Com’erano vestite le persone in strada durante la Fashion Week? Le foto di Riccardo Scalfo

Nelle strade di Milano si coglie il gusto dei giovani. Dagli abiti formali a quelli meno, senza tralasciare le tendenze degli anni Duemila. Qui gli scatti del fotografo Riccardo Scalfo

Durante le settimane della moda, per osservare lo stile, quello della gente vera, bisogna andare in strada tra studenti, invitati e appassionati. Perché è proprio nei contesti più comuni che si reinterpreta il capo d’abbigliamento visto in passerella o si personalizza la tendenza del momento. Questo è accaduto anche alla Milano Fashion Week Uomo, in occasione delle sfilate Primavera/Estate 2024, come dimostrano gli scatti del fotografo Riccardo Scalfo.

LA MODA VISTA IN STRADA ALLA MILANO FASHION WEEK UOMO

Attraverso questi scatti, si riesce a comprendere cosa interessi effettivamente alla gente e il risultato non è tanto differente dalle sfilate. C’è chi gioca con i codici dell’abbigliamento formale abbinando giacche morbide a bermuda e cravattoni esagerati; chi osa con maxi borse bilanciate da scelte più sobrie che si orientano sul bianco e sul nero; chi opta per pantaloni sartoriali e camicie altrettanto ben fatte. Ma l’eleganza rivisitata non è l’unica scelta possibile nella moda contemporanea perché esiste l’estetica degli anni Duemila: dai completi scoprenti alle canotte bianche e agli occhiali a mascherina, senza tralasciare treccine, capelli ipercolorati e la sovrapposizione di trame apparentemente improponibili. Questo, e tanto altro, si è visto nelle strade del capoluogo lombardo tra un fashion show e l’altro, dimostrando che lo street style non ha smesso di esistere e di interessare. È cambiato dagli esordi nel 2010, quando le foto condivise sui blog e sulle prime versioni digitali dei magazine di moda erano una novità per tutti, ma resiste ai tempi che cambiano.

Giulio Solfrizzi

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Giulio Solfrizzi

Giulio Solfrizzi

Barese trapiantato a Milano, da sempre ammaliato dall’arte del vestire e del sapersi vestire. Successivamente appassionato di arte a tutto tondo, perseguendo il motto “l’arte per l’arte”. Studente, giornalista di moda e costume, ma anche esperto di comunicazione in crescita.

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