In Piemonte la residenza per artisti nel segno della biodiversità

Dall’incontro tra arti visive e i borghi del Roero nasce il programma di residenze “Creativamente Roero”, giunto alla quinta edizione con un progetto in difesa della biodiversità degli ecosistemi

Govone, Castagnito, San Martino Alfieri e Santo Stefano Roero sono i borghi ospiti degli interventi d’arte contemporanea della quinta edizione di Creativamente Roero, programma di residenze annuale che coinvolge artisti nazionali e internazionali con il duplice obiettivo di valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale e di rigenerazione territoriale. Biodiversità: l’equilibrio della coesistenza è la tematica, sottoposta agli artisti come occasione di dialogo e confronto, indagata da Maura Banfo, Johannes Pfeiffer, Monica Lugas e Gosia Turzeniecka grazie a una serie di connessioni con le comunità locali attraverso incontri, laboratori e attività di progettazione e ricerca. Veri e propri esperimenti di convivenza capaci di dare luogo a creazioni, contaminazioni e scambi con l’obiettivo di costruire una rete per la creazione di un museo diffuso a cielo aperto. “Il collegamento tra tale tematica e il Roero è particolarmente interessante poiché scelte lungimiranti hanno contribuito a mantenere un equilibrio costante in ambito agricolo e paesaggistico tramite un approccio rispettoso delle complessità degli ecosistemi”, scrive la curatrice Patrizia Rossello a proposito di una delle aree vitivinicole ritenute di particolare valore dall’Unesco.

Monica Lugas, Pallium, Installazione site specific, 2023. Belvedere, San Martino Alfieri. Photo Mattia Gaido

Monica Lugas, Pallium, installazione site specific, 2023. Belvedere, San Martino Alfieri. Photo Mattia Gaido

GLI ARTISTI DI CREATIVAMENTE ROERO 2023

Il concetto di biodiversità nell’opera di Monica Lugas (Cagliari, 1970) è strettamente legato al patrono di San Martino Alfieri. Protettore dei viticultori, San Martino divise il suo mantello con un mendicante infreddolito: il pallium, simbolo della cura e della generosità verso chi soffre, inciso dall’artista sulla lastra in vetro del punto panoramico che si affaccia sulle colline per sovrapporsi a esse nell’atto di proteggerle metaforicamente.
E se Maura Banfo (Torino, 1969) a Castagnito riflette sul percorso dell’acqua che si snoda nel borgo tra pozzi e cunicoli chiudendo il cerchio con il calco di una conchiglia che sovrasta uno dei pozzi, omaggio al mare e alle sue creature che un tempo lontano abitavano la zona del Roero, tra Govone e Pocapaglia Johannes Pfeiffer (Ulm, 1954) si fa in tre. Nella chiesa di Santo Spirito a Govone costruisce tre raggi di luce, simbolo dei tre gradi di biodiversità (diversità genetica, diversità di specie, diversità tassonomica) che allegoricamente raggiungono un pozzo. Stessa operazione del cortile del Municipio di Pocapaglia, dove collega un albero a un tronco di castagno carbonizzato, per finire con i medesimi raggi che si dipanano dal tetto dello stesso edificio fino a una antica roccia poggiata sul terreno, a simboleggiare il lavoro di estrazione dalle viscere della terra di materie prime naturali destinate alla costruzione edile. Infine l’operazione di Gosia Turzeniecka (Opoczno, 1974) a Santo Stefano Roero prende in esame l’apicoltura, pratica millenaria per la difesa dell’ambiente e il controllo della biodiversità, per dipingere una serie di arnie per la produzione del miele e dei suoi derivati sulle pareti esterne della scuola primaria.

Roberta Vanali
 
https://www.creativamenteroero.it/

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Roberta Vanali

Roberta Vanali

Roberta Vanali è critica e curatrice d’arte contemporanea. Ha studiato Lettere Moderne con indirizzo Artistico all’Università di Cagliari. Per undici anni è stata Redattrice Capo per la rivista Exibart e dalla sua fondazione collabora con Artribune, per la quale cura…

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