Il muro del mondo. Tappeti di guerra

Informazioni Evento

Luogo
DE CRESCENZO & VIESTI
Via Ferdinando Di Savoia 2, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dal 19 giugno al 21 luglio 2023
Orari dal martedì al venerdì 11/13 16/18,30

Vernissage
19/06/2023

ore 18

Curatori
Enrico Mascelloni
Generi
artigianato

La Galleria De Crescenzo & Viesti è lieta di proporre una mostra incentrata su un gruppo di “tappeti con il mondo”, tra gli esemplari più sorprendenti di una tradizione afghana che si origina nel XIX secolo e si radica nella seconda metà del secolo scorso a ridosso delle “guerre afghane”.

Comunicato stampa

La Galleria De Crescenzo & Viesti è lieta di proporre una mostra incentrata su un gruppo di “tappeti con il mondo”, tra gli esemplari più sorprendenti di una tradizione afghana che si origina nel XIX secolo e si radica nella seconda metà del secolo scorso a ridosso delle “guerre afghane”, annunciate nel 1973 con un colpo di stato e iniziate nel 1979 con l’invasione sovietica, proseguite con l’Emirato talebano, l’invasione a guida americana post 2001e un nuovo dominio talebano in pieno corso, che sembra comunque garantire una fase di pur precaria cessazione dei combattimenti. I tappeti in questione, resi noti al pubblico occidentale durante tali eventi, sono stati fatti rientrare nel più generale fenomeno dei “Tappeti di guerra”, che la galleria De Crescenzo & Viesti aveva già presentato nel 2008 in una mostra dal titolo “Le armi dell’arte”. Le relazioni tra le due tipologie sono comunque evidenti, giacché la maggior parte dei Tappeti con il Mondo presenta nella cornice ma a volte anche al centro del planisfero una sequenza di veicoli da combattimento ed armi d’assalto. E tuttavia va precisato che gli esemplari “con il mondo” sono tra quelli con il maggiore impatto visuale e di più accurata perizia tecnica, in genere realizzati da tessitrici Beluchi nell’area di Herat sino alla metà degli anni ’80, quando il proseguimento delle guerre afghane ha provocato il dislocamento di intere comunità in Iran e Pakistan.
I tappeti in mostra presentano in alcuni casi il planisfero nella sua abituale configurazione, ma in vari esemplari si caratterizzano per la sua trasformazione in griglie di motivi cellulari o nelle più inattese configurazioni.
Vengono inoltre esposti altri manufatti che rientrano nell’ormai stabilizzata categoria dei tappeti di guerra, tuttavia caratterizzati dalla natura sorprendente, in qualche caso persino “surreale” della rappresentazione, che visualizza palinsesti di armi ma anche vedute urbane e ritratti celebrativi.
L’esposizione presenta alcuni dei manufatti di maggior pregio di una collezione che a partire dal 2013, per la cura di Enrico Mascelloni e Annemarie Sawkins,è stata esposta in otto musei americani.
La mostra, a cura di Enrico Mascelloni sarà accompagnata dal suo libro “War Rugs-The nightmare of Modernism” (ed. SKIRA) frutto di una ricerca sul campo durata vari anni.