuale profilo artistico della struttura è frutto dell’attività manageriale di Luciano Carratoni, direttore generale del Balletto di Roma, che fin dai primi anni duemila ha affidato gli orizzonti artistici a personalità della danza italiana e internazionale, per poi portare dal 2018 un significativo cambio generazionale al vertice della struttura, nominando alla direzione artistica Francesca Magnini. La nuova figura artistica ha rafforzato gli schemi e ampliato gli obiettivi d’internazionalizzazione coinvolgendo enti e istituzioni, attive in questo importante processo di crescita che ha permesso di coniugare al meglio la tradizione con l'innovazione e di sviluppare la presenza della Compagnia in Europa e nel mondo. Il percorso del CAP/Project, coordinato dal vicedirettore V. Longo, riconosce l’esperienza formativa come fondativa, ma anche come strategia che ormai affianca costantemente le azioni della Compagnia. Nell’azione BdR Reveals#7, questi due livelli artistici professionali del Balletto di Roma, elementi cardine della struttura, permetteranno ai visitatori di avere una percezione diversa della danza, arricchita dello spazio naturale e delle opere presenti. I contenuti artistici, con le coreografie di Valerio Longo (Claire de Lune e Briza) sono pensati per rintracciare un patrimonio visivo del tutto inesplorato, attivando visioni originali.

Con il patrocinio del Comune di Torrita Tiberina, della Fondazione Morra, della Galleria Andrea Ingenito e del DART - Chiostro del Bramante, Immergersi avrà luogo presso la sede della Fondazione Mario e Maria Pia Serpone a Torrita Tiberina, sabato 27 maggio 2023, alla presenza degli artisti Roberto Paci Dalò e Trallallà e della Direttrice Artistica Compagnia Balletto di Roma, Francesca Magnini. Sarà servito un rinfresco con una degustazione di vini a cura dell’azienda vinicola Casale del Giglio.

Fondazione Mario & Maria Pia Serpone è uno spazio all’aperto per l’arte nel cuore della Sabina, fondata nel 2009 dalla famiglia Serpone, attivamente impegnata in campo artistico dal lontano Ottocento. L’istituzione ha come centro d’interesse lo studio, la riflessione e la diffusione dell’arte contemporanea. Si propone di svolgere un ruolo significativo nel territorio, coinvolgendo visitatori di tutte le età alla scoperta dell’arte contemporanea in un contesto naturale contemplativo singolare nel suo genere. In questo parco collinare convivono installazioni a cielo aperto, performance e tutto quanto possa prendere forma d’arte attraverso i linguaggi sincopati del contemporaneo, in perfetta relazione con l’ambiente.