Preceduta dalle mie impronte ho messo piede su un territorio preso in prestito

Informazioni Evento

Luogo
RAD'ART
Via Mulino di Sopra g Località San Romano 47025, Mercato Saraceno, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
10/06/2023

ore 16

Generi
serata - evento

Evento di solidarietà per il territorio ferito della Valle del Borello.

Comunicato stampa

Preceduta dalle mie impronte,
ho messo piede su un territorio preso in prestito

Evento di solidarietà per il territorio ferito della Valle del Borello
Sabato 10 giugno 2023, dalle ore 16:00
Spazio Rad’Art
Via Mulino di sopra, 6 - Mercato Saraceno FC

Sabato 10 giugno, dalle ore 16, in occasione dell’apertura della residenza artistica della canadese Anne Karine Bourdeau Leduc, il Rad’Art Project metterà a disposizione fotografie, disegni, cataloghi, ecc. di artisti che hanno fatto parte del progetto in questi anni: Fiona Annis, Roberta Baldaro, Silvia Bigi, Manuela Campana, Mathieu Cardin, Alessandra Carosi, Anthony Di Furia, Albert Gironès e Anna Vilamú, Silvio Grilli, Núria Iglesias, Alessandro Ricchi, Alessandro Rossi, Frédéric Saia, Vincenzo Stivala, Filippo Venturi e di Anton Roca.
Il ricavato della vendita sarà devoluto per il ripristino dei danni subiti alla viabilità e alle infrastrutture, in sinergia con la comunità del territorio.
La volontà di organizzare questo evento risponde alla necessità di rimanere e di rinnovare il nostro impegno per il futuro di questo territorio.
Durante la giornata, Ann Karine Bourdeau Leduc presenterà il risultato del suo percorso di ricerca effettuato nel mese di permanenza nel territorio mercatese. Un tempo contraddistinto da eventi straordinari che hanno segnato profondamente il vissuto dell’artista, che scrive:
Durante la mia residenza di ricerca a Mercato Saraceno, nella comunità di San Romano, in Emilia-Romagna ci sono state alluvioni. In 7 giorni ha piovuto quello che di solito piove in 6 mesi. Oltre a rimanere senz’acqua, gas ed elettricità per 48 ore, ho visto il fiume Borello uscire dal suo letto, alberi sradicati, giardini e case allagate… Gli elicotteri che portavano cibo e aiuti le persone rimaste isolate… Ho temuto il peggio per gli abitanti di questo territorio in cui sono stata accolta per questa residenza artistica. Pochi giorni prima di questo evento catastrofico, avevo percorso strade e sentieri per esplorare i luoghi ed immergermi nella ricerca: raccogliere frammenti di roccia, scattare foto dei vari paesaggi, ecc. Questa strada su cui ho camminato, non esiste più. È crollata, e questa è solo una piccola parte di tutti i danni che queste alluvioni hanno causato.
Come artista, ho cercato di reagire, di riflettere, di fare un gesto, ma mi sono sentita un po' impotente. Ho cercato, quindi, di custodire i ricordi di ciò che non c'è più, nel tentativo di restituire amore a questa terra che ne ha bisogno, e soprattutto di omaggiarla.
Preceduta dalle mie impronte, ho messo piede su un territorio preso in prestito
Durante il progetto di ricerca ho realizzato una serie di disegni ed una raccolta di impronte, direttamente ispirati da elementi trovati, che costellano il paesaggio del territorio attorno a San Romano.
Così, fin dal mio arrivo, ho raccolto frammenti di ceramiche e pietre trovati mentre camminavo nei sentieri. Parallelamente ho anche compilato un inventario di questi oggetti trovati insieme ai colori che caratterizzano il territorio. Come un archeologo, le impronte lasciate da me durante questa ricerca, segneranno il mio passaggio in questo luogo accogliente.

La presenza dell’artista canadese segna il tredicesimo anno di attività dedicata da Rad’Art Project all’accoglienza di artisti stranieri nel territorio romagnolo, grazie all’accordo di collaborazione con il centro d’artisti della città di Québec La Chambre Blanche che, in questa specifica occasione, ha contato anche con il sostegno del CAC (Canada Council for the Arts).

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Incontro organizzato da: Rad’Art Project-Associazione artéco APS, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Mercato Saraceno, con il sostegno del CAC (Canada Council for the Arts)

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