Sotheby’s acquista il Breuer Building dal Whitney Museum. Sarà la sua nuova sede a New York

La casa d’aste traslocherà nell’edificio brutalista dell’Upper East Side nel 2025, facendone il suo quartier generale. Finora l’edificio è stato importante sede museale, ospitando per 50 anni il Whitney Museum. Attualmente accoglie, in via temporanea, la Frick Collection

Finora, il Breuer Building di New York, progettato dall’architetto modernista Marcel Breuer e completato nel 1966, all’angolo tra Madison Avenue e la 75th Street, nell’Upper East Side, ha sempre ospitato collezioni museali. Nato per accogliere il Whitney Museum of American Art – che nell’edificio brutalista è rimasto per quasi cinquant’anni, prima di traslocare, nel 2015, nella sede progettata da Renzo Piano al Meatpacking District – il palazzo è stato poi utilizzato per sei anni dal Metropolitan Museum of Art, con il progetto The MET Breuer, incentrato sull’arte contemporanea. Un ulteriore, recentissimo passaggio, nel 2021, ha visto il trasferimento temporaneo nell’edificio in cemento disegnato dall’architetto ungherese della Frick Collection, costretta a riallestire la sua collezione nel nuovo spazio durante i lavori di ristrutturazione e ampliamento della storica sede in Fifth Avenue, affidati ad Annabelle Selldorf, che si concluderanno alla fine del 2024.

DA MUSEO A CASA D’ASTE. SOTHEBY’S COMPRA IL BREUER BUILDING

Ad aprile scorso, la Frick Collection aveva fatto sapere di essere pronta a lasciare il Breuer Building all’inizio di marzo 2024, dando agio ai rumor sul prossimo destino dell’edificio. Mistero sciolto poche ore fa, con l’annuncio del passaggio di proprietà del palazzo dal Whitney Museum – che ne era ancora proprietario – a Sotheby’s, che qui aprirà il suo quartier generale newyorkese nel 2025. Da museo a casa d’aste, dunque, sempre nel segno dell’arte, per la cifra di circa 100 milioni di dollari sborsata (sembrerebbe) da Sotheby’s per assicurarsi “l’affare”, “un’opportunità che capita una volta nella vita e che non potevamo lasciarsi sfuggire”, ha chiosato il Ceo della casa d’aste, Charles F. Stewart, nell’area strategica dell’Upper East Side, che riunisce numerose gallerie storiche (da Gagosian a Mnuchin) ed emergenti. Sotheby’s manterrà anche la proprietà della sua sede storica in città, al 1334 di York Avenue, nell’Eastside di Manhattan, dove la società è in attività dal 1980 (alle origini, però, la casa d’aste nacque non distante dal Breuer Building, in Madison Avenue, dov’è oggi Gagosian), e continuerà a presentare mostre e aste internazionali fino all’apertura delle sue nuove gallerie al Breuer, dove si procederà, a partire dal 2024, per ripensare gli spazi in funzione della nuova destinazione d’uso, però nel rispetto di un edificio iconico dell’architettura novecentesca. Nel nuovo flagship, Sotheby’s ospiterà, oltre alle saleroom, anche gallerie e sale espositive. Dal canto suo, il Whitney motiva la decisione di cedere l’edificio come il segno dei tempi che cambiano: “Non aveva più senso per noi mantenerlo” spiega il direttore Adam D. Weinberg al New York Times “Abbiamo raddoppiato gli spazi nella sede di Renzo Piano, che è anche più accessibile, e il nostro ruolo non è quello di essere proprietari di immobili”.

Livia Montagnoli

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