Axel Straschnoy – The Permian Projects
IPERCUBO è lieta di presentare The Permian Projects, mostra personale di Axel Straschnoy.
Comunicato stampa
L’esposizione consta di due progetti di ricerca quali The Permian Collection e The Dioramas from the Perm Regional Museum, risultato di un programma di residenza presso il Museo Regionale di Perm, in Russia, al quale l’artista era stato invitato a partecipare nel 2018, e che ora vengono presentati all’interno degli spazi della galleria, dopo essere stati esposti per la prima volta presso il Turku Art Museum nel 2021. A partire dalla collezione di storia naturale del Museo – che spazia dalla paleontologia, alla geologia, dalla botanica alla zoologia fino all’entomologia – Straschnoy, con il suo intervento, riflette e al contempo invita noi tutti a farlo, sull’Estinzione di Massa del Permiano e, più ampiamente, sul tema tanto complesso quanto attuale dell’Antropocene.
The Dioramas from the Perm Regional Museum consiste in una serie di fotografie lenticolari tridimensionali che mostrano alcuni degli animali imbalsamati della collezione del Museo, ora in deposito. I diorami rappresentano solitamente gli animali nei loro habitat naturali, la maggior parte dei quali, a causa dell’estinzione, non esiste più. A seguito dello smontaggio dei diorami, alcuni degli uffici e dei magazzini sono diventati il bioma naturale degli animali.
Nonostante l’attenzione per la natura, il museo non accetta la presenza di esseri viventi all’interno delle sue sale, il che sembra essere in contrasto con la sua stessa missione.
Il secondo progetto, The Permian Collection, deriva dallo sterminio degli insetti vivi che il Museo di Perm effettua due volte all’anno per preservare gli insetti morti della sua collezione entomologica. Su richiesta di Strashnoy, il Museo ha cominciato a raccogliere gli insetti sterminati e ha creato una nuova collezione, chiamandola “Collezione di insetti del Museo regionale di Perm”. Questi insetti, sono stati poi archiviati e catalogati alla pari degli oggetti delle altre collezioni del museo. Strashnoy ha realizzato dei ritratti fotografici di ogni insetto producendo una serie di stampe, una parte delle quali è visibile in mostra, e un libro.
Yulia Glazryna, direttrice del Dipartimento di Storia Naturale del Museo Regionale di Perm, all’interno del libro che accompagna la mostra afferma:
“Credo che questo potrebbe anche stabilire un precedente globale: creare una nuova collezione di insetti senza lasciare l’edificio del museo. L'idea di Axel di riunire le ‘vittime’ del programma di disinfestazione del museo all'interno delle mura del museo stesso può sembrare un po' strana e persino discutibile: è davvero accettabile che gli insetti ‘in eccesso’ risiedano nella collezione? Ma l’idea pone anche il museo di fronte a domande molto importanti. Ad esempio, siamo davvero consapevoli dei nostri ‘vicini’ e, in senso più generale, è possibile che qualcosa su questo pianeta sia ‘assolutamente sterile’ (ad eccezione del Large Hadron Collider, ovviamente)? Dove il museo stabilisce il confine tra la vita e la morte e cosa valuta: gli insetti come oggetti da esposizione o gli insetti come esseri viventi? E cosa significa organizzare il mondo di oggi nelle condizioni di un ecosistema urbano?
Siamo eternamente grati ad Axel per averci sfidato a considerare questi temi e, così facendo, a concepire nuove porte e percorsi per il futuro.” (1)
(1) Y. Glazryna “Welcome to the Anthropocene!”, in A. Straschnoy, The Permian Collection, 2020. Helsinki: Bombus, p. 12.
Axel Straschnoy (1978) è artista visivo e cineasta originario di Buenos Aires e residente a Helsinki. Con il suo lavoro indaga pratiche sociali nella scienza e nell’arte. I suoi progetti si focalizzano sempre su un tema di ricerca, e spaziano dai film per planetari alle performance, dalle installazioni cinematografiche alle edizioni, dalle mostre itineranti, fino a collezioni museali e ai film VR. È interessato in particolare modo alle spedizioni: letterali e metaforiche, scientifiche e artistiche. Strashnoy ha partecipato alla residenza Le Pavillon al Palais de Tokyo e si è formato in Storia dell’Arte all’Università di Buenos Aires.