Elisabetta Bottura – I was waiting for art to come

Informazioni Evento

Luogo
IPERSPAZIO
via Carlo Torre 43, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
22/06/2023

ore 18

Artisti
Elisabetta Bottura
Curatori
Francesca De Chiara, Ilona Särkkö
Generi
fotografia, personale

Prima personale dell’artista emergente Elisabetta Bottura (Brescia, 1997), in esposizione una serie di opere più recenti si relaziona a lavori realizzati in passato, riflettendo sul ruolo dell’arte come un luogo attraverso cui mettersi in discussione.

Comunicato stampa

È possibile considerare l’arte un luogo aperto e orizzontale, capace di far convivere forze opposte, privilegiando il dibattito alla verticalità di una prospettiva impositiva e lineare? In occasione della mostra Elisabetta Bottura si interroga sul ruolo dell’arte e sulle responsabilità della propria pratica, considerando la figura dell’artista non come eccezione bensì parte integrante della società. Iperspazio ospiterà dal 22 al 28 giugno 2023 I was waiting for art to come prima personale dell’artista emergente Elisabetta Bottura (Brescia, 1997), in esposizione una serie di opere più recenti si relaziona a lavori realizzati in passato, riflettendo sul ruolo dell’arte come un luogo attraverso cui mettersi in discussione.

Nel breve momento del crepuscolo le ultime luci del giorno si mescolano alle ombre, i cambiamenti di colore si susseguono nella penombra passando attraverso gli strati bassi dell’atmosfera. Storicamente è il passaggio che scinde la separazione tra il tempo del lavoro ed il tempo del riposo e dello svago, in cui la freneticità evapora nella quiete. Nella serie di dipinti ad olio Crepuscolar Notes (2023) l’artista mette in campo alcune citazioni estratte da testi di artist* e autric* incentrati sul ruolo dell’arte: le parole di Franz Fanon, Francis Alys, Adrian Piper, George Santayana. Versi incompleti e anonimi contaminano le nuvole dipinte, costellando lo spazio espositivo di parole mancanti, mettendo in discussione la neutralità dell’arte nel gioco dell’appropriazione. Altra inversione dei sensi è presente nel secondo lavoro esposto il cortometraggio My daddy’s Golem (2019). L’artista documenta il padre immerso nella realtà virtuale del videogame online Eve, sospeso nelle riprese tra il viaggio e la perdita di orientamento guida negli infiniti mondi la sua navicella Golem. Le riprese immersive spingono la riflessione sulla tendenza a rifugiarsi nella dimensione virtuale, nell’illusione di potersi estraniare dal mondo circostante. Affrontare paradossi e contraddizioni, aprirsi ad un dialogo continuo sono elementi centrali nel lavoro dell’artista.

Elisabetta Bottura (Brescia, 1997) vive e studia a Milano. Laureata nel 2020 alla NABA in Pittura e Arti Visive, attualmente frequenta il Biennio specialistico di Arti Visive e Studi Curatoriali di NABA. L’interesse per la memoria e la costruzione dell’identità̀ sono temi centrali nel suo lavoro, prediligendo la ricerca come strumento di produzione. La sua opera si compone di lavori dal carattere eterogeneo: spaziando dal video, alla performance fino al medium pittorico, ogni opera nasce dall’esigenza di restituire in forma visiva una traccia del vissuto e del percorso compiuto dall’artista per arrivare alla sua formalizzazione.

Mostre collettive
2023
Vocing the Archive / da un’idea di Andris Brinkmanis e di Marco Scotini, con gli studenti del Dipartimento di Arti Visive di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti/Triennale Milano, Milano
Leafing Through Humanities / a cura di Giulia Bianchi, Alessia D’introno, Irene Follador, Diego Giannettoni, Collettivo N410 e Sara Verde / Scalo Lambrate, Milano

2022
Residenza presso Via FARINI, Milano
(Im)possible ecologies / a cura di Vasco Forloni, Andris Brinkmanis e Marco Scotini / Giardino Botanico, Roma

2019
Proiezione su 8 BALL TV / a cura di Yuri Ancarani / Spazio NFQ, Milano

2018
Marcello Maloberti. È il corpo che decide / Furla Series / Museo del Novecento, Milano

Zonablu
Zona Blu è un’associazione culturale nata nel febbraio 2020 fondata da Nicola Tineo e Viola Lo Monaco contando il contributo di numerosi creativi, eclettici e operatori culturali che hanno aiutato a diventare ciò che è oggi. Con una specializzazione in arteterapia Zona Blu ha aperto le porte al pubblico divenendo uno spazio fluido e residenza artistica continua, con l’obiettivo di fare rete con altre realtà che trattano di arte a 360°.

Iperspazio
La mostra fa parte di una programmazione in collaborazione con Iperspazio, luogo di supporto alle arti interessandosi verso progetti artistici sperimentali, lontani dall’idea di profitto, con l’occasione di ampliare i confini verso pratiche artistiche di vario tipo.