Il tempo del riposo

Informazioni Evento

Luogo
VILLA LA PETRAIA
Via Della Petraia 41, Firenze, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a domenica ingresso esclusivamente alle ore 9.30, 10.30, 11.30, 15.00, 16.00 con visite accompagnate fino a un massimo di 25 persone

Vernissage
17/06/2023
Biglietti

ingresso libero

Uffici stampa
OPERA LABORATORI FIORENTINI
Generi
arte antica

Due preziosi manufatti antichi appena restaurati, un letto a baldacchino e un orologio, esposti nella Villa medicea La Petraia.

Comunicato stampa

Apre al pubblico sabato 17 giugno nel nuovo spazio espositivo di Villa medicea La Petraia, uno dei luoghi della cultura della Direzione regionale musei della Toscana del MiC, la piccola ma preziosa mostra “Il tempo del riposo” curata da Giulia Coco, Marco Mozzo e Lucia Nucci, che presenta due antichi manufatti, un orologio e un letto a baldacchino, recentemente restaurati grazie al contributo di Lions Club Firenze Michelangelo, Fineco e Radis s.r.l.

Il raffinato orologio da tavolo, di manifattura francese e databile tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, presenta al centro un elegante quadrante rotondo in smalto bianco, sul quale si appoggia un giovane uomo, probabilmente Orfeo o Apollo, coronato d’alloro e raffigurato nell’atto di suonare il flauto. Ai suoi piedi un cane volge lo sguardo verso di lui, ammaliato dalla dolce melodia emanata, mentre un bovino giace vicino a una pecora che si sta abbeverando. Il gruppo di figure, realizzate tutte in bronzo dorato, si trova su un terreno roccioso dal quale escono due scintillanti zampilli in argento che vanno ad alimentare lo specchio d’acqua sottostante. L’opera, documentata a Lucca già dal 1815, nel 1865, al tempo di Firenze Capitale, fu trasferita a Villa La Petraia, dove tutt’oggi si trova esposta nella camera di Rosa Vercellana, detta la Bella Rosina, la celebre moglie morganatica del re Vittorio Emanuele II di Savoia.
A causa di un generale offuscamento delle superfici metalliche, di alcune abrasioni presenti nella parte bassa e nella cassa del meccanismo, nonché dell’ossidazione di alcuni vincoli in ferro che impediva la corretta connessione di vari elementi, si è reso necessario un intervento di restauro, condotto da Andrea Corti per il meccanismo e Mari Yanagishita per la decorazione in metallo della cassa, metodologicamente in coerenza con quelli già effettuati in altri orologi antichi della ricca collezione della Villa, che conta circa venti pezzi, alcuni dei quali ancora oggi perfettamente funzionanti.

Nel 2019, nei depositi di Villa La Petraia, è stato ritrovato un sontuoso baldacchino ligneo con damaschi in seta cremisi, sette teli in damasco di varie dimensioni con galloni, quattro vasi lignei rivestiti dello stesso tessuto gallonato e dei cordoni con nappe; qualche tempo dopo, nella torre della Villa, è stato recuperato un letto “da campo” a baldacchino: dai riscontri inventariali sappiamo che i tessuti si trovavano nella Villa nel 1861, mentre per quanto riguarda il letto non è ancora stata trovata alcuna notizia certa circa la sua provenienza; tuttavia, per la sua straordinaria magnificenza, è stata avanzata l’ipotesi che il letto sia stato utilizzato da qualche personaggio di alto lignaggio, non ultimo lo stesso Vittorio Emanuele II. I preziosi tessuti damascati con tipologie di decorazione differenti presentavano diverse problematiche conservative: buchi da tarlo nel baldacchino, alcuni strappi e depositi di sporco e muffa, che hanno richiesto un paziente lavoro di restauro condotto da Lucia Nucci e dalle allieve del corso di laurea a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Palermo. Al termine dell’intervento di restauro, tutte le componenti del letto sono state rimontate.