Valentina Crasto – I miei fiori

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA B4
Via Vinazzetti, 4B, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Fino al giovedì 13 luglio, mar-ven, 17-20,
ingresso libero, oppure su appuntamento.

Vernissage
15/06/2023

ore 18

Artisti
Valentina Crasto
Generi
arte contemporanea, personale

Il lavoro e la ricerca di Valentina Crasto – perché è di vero lavoro di ricerca che si tratta, quello dell’arte in generale e, a maggior ragione, nell’arte di Valentina Crasto, ricerca di un filo o tanti fili in un percorso da dipanare – certo, si colloca nell’ambito dell’arte tessile. Ma è un’arte tessile tutta particolare, la sua.

Comunicato stampa

Il lavoro e la ricerca di Valentina Crasto – perché è di vero lavoro di ricerca che si tratta, quello dell’arte in generale e, a maggior ragione, nell’arte di Valentina Crasto, ricerca di un filo o tanti fili in un percorso da dipanare – certo, si colloca nell’ambito dell’arte tessile. Ma è un’arte tessile tutta particolare, la sua. Intanto, bisogna dire che, da sempre, l’arte tessile lavora, evidentemente, sui materiali: legati però direttamente, sempre, ad una cultura, alle tecniche e ad una tradizione; pensiamo ad altre grandi artiste, come Maria Lai. Cultura che è, al tempo stesso antica, ma che unisce decorazione e uso, agire e saggezza pratica; rituale ed estetica (come i tappeti, le vesti, gli ornamenti di animali e esseri umani, presenti in tante tradizioni culturali). Il cucire, il lavorare a maglia che legano, da sempre, il gesto, l’immagine e la parola. Ma l’altro carattere tipico del tessile è quello del legame speciale fra supporto e figura. Ed è qui che, nel lavoro di Valentina, interviene qualcosa in più e di speciale. I fili di lana vengono gettati, nei loro colori e nelle loro trame caotiche, fissandosi alla base, al supporto, grazie alla colla, quasi in una tecnica di dripping; ma che qui si accumula in grovigli, nodi, che si inspessiscono, per accrescimento e stratificazione. O, al contrario, si assottigliano in linee fragili, incerte e sottili. E così questi accumuli di nodi e addensamenti, nel momento stesso che creano figure, le disfano; si condensano nei disegni e subito sembrano sciogliersi, per poi riaddensarsi in altre zone. Mostrando, in questo modo, non più solo figurazioni: certo, volti, corpi, figure floreali, soprattutto, o fiori che si mescolano e sembrano originare altri volti, fiori-visi. Ma anche dando vita ad esplosioni di queste stesse immagini: liberando così linee energetiche, che si dipartono e si ridividono; inventando nuove reti e intelaiature ulteriori, sottili e successive. Offrendo l’impressione di una dinamica di forze che mettono in vibrazione tutto lo spazio dell’opera. E così, da una ragnatela fra fiori, volti e corpi si torna a bozzoli, reti e ispessimenti: in un continuo passaggio, fra figura ed astratto, passando per la trama dei fili. Federico Montanari

Valentina Crasto è nata a Bari nel 1976, trasferita a Bologna 1998 dove si diploma all’Accademia di Belle Arti. Realizza opere con materiale leggero e modellabile: il filo di cottone. Ricerca le emozioni nelle espressioni dei suoi soggetti sognati ed incantati. Un’essenzialità che rende riconoscibile la “leggera complessità” delle sue opere. Vive e lavora a Bologna.

Foto allegata. Le gambe nel prato, (particolare) 120 x 60, filo di cotone su tela di canapa, 2023.