Ravenna Festival 2023. Il programma e la serata inaugurale con Laurie Anderson in concerto
Sarà la poliedrica artista statunitense, il 7 giugno, ad aprire il calendario della kermesse che per due mesi anima la città romagnola e il suo territorio con musica, danza, teatro, cinema. Un segnale dalla Romagna che riparte
Eredita da Le città invisibili (1972) di Italo Calvino l’idea di città-chimera la Ravenna che per tutto il mese di giugno e buona parte di luglio sarà protagonista di una nuova edizione del Ravenna Festival, manifestazione di musica, spettacolo e cultura che dal 1990 coinvolge la città romagnola e il territorio che la circonda. E alla “città invisibili”, nel centenario della nascita di uno dei più grandi scrittori e intellettuali italiani del Novecento, è intitolata la XXXIV edizione della kermesse: il Festival si appresta così a esplorare innumerevoli capitoli del libro di Calvino, a partire dalla città come territorio di scambio, fonte di incontro tra prospettive diverse, traboccante di storie. E dunque nel ricco programma che porterà nei luoghi emblematici di Ravenna e nelle località dei dintorni – cittadine custodi di cultura e tradizioni come Cervia, Lugo, Russi, Riolo Terme, pronte a rialzarsi dopo l’alluvione che ha colpito la Romagna – grandi artisti, cantanti, musicisti, ballerini italiani e internazionali, spicca, nella data inaugurale di mercoledì 7 giugno, Laurie Anderson, in concerto al Pala De André.
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LAURIE ANDERSON IN CONCERTO A RAVENNA
La musicista e performance artist statunitense, per sua stessa definizione “narratrice di storie”, terrà a Ravenna la sola data italiana del tour Let X = X, insieme ai Sexmob di Steven Bernstein, veterani della scena downtown di New York. Artista “multimediale” per la capacità di attraversare diversi campi della creatività combinandoli con i new media, Anderson è stata scelta dalla NASA nel 2002 come sua prima artista residente. Per lei parlano le infinite abilità e passioni: pioniera della musica elettronica, inventrice di strumenti musicali (come il violino digitale o la sua stessa voce, plasmata in forme robotiche, aliene, angeliche), compositrice (di colonne sonore per i film di Wim Wenders e i balletti di Trisha Brown), poeta, fotografa, regista, ventriloqua, artista visiva, persino spalla comica di Andy Kaufman nel club di Coney Island. A Ravenna porterà il brano Let X = X, parte del suo album più celebre, Big Science (1982, il singolo più famoso estratto dal disco fu O Superman, che consacrò Anderson sulla scena internazionale), tra teatro d’avanguardia e pop-music, in uno straniante ma ipnotico mix di tastiere, marimba, hand clap, trombone. Con i Sexmob l’artista rileggerà alcuni suoi successi del passato, ma anche un paio di brani di Lou Reed (che Anderson ha sposato nel 2008).
ICK DANS AMSTERDAM, WE, the EYES ©Alex Avgud
IL PROGRAMMA DEL RAVENNA FESTIVAL. MUSICA, DANZA, LETTURE, CINEMA
Il Ravenna Festival, del resto, si è sempre posto l’obiettivo di accostare appuntamenti “classici” a esperienze più eccentriche. Si spazierà così dalla suite The Yellow Shark con il PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble in occasione del trentesimo anniversario della scomparsa di Frank Zappa (9 giugno) al concerto di Fatoumata Diawara, che sposa la tradizione dell’Africa occidentale a blues e jazz (13 luglio). Ma la giornata inaugurale vedrà esibirsi anche la pianista Martha Argerich, insieme al fuoriclasse del violoncello Mischa Maisky per sonate di Beethoven, Debussy e Chopin. A Cervia, nel frattempo, andranno in scena le letture di Sergio Rubini – proprio da Le città invisibili – e l’omaggio a Grazia Deledda, con la scrittrice Sandra Petrignani. Tra gli appuntamenti da non perdere, la proiezione de Il grande dittatore (1940) di Charlie Chaplin, con la colonna sonora restaurata dallo Timothy Brock, che sarà a Ravenna per dirigerla dal vivo – in prima assoluta – sul podio della Filarmonica Toscanini. Un segnale di caparbietà per la Romagna che riparte.
Livia Montagnoli
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