Lorenzo Giusti sarà il curatore della prossima Biennale Gherdëina 2024

Il direttore della GAMeC di Bergamo curerà la nona edizione della rassegna che porta l’arte contemporanea nelle Dolomiti, per una sempre più urgente riflessione sul rapporto tra esseri umani e Natura per mezzo delle arti

È Lorenzo Giusti il curatore della nuova edizione – la nona – della Biennale Gherdëina, manifestazione nata nel 2008 su idea di Doris Ghetta come evento collaterale di Manifesta 7 che porta l’arte contemporanea in Val Gardena, nelle Dolomiti. In programma dal 31 maggio all’1 settembre 2024, la prossima Biennale Gherdëina si intitolerà The Parliament of Marmots, e a essa sarà connessa una serie di iniziative che nel biennio 2024-2025 si estenderà anche in altri territori, Bergamo e la catena delle Orobie, nell’ambito del progetto Thinking Like a Mountain. A guidare questo complesso programma sarà dunque l’attuale direttore della GAMeC di Bergamo che inoltre è un grande appassionato di montagna e amante del cammino negli spazi naturali: “dopo il successo dell’ottava edizione, siamo felici di poter annunciare che sarà Lorenzo Giusti il curatore della prossima Biennale Gherdëina”, commenta Eduard Demetz, presidente di Zënza Sëida, associazione che promuove la manifestazione. “Con la sua incredibile capacità comunicativa e la sua esperienza, siamo sicuri che Lorenzo si interfaccerà con grande sensibilità al nostro territorio e la sua cultura, sviluppando un programma vasto e inclusivo”.

LA BIENNALE GHERDËINA 2024

Il titolo della prossima edizione, The Parliament of Marmots, trae ispirazione da una leggenda delle Dolomiti che vede protagonisti i “Fanes”, un popolo mite il cui regno si estendeva oltre le sette montagne ai confini del mondo la cui prosperità era data dall’alleanza stretta con le marmotte che abitavano l’omonimo altipiano. Alleanza che poi venne rotta a causa di una principessa che non volle più stringere patti con gli animali, portando il popolo dei Fanes a un destino di sventure fino al declino del loro regno. Il rapporto con la Natura è dunque al centro degli interessi della Biennale, declinato attraverso mostre, performance, laboratori e opere pensate per lo spazio pubblico, con ariste e artisti provenienti da Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Lo stesso spirito caratterizza anche il programma Thinking Like a Mountain, titolo ispirato da un’espressione coniata dal guardaboschi e scrittore ambientalista americano Aldo Leopold in seguito all’incontro con un branco di lupi: “pensare come una montagna” diventa così un invito ad “abbandonare” la visione antropocentrica per immergersi nell’essenza della Natura, per fare ritorno a essa.

LA BIENNALE GHERDËINA 2024. LE PAROLE DEL CURATORE LORENZO GIUSTI

“Quando mi è stato proposto di curare la Biennale Gherdëina, ho ritenuto significativo proporre un’alleanza con il progetto che stavo portando avanti nel contesto delle Orobie bergamasche”, spiega lo storico dell’arte e curatore Lorenzo Giusti. “Le trasformazioni del pensiero ecologico legate al mito della natura selvaggia faranno da sfondo a una narrazione che, insieme alle diverse aree europee, coinvolgerà l’intero bacino del Mediterraneo – spazio di migrazioni ricorsive e multidirezionali di numerose specie del mondo vivente – legandolo idealmente alla montagna”.

Desirée Maida

Ortisei – dal 31 maggio all’1 settembre 2024
Biennale Gherdëina
https://www.biennalegherdeina.org/

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

Scopri di più