Nel medievale Castel Belasi la mostra che riflette sul cambiamento climatico. Le foto
Riflette sul diluvio come metafora anche di rinascita la prima mostra del nuovo corso di Castel Belasi in Trentino, sotto la neodirezione dell’artista Stefano Cagol. Tra video, sculture e installazioni
C’è grande attesa per l’esposizione Come pioggia, emanazione della piattaforma dedicata al cambiamento climatico We Are the Flood/Noi siamo il diluvio, prima mostra del nuovo corso di Castel Belasi, a Campodenno in Val di Non, sotto la neodirezione dell’artista trentino Stefano Cagol. Pronta a inaugurare il 10 giugno, la rassegna presenterà una quindicina di opere d’arte contemporanea tra video, sculture e installazioni di artisti italiani e internazionali, sia consolidati sia emergenti, in dialogo con gli antichi affreschi dell’ultimo piano del maniero medievale. “L’acqua del titolo Come Pioggia e del diluvio di We Are the Flood è al tempo stesso una delle risorse più importanti e l’elemento principale attraverso il quale percepiamo e percepiremo gli effetti del cambiamento climatico: andando dalla siccità alle inondazioni, dall’innalzamento dei mari alla sparizione dei ghiacci”, ci anticipava nella nostra intervista Cagol. “Questi fenomeni confondono con il loro carattere incostante, mutevole, vischioso, come spiega il filosofo anglo-americano Timothy Morton, ma il linguaggio universale dell’arte può tentare di attivare nuovi pensieri. Così il diluvio diviene metafora anche di rinascita e futuri desiderabili di cui possiamo essere artefici come gocce”. Ecco le immagini delle opere in anteprima.
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